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Caseificio Maldera
Continuiamo la storia del Caseificio Maldera iniziata con l’articolo precedente https://coratolive.it/2024/11/25/giuseppe-maldera-il-nostro-caseificio-e-un-ponte-tra-generazioni-parte-uno/
Dal cuore della Puglia alla conquista dei mercati internazionali: il Caseificio Maldera è un esempio di come un prodotto tradizionale possa diventare un simbolo di eccellenza globale. Guidata dall’imprenditore Giuseppe Maldera, l’azienda ha saputo affrontare le sfide del mercato, modernizzarsi senza perdere la sua identità artigianale e valorizzare uno dei prodotti più iconici della Puglia: la burrata.
L’innovazione al servizio della tradizione: le sfide della shelf life e dell’automatizzazione
La prima grande sfida su cui il Caseificio ha investito è stata proprio la burrata e, nello specifico, le lavorazioni che la riguardano. Infatti, uno dei più grandi traguardi raggiunti dall’azienda è stato il miglioramento della shelf life della burrata, passata dai tradizionali 2-3 giorni a circa 18 giorni.
Questo risultato è stato possibile grazie a un lavoro mirato sull’intero processo produttivo, che ha mantenuto intatta la qualità del prodotto. L’aumento della shelf life ha rappresentato un passo cruciale per espandere la presenza della burrata nei mercati internazionali, consentendo al prodotto di viaggiare senza perdere le sue caratteristiche organolettiche e di gusto.
Uno degli aspetti più importanti su cui Francesco Maldera, fratello di Giuseppe, si è focalizzato sin dai primi anni, è stato quello relativo all’evoluzione tecnologica. Il Caseificio grazie alle intuizioni di Francesco ha saputo integrare le tecnologie moderne nei processi produttivi, cogliendone i vantaggi e mantenendo però un forte legame con la tradizione artigianale.
La burrata pugliese: attrattività e minacce
La burrata, simbolo di semplicità e raffinatezza, è diventata un prodotto sempre più richiesto con un trend di crescita del 15% medio degli ultimi due anni e del 35% medio degli ultimi quattro anni, nonostante i cali di consumo a livello generale. Versatile e gustosa, è amata sia in Italia che all’estero per la sua capacità di adattarsi a diversi contesti gastronomici, dalla cucina gourmet alla routine quotidiana sempre più frenetica.
Tuttavia, questa popolarità ha portato nuove sfide, tra cui la concorrenza delle multinazionali (italiane e non) e il fenomeno dell’Italian Sounding, ovvero la commercializzazione di prodotti che imitano i nomi italiani senza rispettare la qualità e l’autenticità della tradizione. Giuseppe Maldera è ben consapevole di queste minacce, ma non intende lasciare un patrimonio della tradizione ad un mercato in cui la passione per l’arte casearia può venire meno.
Crescere insieme con una visione comune: il valore del capitale umano
La crescita del caseificio è andata di pari passo con quella dei dipendenti, che sono cresciuti in termini numerici e in termini di qualificazione del personale stesso. In tutti i comparti aziendali si sono riscontrati degli aumenti costanti del personale. Così anno dopo anno, il caseificio Maldera ha continuato a evolversi e a consolidarsi, fino a diventare una realtà che oggi conta 150 unità all’interno dell’azienda. Un percorso fatto di dedizione, innovazione e radicamento nel territorio, che ha permesso di raggiungere questo importante traguardo.
Il futuro del Caseificio Maldera è una storia tutta da scrivere e ogni giorno ogni dipendente aggiunge a questa trama il suo contributo. Piccoli gesti e grandi responsabilità per costruire una visione futura che accumuni tutti. È proprio questo il progetto di Giuseppe Maldera.
Il futuro: l’Oriente e la forza della filiera pugliese
Il prossimo capitolo della storia del Caseificio Maldera guarda a Oriente. Giuseppe Maldera è determinato a portare la burrata pugliese in mercati come quello asiatico e arabo, rispondendo a una crescente richiesta di prodotti autentici e di alta qualità.
Proprio per espandere il valore della burrata sui mercati internazionali, l’azienda ha avviato le pratiche per ottenere l’autorizzazione a operare in Cina, un traguardo che risponde ai cali di consumo in Europa e apre le porte a nuove possibilità commerciali in Asia.
Con l’obiettivo di consolidare la propria presenza in questo mercato, il Caseificio Maldera ha già pianificato l’apertura di uffici commerciali in Cina: una mossa strategica che permetterà all’azienda di gestire direttamente la distribuzione e di portare l’eccellenza pugliese in un contesto globale.
L’espansione del Caseificio non è solo un successo imprenditoriale, ma rappresenta anche una vittoria per l’intera filiera casearia pugliese. Il percorso intrapreso da Maldera diventa un esempio virtuoso di come la tradizione italiana possa adattarsi alle sfide moderne, contribuendo a valorizzare il patrimonio gastronomico del territorio e portando il Made in Italy nel mondo.
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