Firenze non si smentisce mai, e per Natale e Capodanno è pronta ad accogliere i visitatori nelle più magiche atmosfere grazie ad eventi dove protagonista è la luce in tutte le sue forme. Ecco dunque le proiezioni particolari che rendono vive le facciate degli edifici più iconici e i monumenti più importanti, le meravigliose luminarie e la possibilità di prendere parte a visite guidate a lume di torcia.
E’ in arrivo una festa di luci nel capoluogo toscano: Firenze, infatti, mai come quest’anno si veste di magia durante le festività natalizie. Ad allietare gli sguardi di abitanti e turisti non sono solo le classiche accensioni degli alberi di Natale in Piazza del Duomo, Piazza dalle Repubblica, Piazzale Michelangelo e al Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio, ma anche diverse ed affascinanti proiezioni di luci. Sono quelle su Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e San Paolino, illuminazioni artistiche per Palazzo Medici Riccardi, per il Mercato Centrale, per Palazzo della Mercanzia di Gucci in piazza Signoria, per la Rinascente, per via Tornabuoni e per piazza Santa Maria Novella. A questo si aggiungono le magnifiche luminarie lungo i viali e in tutti i quartieri e le illuminazioni delle porte storiche, del Museo Novecento e di Piazza Santissima Annunziata. Il tema delle proiezioni è quello del rispetto della città: si chiama infatti #EnjoyRespectFirenze la campagna di sensibilizzazione per chi la visita, che mette al centro i comportamenti virtuosi da adottare per un approccio rispettoso e sostenibile. Il messaggio è quindi chiaro e pone in evidenza come Firenze sia una città accogliente e inclusiva, che in cambio ha solo bisogno di rispetto e viene incoraggiato, quindi, un turismo sostenibile per farla diventare sempre più vivibile.
Fino al 7 gennaio 2025 c’è poi l’evento Florence Lights Up, lo spin off delle iniziative natalizie dedicato alla luce. Ecco, dunque, che torna il video mapping su Ponte Vecchio, che da vita ad una molteplicità di forme, volumi, colori e superfici del ponte tra i più conosciuti al mondo nonché uno dei simboli più iconici di Firenze. Cosi come brillano per essere delle tele di proiezioni le facciate di Palazzo Vecchio e della chiesa di San Paolino, cosi come la piazza Santa Maria Novella, la facciata della Camera di Commercio e il Giardino Mediceo di Palazzo Medici Riccardi. Proprio nello splendido giardino le statue e la Limonaia prendono vita grazie ai meravigliosi giochi luminosi. Altre illuminazioni si possono ammirare all’Arco di trionfo dei Lorena in Piazza della Libertà, nel lato che guarda il Parterre, e a Piazzale Donatello dove l’impianto di illuminazione è stato potenziato. Torna anche un appuntamento molto atteso da grandi e piccoli, ovvero i sempre molto richiesti “Percorsi a lume di torcia”, grazie ai quali è possibile esplorare i musei cittadini in un’atmosfera speciale per conoscerne i capolavori sotto una luce diversa. Stefano Bardini è stato uno dei più autorevoli antiquari italiani, che dopo anni di intensa attività commerciale trasformò la propria collezione in museo per donarla al Comune di Firenze: grandi e piccoli possono andare alla scoperta del negozio-museo di Stefano Bardini a lume di torcia, venendo coinvolti nella ricerca e nella comprensione di alcune opere-chiave grazie a indizi e dettagli pronti a rivelarsi tappa dopo tappa.
Palazzo Medici Riccardi fu il primo palazzo dei Medici, dove vissero Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico e lavorarono artisti come Donatello, Michelangelo, Paolo Uccello, Benozzo Gozzoli e Botticelli. Visitarlo alla luce di una torcia significa vivere un’esperienza originale, dove tutto assume nuove sembianze e le opere anche più conosciute riescono ad offrire dettagli difficilmente percepibili con altri tipi di illuminazione. Si rimane infatti avvolti da quelle atmosfere in cui erano abituati i fiorentini del Rinascimento, quando al calar delle tenebre vie e piazze erano al buio e le dimore venivano illuminate solo dalla luce di candele e lucerne. La stessa cosa succedeva nei grandi edifici nobiliari come quelli della famiglia Medici, in cui il mantenere un’illuminazione nelle scure serate d’inverno offriva una nuova dimensione anche alle opere d’arte e agli oggetti. Ecco perché i percorsi a lume di torcia sono l’occasione per attraversare gli stessi ambienti e osservare le stesse opere con uno sguardo assolutamente inedito. Per poter immergersi ancora più intensamente in queste atmosfere d’altri tempi vale la pena soggiornare all’Hotel Botticelli, uno dei più antichi alberghi di Firenze, situato proprio al centro.
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