la scelta di Sassari per migliorare la sicurezza in strada

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Aumentare le Zone 30, intensificare la prevenzione e il controllo, utilizzando se serve il pugno di ferro con chi contravviene alle prescrizioni e mette a rischio la vita altrui oltreché la propria. Ma anche insistere sull’educazione stradale e sulla diffusione della cultura della sicurezza, individuare risorse e soluzioni straordinarie per porre un argine a un fenomeno che sta assumendo proporzioni tragicamente allarmanti.

Le decisioni

A pochissimi giorni dall’ennesimo incidente mortale sulle vie cittadine come quello successo nel quartiere di Latte Dolce, il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e l’assessore alle Infrastrutture della mobilità e al Traffico, Massimo Rizzu, hanno messo a punto un piano per mettere fine a una sequenza drammatica, che non sembra conoscere fine. Questa mattina, 16 dicembre, il primo cittadino ha avuto un incontro con il comandante della polizia locale, Gianni Serra, affidandogli il compito di studiare assieme al dirigente del settore Viabilità, Fabio Spurio, le possibili soluzioni tecniche per rendere più sicure alcune arterie viarie diventate sempre meno sicure per chi va in auto, in moto, in monopattino o a piedi.

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Sicurezza e zone 30

La sicurezza stradale e la serena convivenza in ambito urbano tra auto e persone è in realtà un tema al quale l’amministrazione si sta già dedicando, come dimostra il fatto che è in corso proprio in questi giorni l’attuazione di quattro nuove zone 30 delineate dai tecnici, d’intesa con l’amministrazione, nell’ambito del progetto Moss, Mobilità sostenibile Sassari. Il primo comparto in cui la segnaletica stradale e i dissuasori orizzontali imporranno il limite dei 30 chilometri orari è compreso tra via Brigata Sassari, piazza Castello, via Politeama, viale Umberto, via Bellieni, via Roma, via Asproni, corso Cossiga e l’emiciclo Garibaldi; il secondo è racchiuso tra via Asproni, via Roma, via Duca degli Abruzzi e viale Dante; il terzo tra viale Italia, via De Nicola, viale San Pietro e via Amendola; il quarto e ultimo tra viale Dante, via Duca degli Abruzzi, via Napoli e via Catalocchino. Gli interventi prevedono la realizzazione degli ingressi nelle zone 30 con la riduzione della carreggiata, l’installazione di cuscini berlinesi e la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale. All’interno del secondo comparto sono stati riorganizzati anche gli stalli per la sosta, eliminando i parcheggi a spina di pesce in favore di quelli paralleli al senso di marcia. Questo consentirà di liberare i marciapiedi, spesso invasi dalle auto. Per non perdere parcheggi, saranno realizzati nuovi spazi di sosta lungo il lato destro di via Armando Diaz, in corrispondenza dell’attuale pista ciclabile: trattandosi infatti di una zona 30, la previsione è che biciclette e monopattini possano transitare in sicurezza sulla strada.

I problemi

“Rendiamo più sicura un’area nevralgica della città e lo facciamo senza creare disagi a chi ci abita o agli esercizi commerciali che vi operano”, commenta l’assessore Rizzu. “L’aumento di mezzi differenti rispetto al passato, a iniziare dal monopattino, ma anche la metamorfosi di alcune arterie viarie che un tempo venivano considerate come delle strade a scorrimento veloce o delle circonvallazioni, come il lungo tratto che da via Milano arriva sino a via Rockefeller o come via Cilea, impongono una rivisitazione complessiva della gestione del traffico e della viabilità”, è invece il punto su cui insiste il sindaco Mascia. “Siamo sinceramente molto preoccupati dal verificarsi di tutti questi episodi nel giro di poco tempo”, confessa. “Credo che ci sia un problema di educazione stradale e sarà necessario riprendere a promuovere la cultura della sicurezza propria e degli altri, che si vada a piedi o che si sia alla guida di qualsiasi mezzo di trasporto, perché si corre troppo, non si dà la giusta importanza allo stato psicofisico quando ci si mette alla guida e si sta appresso a troppe distrazioni”, ammonisce Mascia. “Dal 1° gennaio al 10 novembre di quest’anno la polizia locale ha sanzionato 705 persone perché usavano il telefono mentre erano alla guida”, ricorda il sindaco. “L’aumento delle infrazioni rilevate è del 30%, e se da un lato può dipendere dall’intensificarsi dei controlli, dall’altro indica la diffusione di una violazione che spesso causa incidenti, anche mortali”. Ecco perché secondo Giuseppe Mascia è centrale “la prevenzione, ossia controlli, sanzioni ed educazione stradale”. Al di là di questo, per il primo cittadino “è evidente che la fruizione di molte strade e di interi quartieri è cambiata, e questo cambiamento va assecondato”. Motivo per cui “l’amministrazione è impegnata in questa direzione, operando per rendere più sicura la viabilità attraverso l’aumento delle zone 30 e altri elementi che possano dissuadere dai cattivi comportamenti”.



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