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13.53 – domenica 15 dicembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Enrico Rizzi, conosciuto sul web come uno degli animalisti più “rompiscatole” della Penisola è andato a trovare Carmela Febbraro, nota sui social per essersi autoproclamata la “pescivendola più bella d’Italia” e fautrice di balletti all’interno della sua pescheria, in provincia di Napoli. Dopo l’incontro – già protagonista delle cronache di questi giorni – in cui sono intervenuti anche i Carabinieri, l’account Tiktok della pescheria è stato bannato. Il servizio completo di Filippo Roma sarà in onda stasera, in prima serata, su Italia 1.
“Materialmente intervengo in tutte quelle situazioni in cui gli animali sono vittime di violenza, abusi, soprusi. Dispiace però dirlo purtroppo spesso sono costretto a sostituirmi alle istituzioni, alle autorità”, dice subito l’attivista per i diritti degli animali all’inviato. E poi continua: “In Italia, purtroppo, nonostante ci siano delle norme a tutela degli animali, spesso gli organi preposti per la vigilanza sono totalmente assenti e quindi i cittadini sono costretti a contattare il sottoscritto. Quali sono gli interventi di cui vado più fiero? Tanti! 15 anni fa sono riuscito a bloccare una festa di paese in Sicilia, dove un’anatra veniva attaccata a testa in giù e vinceva il cittadino che riusciva a staccargli la testa nel giorno di Ferragosto. Poi conoscerai le famose botticelle, le carrozze trainate dai cavalli. Anche lì vige la totale illegalità. La maggior parte delle carrozze che si vedono circolare nel capoluogo siciliano, sono tutte prive di licenza e non potrebbero circolare. Questi poveri animali sono sfruttati dalla mattina alla sera senza che ci sia un vero e proprio controllo da parte delle forze di polizia. Immaginate ad agosto a Palermo spesso abbiamo superato i 40 gradi, non c’è acqua, stanno tutto il giorno in mezzo al traffico. voi immaginate lo stress che subiscono questi animali”.
Rizzi racconta dei cavalli sfruttati a Palermo, che, nel periodo della Pasqua si era occupato di liberare, fino all’ultimo intervento in favore dei cardellini, una specie protetta che non può essere cacciata. L’attivista è conosciuto però anche per la modalità con cui tende a perdere la pazienza nei confronti delle forze dell’ordine quando tarderebbero a intervenire. E così le sue attenzioni si sono rivolte verso una pescivendola di Casoria perché, secondo lui: “Utilizza gli animali vivi per fare degli spettacoli che, credimi, sono veramente indegni, crudeli, inaccettabili. Polpi, astici, aragoste. Li mette tra le mani e comincia a fare dei balletti. Li tira, li fa saltare in aria poi li mette nell’acquario. È proprio la sopraffazione dell’uomo nei confronti degli animali. C’è questo polpo che si dimena in continuazione perché lei lo tira su, si attacca alle braccia della donna, lei lo strappa…I polpi sono animali intelligentissimi, percepiscono proprio la sofferenza.”. E, si nota nei video di Carmela, anche gli astici vivi non se la passano meglio, o come i gamberi, usati come fossero pistole da Carmela che sembra giocare a fare la cow girl. “Considera che gli stessi followers di questi personaggi, li criticano.” – dice Rizzi – “C’è gente che dice di smetterla perché tutto questo è veramente disumano. Nei commenti di disapprovazione si leggono messaggi quali ‘povero animale! Si contorceva dal dolore!’ oppure ‘Ma lo sai che sono anime?’”. E che la sofferenza di questi animali coinvolti nei video non sia solo un’impressione di alcuni utenti troppo sensibili lo dice anche Massimo Vacchetta, veterinario: “Soffrono, si, perché sono animali molto intelligenti e sensibili, in particolare il polpo che nei tentacoli ha proprio le cellule nervose, quindi, sente molto le sensazioni tattili e termiche. In più va in carenza di ossigeno perché estratto dall’acqua in una forma di soffocamento. Questi animali sono consapevoli, senzienti.”. Secondo Enrico non c’è solo il patimento di animali che soffocano mentre sono sballottolati vivi fuori dall’acqua, ma anche il fatto che questi possano veicolare messaggi sbagliati: “Viene normalizzata la crudeltà, viene banalizzata. Tra l’altro questa signora non utilizza neanche guanti, lui spesso fuma dentro la pescheria, cioè fa una serie di violazioni che sono veramente sotto gli occhi di tutti.”
Così Enrico decide di fare uno dei suoi classici interventi in difesa degli animali, coinvolgendo “Le Iene”. Questo è l’incontro nella pescheria di Casoria, tra l’animalista, Filippo Roma e i proprietari Luigi e Carmela.
Enrico: Buongiorno, possiamo scambiare due parole?
Carmela: Sì, certo.
Enrico: Ma voi sapete che quello che fate è totalmente illegale, continuate ad utilizzare gli animali…
Luigi: Potete uscire?
Enrico: Sì, ci spostiamo fuori.
Luigi: Sull’angolo della porta.
Enrico: Sapete che quello che voi fate è completamente…
Luigi: Per piacere uscite
Enrico: Complimenti! Per fare due domande…Spintoni… (Enrico cade all’indietro, ndr.). Bravo! No, non mi toccare, non mi toccare.
Luigi: Ma chi ti tocca?
Enrico: Lo rimetti sopra adesso? come sei bravo! (Enrico si riferisce ad un pesce caduto a terra durante la concitazione del momento, ndr.).
Luigi: Lo devo andare a buttare per colpa tua.
Enrico: Voi potreste aver già commesso il reato di maltrattamento di animali, manifestazione non autorizzata, reato previsto e punito dal Codice penale. Lei utilizza animali vivi per fare i suoi indegni spettacoli e questo è vietato dalla legge. Fumate dentro una pescheria…
Carmela: Chi fuma?
Enrico: Come chi fuma? Lo abbiamo documentato, non utilizzate guanti, ma non avete altro da fare che sfruttare gli animali?
Luigi: Non rispondere (dice Luigi a Carmela, ndr).
Enrico: È un comportamento totalmente illegale, gli animali sono esseri senzienti.
Luigi al telefono: Siamo a via Nazionale…, ci sono dei giornalisti (Luigi chiama i Carabinieri, ndr.). Sono entrati nella pescheria…stanno dando fastidio. Come mi devo comportare?
Enrico: Potrebbe rispondere alle domande.
Luigi al telefono: Si è buttato a terra.
Enrico: No mi ha spintonato, è diverso, mi ha spintonato.
Luigi: Ci sono le telecamere.
Carmela: Sei scivolato.
Enrico: Perché fare balletti, strumentalizzare gli animali, sottoporli a sevizie? Quello che lei fa è un comportamento illegale, indegno, disumano. Sa che soffre l’animale preso dall’acqua? …
Luigi: Ma ora te ne vuoi andare?
Enrico: No, non me ne vado perché vorrei delle spiegazioni.
Luigi a telefono: Potete mandare una pattuglia per piacere perché stanno dando fastidio, non se ne vanno, dobbiamo lavorare qua.
Enrico: Dovete lavorare rispettando la legge.
Luigi: Ora te ne vuoi andare?
Enrico: Perché non risponde?
Luigi: Mi stai infastidendo, te ne devi andare.
Enrico: Ma fate Tiktok vi vede tutto il mondo adesso si sta preoccupando?
Luigi: Quelli nelle cassette sono ancora vivi. (Luigi si riferisce ai polpi, ndr.)
Enrico: Sì, io vi sto contestando che voi fate dei balletti, sottoponete gli animali a sofferenza. La legge lo vieta.
Luigi: L’animale così arriva, nel polistirolo, arriva vivo.
Enrico: L’animale vuole fare il balletto? Si vuole mettere a fare la discoteca?
Luigi: Ma per proporre quel tipo di articolo come dobbiamo fare?
Enrico: Lo sapete che è vietato?
Luigi: Se arriva così come…
Enrico: No, non è che arriva ballando, arriva inscatolato.
Luigi: E noi lo lasciamo inscatolato?
Enrico: Se tu lo prendi dall’acquario, lo cominci a tirare a destra, a sinistra, a lanciare in aria per fare poi indegni spettacoli, non lo potete fare; quindi, la smettete o volete continuare ancora?
Luigi: Quindi tutte le pescherie della Campania fanno un reato?
Enrico: Non fanno l’attività indegna che fate voi.
Luigi: No, non lo vendono il polpo vivo?
Enrico: Venderlo è un conto, fare un balletto con la musica per avere i follower costituisce uno spettacolo che è vietato dal Codice penale.
Luigi: Questa è una cosa che stai dicendo tu.
Enrico: No, lo dice lo Stato italiano.
Nella pescheria arriva anche l’inviato Filippo Roma.
Filippo: Lei lo sa che il polpo è uno degli animali più intelligenti che esista sulla terra? Ha un sistema nervoso avanzatissimo per cui percepisce ogni forma di sofferenza e di stress e che patisce il soffocamento quando sta fuori dall’acqua. La pescivendola più bella d’Italia che fa i balletti col polipo, che si dimena perché sta soffocando, le sembra una bella cosa?
Luigi: Io sto dicendo un’altra cosa, se l’astice arriva vivo come fai a venderlo morto? È una cosa che fanno tutti.
Filippo: D’accordo, ma usarlo come oggetto di scena per fare un balletto è una bella cosa?
Luigi: Sì, ma io non ci vedo niente di male, è una cosa simpatica.
Filippo: Vi sembra normale prendere un polipo, usarlo per fare un balletto e vederlo soffrire con questi tentacoli che si dimena?
Luigi: Questo fa parte proprio del ciclo della vita.
Filippo: La tortura fa parte del ciclo della vita, la tortura? Lo dicono anche i vostri follower che quando pubblicate certi filmati vi criticano.
Carmela: Ma quali follower? Io sono una ragazza semplice, una mamma, una moglie, una grande lavoratrice, ma di cosa c’ho paura…? Dei miei follower? Io non ho maltrattato nessuno. Andate a vedere le cose più gravi.
Filippo: Il polpo soffre quando la signora fa il balletto e si dimena, lo alza, fa vedere quello che sta vendendo in quel momento sta soffrendo.
Carmela: Secondo te io lo sto maltrattando?
Filippo: Secondo me sì, perché vedo i polpi che si dimenano, sono contenti?
Carmela: Lo sa quanto durano questi video? 5 secondi…
Filippo: Ho capito, ma una tortura anche di 5 secondi può essere terribile.
Carmela: Cioè io, quella era una cosa così divertente. Dopo l’ho riposato. Io ho un grand rispetto per gli animali. Non mi conoscete proprio…
Filippo: Potreste smetterla di fare i filmini almeno con i polpi e gli astici vivi?
Luigi: No, assolutamente no.
Carmela: Io faccio quello che voglio. Non maltratto nessuno, perché lei non mi conosce e basta.
Quando arrivano i Carabinieri chiamati da Luigi la situazione si fa ancora più tesa:
Luigi: Ora te ne devi andare. Te ne devi andare, mi stai dando fastidio, mi stai bloccando la vendita.
Enrico: Non sto bloccando niente, sto per strada non sto bloccando niente.
Luigi: Mi fai bloccare la vendita hai capito? Ora te ne devi andare.
Enrico: Ma sono sul marciapiede.
Filippo: Siamo su suolo pubblico, non stiamo bloccando alcuna vendita.
Luigi: Ve ne dovete andare subito, che io devo lavorare.
Enrico: Ma abbiamo diritto di stare su suolo pubblico. Come interferiamo sulla sua attività?
Infine, l’attivista per i diritti degli animali commenta con Filippo Roma: “Adesso vado dai Carabinieri, deposito una denuncia per maltrattamento d’animali e chiederò il sequestro della pescheria anche per le varie violazioni che ci sono per quanto riguarda la questione igienico-sanitaria.”.
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