Vivi l’atmosfera natalizia in Toscana: scopri come festeggiare il Natale in montagna nelle più belle mete dell’Appenino toscano e dell’Amiata
Forse non molti pensano alla Toscana per festeggiare il Natale in montagna, e invece è un errore, perché la nostra regione, pur non potendo vantare altitudini vertiginose, né un sistema di piste come quello alpino nel Nord Italia, ha molto da offrire anche da questo punto di vista.
Se non ci credete, seguiteci allora lungo questo articolo e scoprirete come festeggiare il Natale in montagna nel 2024 in Toscana.
Festeggiare il Natale 2024 nel Mugello
L’atmosfera natalizia invade Barberino di Mugello con la 13ª edizione di Natale in Corso, evento che unisce tradizione, divertimento e spirito festivo. L’appuntamento è previsto per le domeniche 8, 15 e 22 dicembre 2024, nel cuore del centro storico del paese. Il fulcro sono i tradizionali mercatini natalizi.
Anche a Dicomano il Natale prende vita con mercatini, concerti natalizi ed eventi dedicati ai bambini. Dopo l’accensione delle luminarie e l’apertura del Villaggio di Natale del 1° dicembre, altri due appuntamenti imperdibili ci aspettano: domenica 8 dicembre lo Street Gospel Christmas; e domenica 22 dicembre, il Coro dei Bambini della Chiesa, e la tradizionale Caccia al Tesoro.
E se Palazzuolo sul Senio si anima col percorso dei “1000 Presepi” – iniziativa che trasforma il paese in un vero museo a cielo aperto -; Borgo San Lorenzo offre a sua volta un calendario ricco di appuntamenti, tra spettacoli, concerti, mercatini natalizi e il trenino di Natale per i più piccoli; sebbene l’evento di punta assolutamente da non perdere rimanga la Cavalcata dei Magi, una rievocazione storica che coinvolge tutta la comunità.
Natale 2024 in Toscana sulla Montagna Pistoiese
Senza dubbi un Natale 2024 in montagna come Dio comanda è possibile passarlo sulla Montagna Pistoiese dove la neve a fine dicembre in genere abbonda. L’Abetone, coi suoi 50 km di piste, i 22 impianti di risalita e i 15 chilometri di anelli per lo sci di fondo, non solo rappresenta una cornice ideale per un Natale “coi fiocchi”, ma costituisce anche una località di villeggiatura d’eccezione per sciatori e sportivi d’ogni genere. Le strutture ricettive non mancano – dalle case vacanza ai B&B gestiti da privati, agli hotel fino ai resorts -, e neppure i deliziosi mercatini natalizi che saranno aperti dall’8 dicembre, durante il ponte dell’Immacolata, in poi.
Affascinante anche un Natale a Cutigliano, borgo medioevale che si erge tra fitti boschi su uno sperone a ridosso del Monte Cuccola, con la bella stazione sciistica della Doganaccia che si eleva sul crinale appenninico.
Per non parlare della Val di Luce – sotto l’Alpe delle Tre Potenze -, delle sue piste, dei suoi sentieri, in cui magari passare il Natale nel Val di Luce SPA Resort, un luxury hotel caratterizzato da un’accogliente atmosfera di charme.
Natale in Lunigiana: borghi montani e tradizioni
Altra bella idea per festeggiare il Natale 2024 sulla montagna toscana è la Lunigiana. Già dai primi di dicembre le vie dei borghi s’illuminano con luci festose, mentre il profumo delle caldarroste e del vin brulé allieta gli eventi che ogni fine settimana animano i paesi e le cittadine delle valli.
Oltre ai mercatini nelle piazze e nei paesi, e a manifestazioni classiche come “Sapori di Natale” a Fivizzano il 7 e l’8 dicembre, vi segnaliamo interessanti appuntamenti che oramai distinguono il periodo dell’Avvento. A Pontremoli, in Piazza della Repubblica, torna la Magica Casa di Babbo Natale. Per i buongustai segnaliamo a Bagnone la terza edizione del Festival del Tartufo, due giorni nel borgo con degustazione di prodotti locali e street food dedicati a questo tubero che si sta affermando come prodotto locale.
Nei giorni di Natale e nel weekend successivo non mancheranno gli appuntamenti con i presepi viventi: il 25,26,27 e 28 dicembre ci sarà il Presepe Vivente di Equi Terme, vera e propria istituzione natalizia lunigianese, mentre il 26, 28 e 29, a Pontremoli, al Castello del Piagnaro, non perdete il Presepe vivente di San Francesco.
E non dimentichiamoci del comprensorio sciistico di Zum Zeri, al passo di Due Santi, nel comune di Zeri, al confine tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna. Un paradiso per chi ama sciare: 3 impianti di risalita, 6 piste per 12 km di lunghezza e 1600 metri di massima altezza: dalle divertenti e tranquille piste per principianti all’adrenalinica pista nera il “Cinghiale”. Zum Zeri offre anche uno snow park di 600 metri, fra i più lunghi d’Italia per gli appassionati di snowboard, e un campo scuola.
Festeggiare il Natale sul Monte Amiata
La magia del bosco, dei suoi scricchiolii invernali, il manto di neve immobile, è questo il senso dell’inverno amiatino che riporta nel cuore della Toscana atmosfere nordiche. Gli sportivi possono fare escursioni guidate, diurne e notturne, con le ciaspole, praticare sci di fondo (10 km di piste), o alpino (altri 10 km di piste) che, grazie ai 1738 metri di altitudine dell’Amiata e ai suoi 8 impianti di risalita, diventa un vero piacere. Le piste presentano diversi gradi di difficoltà e sono adatte a ogni tipo di esigenza e capacità.
All’approssimarsi delle festività Natalizie l’Amiata mostra poi uno dei suoi aspetti più affascinanti. Se nella parte alta della Montagna si scia, alle Macinaie è anche possibile fare escursioni con le ciaspole e in quad. Quest’anno nel periodo delle festività sarà attivo anche il parco acrobatico.
Più in basso, nei paesi, sono gli eventi e le sagre a farla da padrone. In particolare:
dal 23 dicembre: Mostra di presepi a Saragiolo
24 dicembre: Fiaccole ad Abbadia San Salvatore
28 dicembre: Presepe vivente a Castel del Piano
30 dicembre: Fiaccole a Santa Fiora
31 dicembre: ballo in piazza nei paesi
5 gennaio: La Befana in vari paesi della zona
In Garfagnana per un Natale in montagna
Festeggiare il Natale in Garfagnana assume alcune caratteristiche singolari. Ad esempio, ogni anno, nella notte del 24 dicembre, a Gorfigliano, borgo nel comune di Minucciano, avviene il rito dei Natalecci. Altissimi falò di forma cilindrica, costruiti intrecciando rami di ginepro a un palo di castagno, vengono posizionati sulle colline più visibili del paese e incendiati al suono della campana che dà il via alla preghiera. Il ginepro è infatti la pianta che viene utilizzata in Garfagnana come albero di Natale. La ragione è che secondo la leggenda il ginepro fu l’unica pianta che offrì riparo a San Giuseppe e a Maria quando scapparono in Egitto durante la caccia ai bambini voluta da Erode.
Castelnuovo di Garfagnana è invece famoso per ospitare un presepe vivente all’interno della Fortezza di Mont’Alfonso. Mentre tra le vie del borgo si potrà scorgere una casetta di legno. Dentro c’è nientedimeno che Babbo Natale in persona a dare il benvenuto ai visitatori. All’interno si trovano anche la stanza delle letterine e dei regali, la sua cucina, la stanza da letto, e molte altre sorprese, come l’ufficio postale dove sarà possibile prendere il proprio passaporto di Natale.
Da tenere presente che anche in Garfagnana si scia alla grande in un comprensorio sciistico che include 3 aree: Careggine, Casone di Profecchia e Passo delle Radici (in quest’ultimo si può però solo praticare sci di fondo, perché dal 2010 gli impianti di risalita sono chiusi).
Per approfondire: Viaggio nelle meraviglie della Garfagnana: 3 gioielli da non perdere
Festeggiare il Natale 2024 in Casentino
Nel periodo natalizio la valle del Casentino si arricchisce di proposte: escursioni, visite culturali, sport invernali e tanto divertimento. Le iniziative sono previste sia nei paesi che nell’area protetta del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Proprio perché i borghi sono a breve distanza gli uni dagli altri è facile spostarsi e riuscire a visitare più centri storici partecipando a eventi e manifestazioni.
Numerosi sono i mercatini natalizi nei paesi, tra le cui bancarelle si scoprono, passo dopo passo, prodotti artigianali e ricette tipiche della tradizione. Gli amanti della natura possono esplorare a piedi i boschi secolari che racchiudono l’Eremo e il Monastero di Camaldoli, e magari al rientro sostare in uno dei borghi per una meritata cioccolata calda. Per festeggiare il nuovo anno, da non perdere la tradizionale ciaspolata del 31 dicembre, con partenza da Stia.
Da notare che il Casentino è anche una delle zone di produzione più importante a livello nazionale per l’albero di Natale. Sono infatti decine le aziende che svolgono attività vivaistica specializzata nella produzione degli abeti.
Il piccolo paese di Montemignaio rappresenta un’eccellenza di questa realtà che affonda le proprie radici negli inizi degli anni Quaranta, quando furono piantate le prime piante. Il clima collinare montano, adatto alla crescita di questa specie, ne ha favorito lo sviluppo e a oggi si producono nel comprensorio di Montemignaio quasi 50.000 alberi all’anno.
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Foto di copertina Nathan Anderson su Unsplash
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