Le Marche danno 40mila euro per Norcia capitale europea della cultura (ma c’era già la candidatura di Pesaro e Urbino). È polemica

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Finanziare un comune fuori regione per sostenerlo nella candidatura a capitale europea della cultura, nonostante sul proprio territorio concorra già una provincia, costituita da due comuni, quelli di Pesaro e Urbino. È quanto sta accadendo nelle Marche, regione modello del governo Meloni. La somma ammonta a 40mila euro che la giunta di guidata dal meloniano Francesco Acquaroli ha deciso di destinare al comune di Norcia, in Umbria, “per il sostegno al progetto di Candidatura di Capitale Europea della Cultura 2033 di Civitas Appenninica”, si legge nelle oltre 400 pagine di bilancio di previsione regionale per il 2025. Per le opposizioni in consiglio regionale dietro alla scelta del centrodestra ci sarebbe la volontà del governatore di FdI di accaparrarsi l’appoggio di un partito centrista, possibile ago della bilancia alle prossime elezioni regionali del 2025, guidato dal coordinatore dell’iniziativa in comunione con le regioni limitrofe. Ma andiamo con ordine.

Il centro di Spacca – La Civitas Appenninica è un’iniziativa nata da un’alleanza delle regioni Marche, Abruzzo e Umbria che intende rilanciare le aree appenniniche colpite dal terremoto del 2016-2017. Il progetto è guidato da Hamu (Hub Abruzzo, Marche, Umbria) e vede Gian Mario Spacca nel ruolo di coordinatore. Ma Spacca è anche ex presidente della regione Marche, guidata da lui dal 2005 al 2015. Radici democristiane, poi tra le file del Partito popolare italiano, della Margherita e infine del Pd. Dal 2023, però, Spacca è “centrino”: fonda Base Popolare Marche, partito nel quale “confluiscono persone dal Pd alla Lega, con una forte presenza di Azione e Italia Viva”, spiega l’ex governatore al Fattoquotidiano.it. Insomma, una forza politica che conta un pacchetto di voti non irrilevante e che potrebbe essere determinante alle prossime regionali. Ma la scelta tra centrodestra (Acquaroli) e centrosinistra (il nome in lizza è quello dell’ex sindaco di Pesaro ed eurodeputato Matteo Ricci), “la faremo prima del voto e costruiremo un alleanza con coloro che convergeranno con il nostro programma”, spiega ancora.

L’appoggio al centro – E proprio su Spacca, Acquaroli – secondo quanto sostengono le opposizioni in Regione – punta tutto, tanto da voler sostenere il suo progetto con 40mila euro messi in bilancio dalla giunta. La prima ad accorgersi di questa voce di spesa destinata all’Umbria è stata la consigliera regionale dem Micaela Vitri: “È stato il presidente Acquaroli con una delibera a riconoscere la candidatura di Norcia e si è giustificato dicendo che riguarda l’intera area e non solo il piccolo comune perugino”. In effetti, Norcia è capofila, ma si tratta di una zona in cui convergono più territori. Per le Marche, in particolare, fanno parte del progetto anche Ascoli Piceno, Montefortino (Fermo), Camerino (Macerata), Fabriano (Ancona) e anche Urbino, nonostante la città ducale e il suo primo cittadino Maurizio Gambini, concorrano già per l’altra candidatura marchigiana, ossia quella lanciata insieme a Pesaro nel 2019 a Matera, con l’allora sindaco Matteo Ricci.

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Clima elettorale – “La candidatura della Civitas Appenninica e la questione delle Regionali del 2025 non vanno mischiate – precisa Spacca – Io ho proposto a Ricci di incontrarci in modo da far convergere le due candidature perché non ha senso che un territorio avanzi due proposte”. E proprio Ricci sulla questione è intervenuto, parlando con il Fatto: “Acquaroli è mosso dalla paura e pur di costruire un’alleanza con Spacca ha deciso di sostenere la candidatura di Norcia”. Mentre sulla questione di Pesaro e Urbino candidate a capitale della cultura europea 2033, ha aggiunto: “Mi auguro il sindaco di Urbino Maurizio Gambini non faccia un doppio gioco nel promuovere la Civitas Appenninica. Spero che in questo progetto non prevalgano ragionamenti di parte e politici rispetto a una vicinanza territoriale”. Ma sulle regionali 2025 e su una sua possibile candidatura, l’eurodeputato non si sbottona e chiude: “È troppo presto parlare di candidature”.

La risposta della Regione – Contattato dal Fatto.it, il presidente Acquaroli preferisce rimandare al mittente tutte le polemiche “perché fanno solo male al nostro territorio”. E sulla questione di Pesaro e Urbino capitale europea della cultura, il governatore aggiunge: “Attendiamo ancora da parte del Comune di Pesaro una qualsiasi comunicazione formale che ufficializzi la candidatura, punto di partenza per avviare un lavoro congiunto e ogni procedura amministrativa”. Sulla Civitas Appenninica, invece, il governatore conclude: “Si tratta di un progetto interregionale su cui si lavora da oltre un anno per valorizzare il patrimonio millenario delle aree interne del centro Italia e dunque quello marchigiano, da Nord a Sud della Regione, che in gran parte è anche fortemente danneggiato dal sisma”. Nulla sulle prossime Regionali.



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