Prima contravvenzione a Napoli. Il Codacons: stangata per pochi
È un po’ come la disputa sul primo nato dell’anno, con ospedali e città a contendersi il primato. Una cosa del genere è accaduta ieri, dopo che a mezzanotte tra sabato e domenica è entrato in vigore il nuovo codice della strada.
A chi è toccata la prima multa? Le agenzie di stampa ieri hanno «premiato» Napoli. Prime luci dell’alba, corso Umberto, la via più trafficata della città: un autista viene fermato dalla Polizia municipale perché guida con il telefonino in mano, forse non sa che le regole sono cambiate oppure conta sull’ora mattutina. Per chi guida con lo smartphone adesso è previsto almeno il ritiro della patente da 7 a 15 giorni, con una sanzione da 250 a 1.000 euro (ma con aumenti progressivi in caso di recidiva o incidente). I vigili napoletani sapevano di andare sul sicuro. «L’uso del cellulare è in effetti la violazione più frequente» ha commentato al Tg regionale il comandante Ciro Esposito. Alla fine della mattinata, le multe era salite a sei, tutte per la stessa infrazione.
I numeri nelle città
Quanto accaduto a Viterbo si candida a una menzione speciale, non solo perché avvenuto poco dopo mezzanotte. In Viale Trento i poliziotti notano un veicolo fermo con il motore acceso, si avvicinano, vedono che a bordo c’è un uomo che dorme, lo svegliano e lui sorpreso prova a fare retromarcia e investe l’auto della polizia. Arriva a supporto un’altra pattuglia, e subito dopo un’altra auto a velocità che non si accorge di quello che sta succedendo e investe le due volanti, in quel momento vuote. I due conducenti avevano entrambi bevuto, e non poco: tasso alcolemico del sangue superiore al 2%. Quando si supera l’1,5% il nuovo codice è particolarmente severo: arresto da 6 mesi e un anno, ammenda da 1.500 a 6.000 euro e sospensione della patente da uno a due anni.
Alcolock e monopattini
Era anche molto alto il tasso alcolemico del guidatore di Verona (1,90) che nella notte si è andato a schiantare contro le auto in sosta. Le conseguenze non saranno da poco: a parte sanzione pecuniaria, condanna penale e sospensione della patente, è previsto un periodo di almeno tre anni di alcol-zero e l’installazione dell’alcolock (una delle novità del codice, una sorta di etilometro che «vede» se si è superato il limite e blocca l’accensione del veicolo).
Nel primo giorno della nuova era stradale, sono stati soprattutto gli utilizzatori di monopattini i più colpiti. Quando la riforma entrerà pienamente in vigore (mancano i decreti attuativi), bisognerà circolare con targa, assicurazione e caso. Ieri, soltanto quelli che andavano a «a capo scoperto» sono stati fermati e multati. Sei a Firenze, tre in centro storico e altrettanti fuori dalla Ztl; per tutti 50 euro da pagare alle casse comunali. A Verona tre multati per guida con telefonino, 8 sul monopattino mentre 3 erano senza casco a Mestre e altrettanti a Bari.
La polemica
Il nodo dei monopattini è uno dei più controversi della riforma. Alcuni produttori, distributori, rivenditori e consumatori si sono riuniti nell’Alleanza per la mobilità sostenibile e denunciano «l’incertezza assoluta» e il rischio «in Italia di condannare a morte una parte rilevante della micro-mobilità, modalità di trasporto che svolge un ruolo chiave nel decongestionamento del traffico e nella riduzione di Co2 e polveri sottili». Critiche al nuovo codice della Strada anche dal Codacons («Una stangata per pochi se non ci saranno più controlli») e dalle opposizioni (come Riccardo Magi di +Europa che parla di «persecuzione e non prevenzione»).
Difende le nuove norme il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. La stretta sui monopattini: «A Parigi li hanno messi fuori legge. L’anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti». Quella su chi ruba il parcheggio ai disabili: «È un disgraziato e deve pagare». Dice che il suo dovere «è salvare vite» e auspica che i nuovi divieti si trasformino in «buone abitudini. Come quando si impose la cintura obbligatoria e il casco».
Di sicuro non ha convinto Vasco Rossi. «Il ministro Matteo Salvini — ha commentato con un video sarcastico sui social il cantautore — ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni».
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