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Parole di Daniele Pastore, direttore regionale di Lombardia Nord per Intesa Sanpaolo, nato 43 anni fa a a Torino, che ha scelto di prendere casa a Bergamo e che – tra i tanti incarichi ricoperti da quando nel 2005 è entrato nell’istituto di credito – nel 2020 è diventato direttore generale di Intesa Sanpaolo Casa, la società di intermediazione immobiliare del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Se l’edilizia è uno degli asset portanti dell’economia bergamasca, il direttore regionale non manca di entrare nei dettagli che vedono Intesa Sanpaolo presente a Bergamo: accanto alle imprese, agli studenti, ai giovani, alle start-up, alle istituzioni locale e ai territori dove gli sportelli delle banche sono diventati un lontano ricordo.
La Direzione Regionale Lombardia Nord di Intesa Sanpaolo ha sede a Bergamo e presidia anche le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese. È il motore degli interventi e dei servizi della divisione Banca dei Territori. Subito dopo l’alluvione del settembre scorso, Banca Intesa è stata la prima banca ad offrire un aiuto concreto ai cittadini che erano stati coinvolti da questo evento drammatico.
“La presenza sul territorio è fondamentalmente per Intesa Sanpaolo – dichiara Pastore -. È uno degli elementi chiave del nostro modo di fare banca e di essere banca. Essere stati ingaggiati direttamente dalla sindaca Elena Carnevali poche ore dopo l’alluvione ci ha portato una volta in più a essere con rapidità a fianco delle persone che in quel momento stavano soffrendo e avevano subito danni. Siamo stati in grado di dare una risposta rapida ad un’emergenza, anche se quotidianamente Intesa Sanpaolo cerca di rispondere alle esigenze di Bergamo e provincia con i mille dei nostri colleghi nei 105 punti operativi. Penso agli interventi a supporto della scuola, dell’istruzione, alla riqualificazione della città come l’intervento per Gamec o quello per le caserme Montelungo e Colleoni, al teatro Donizetti e alle sue stagioni di prosa o al festival pianistico. Per Intesa Sanpaolo essere sul territorio significa esserci in ogni momento: nei momenti positivi per riuscire a costruire qualcosa di bello per le persone che vivono la città, e anche nei momenti un po’ più difficili per essere di fianco a chi ha bisogno”.
Dopo questa ampia panoramica di interventi, torniamo alla vostra anima che è la banca. Com’è il vostro rapporto con le piccole e medie imprese?
Per le imprese del territorio bergamasco quello che si chiude è stato un anno difficile. Un anno che ha visto situazioni geopolitiche preoccupanti con una contrazione importante in alcuni settori in particolare, basta osservare i dati emersi della produzione in Germania. Nonostante questo ho potuto prendere atto che viviamo in un tessuto imprenditoriale, quello bergamasco, che ha grande fiducia, ha grande voglia di emergere e che vuole riuscire a traguardare i propri obiettivi. Poi ci sono aziende solide che hanno le spalle larghe per affrontare anche situazioni più difficoltose. Noi li seguiamo con le nostre filiali, con i nostri colleghi dedicati: abbiamo un segmento di imprese che va dalle micro fino alle piccole e medie imprese che sono circa 8.000 nostri clienti. Con loro vogliamo continuare a provare a portare soluzioni.
In che modo?
Il nostro ruolo come Intesa Sanpaolo è quello davvero di portare sempre una nuova soluzione alle imprese. Noi non siamo esclusivamente orientati al mondo del credito, anche se il credito è sicuramente una parte fondante dell’attività imprenditoriale e a cui noi dobbiamo dare sostegno, basti pensare che quest’anno abbiamo superato i 300 milioni di volumi di crediti erogati alle imprese. E che nella seconda parte dell’anno la crescita e la volontà di investire da parte delle imprese del territorio è stata molto alta e importante. Preso atto di questo però lo spirito che ci anima come banca è che dobbiamo essere al loro fianco, tanto da aver coniato il claim il tuo futuro e la nostra impresa.
Ci sono degli esempi concreti?
Penso a tutta la parte della sostenibilità che oggi ovviamente continua ad essere un elemento chiave. C’è poi la parte della cyber sicurezza, un altro elemento che oggi per le nostre imprese è un rischio davvero importante. Siamo in grado di supportare le imprese nell’internazionalizzazione, andando a cercare nuovi mercati, perché se è vero – come detto prima – che ci sono imprese con le spalle larghe che possono sopportare anche periodi un po’ più difficili, è altrettanto vero che c’è la volontà di diversificare, di riuscire ad arrivare oltre. Ecco noi come Intesa Sanpaolo siamo pronti per essere a fianco delle imprese in quei momenti di cambio, come possano essere un passaggio generazionale, o ancore unire eccellenze del territorio per creare nuova impresa più grande. Siamo in un momento storico in cui essere più grandi è importante per riuscire ad essere presenti e attivi sul mercato. Come banca sentiamo che il nostro compito è essere dai nostri imprenditori in azienda: non chiediamo alle nostre imprese di venire da noi, siamo noi che andiamo da loro, per essere vicino a loro, per guardare attentamente la loro realtà. Stando al loro fianco riusciamo a portar loro delle soluzioni e delle idee che unite all’entusiasmo con cui gli imprenditori bergamaschi vogliono fare impresa sono una formula vincente.
A proposito di questa attenzione alle imprese, se un giovane venisse da voi con un’idea, una start-up, voi avete una divisione attenta a questo?
I giovani hanno voglia di fare impresa. Anche se allo stesso tempo ci sono delle barriere che limitano questo entusiasmo. In Intesa Sanpaolo abbiamo un terreno fertile per permettere ai giovani di seminare i loro progetti di impresa ed aiutarli a farli crescere. Posso pensare al supporto che diamo come advisory, quindi c’è una persona dedicata nella nostra direzione regionale, identificata con il nome specialista per l’innovazione, che è il primo entry point di tutte le esigenze delle start-up o delle PMI innovative che hanno bisogno di supporto. C’è un’intera struttura l’innovation center che è a disposizione per supportare tutta la fase di start-up e di scale-up di queste imprese dal punto di vista della consulenza. Allo stesso modo poi lavoriamo insieme alle start-up con l’università. Poche settimane fa abbiamo chiuso un nuovo ciclo di Start-Cup a fianco dell’Università di Bergamo per premiare le nuove idee d’impresa. In Intesa Sanpaolo abbiamo anche il nostro acceleratore dedicato alle start-up Up to Stars che ha visto un’azienda di Dalmine vincente in un’edizione precedente. Oggi ci sono oltre 60 le start-up innovative in provincia di Bergamo che lavorano con noi e ne siamo oggettivamente molto orgogliosi.
Il modo di fare banca è cambiato moltissimo. Non ci sono più sportelli mentre la banca è sempre più digitale.
Sicuramente oggi la banca sul territorio non è più solo lo sportello o la filiale. Anche se la filiale è un elemento fondamentale per la relazione con i clienti abbiamo creato un modello che si dice omnicanale. Siamo presenti con 105 punti operativi sul territorio bergamasco e a fianco di questi abbiamo 2.000 colleghi che, nella nostra cosiddetta filiale digitale, sono disponibili tramite un semplice numero verde per qualunque esigenza 7 giorni su 7. Se penso a come è cambiata la banca in questi anni la possibilità di bloccare una carta tramite un’app, tramite un sito o tramite una semplice chiamata a una filiale digitale è un qualcosa che non si poteva pensare e fare in passato: quindi avere questi strumenti oggi è importante. Poi non ci dimentichiamo la presenza fisica, abbiamo attivato da qualche anno un nuovo modello che si chiama Drive Bank. Attraverso l’utilizzo di camper Intesa Sanpaolo riusciamo a gestire le esigenze bancarie dei nostri clienti andando nelle piazze dei paesi in accordo con i sindaci. Nel 2024 siamo stati a Parre e ad Antegnate, abbiamo nuove tappe anche per il 2025 che stiamo definendo.
Recentemente avete lanciato isybank, come sta andando?
isybank è a tutti gli effetti una banca digitale che vuole fare da apripista rispetto anche ad altre realtà già presenti sul mercato, però con la sicurezza e la presenza d’Intesa Sanpaolo alle spalle. A oggi isybank ha superato i 750mila clienti e l’età media è 25 anni. Questo mostra come oggi il concetto di strumento digitale per una nuova generazione sia assolutamente fondamentale. isybank è molto apprezzato nella sua particolare connotazione di servizi, ci sono diversi piani: isylight, isyprime con cui ognuno può scegliere quali sono i servizi di cui ha bisogno. Alcuni molto apprezzati dai giovani, ne cito uno per tutti: si chiama Spensierata che permette con uno swipe, come direbbe chi è tecnologico, di rateizzare le spese correnti in modo tale da poterle gestire con un piano dilazionato nel tempo.
A proposito di giovani: avete delle agevolazioni per gli studenti?
Per gli studenti abbiamo Per Merito: è un supporto per chi ha necessità di avere una cifra da parte per poter affrontare il proprio percorso di studi. Non solo per il pagamento della retta, per il pagamento dei libri e per tutto ciò che serve: arriva fino a 75 mila euro e può essere restituito 24 mesi dopo la conclusione del percorso di studi. È rivolto a quanti vogliono proseguire il proprio percorso di studi, di qualunque genere e tipo, dall’università ai master fino ai corsi di specializzazione. Poi supportiamo la ricerca di posizioni lavorative con il programma Giovani e lavoro. Infine, siamo in una fase importante di ricerca anche di nuove figure professionali da inserire in Intesa Sanpaolo: vogliamo attrarre e portare nuovi giovani a sperimentare che cosa significa lavorare in e per Intesa Sanpaolo.
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