Al co-fondatore e AD di Nzatu, azienda di agricoltura rigenerativa in Africa, il premio istituito dall’Ateneo e dall’Associazione Alumni e Amici
PARMA – È Michele Sofisti l’Alumnus dell’anno 2024 dell’Università di Parma. Il suo è il settimo nome iscritto nell’albo d’oro del riconoscimento, istituito dall’Ateneo e dall’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma per rendere omaggio a laureate e laureati che si siano particolarmente distinti con il loro percorso professionale, portando prestigio all’Università.
Michele Sofisti è co-fondatore e Amministratore Delegato di Nzatu, azienda di agricoltura rigenerativa in Africa, e partner di Spin.vc, società di innovazione tecnologica.
Il 12 dicembre in Aula Magna la cerimonia di consegna, aperta dal Rettore Paolo Martelli che ha fatto riferimento in particolare “alla grande avventura di Nzatu”: un progetto che punta a creare un’economia sostenibile nelle comunità locali di farmers in Africa. Prodotti coltivati in modo totalmente naturale, senza sostanze chimiche o pesticidi, nel rispetto dei ritmi naturali dei territori: dal caffè al miele, dal cacao ai cereali. “Promozione e sostegno della biodiversità, sensibilizzazione e azioni per mitigare i cambiamenti climatici, promozione di un’economia circolare e molto altro, nell’ottica di una vera sostenibilità: Michele Sofisti ci crede molto – ha osservato il Rettore – e informa con tutto questo la sua quotidianità, in un percorso splendido che può davvero essere un modello. Un manager di grande successo internazionale mette il proprio know how al servizio di un’impresa che, come si dice, “sa di buono”, e insieme ad altre persone appassionate cerca di fare qualcosa non solo per questi piccoli produttori, mettendoli in rete e creando un ponte con il mondo, ma indirettamente proprio per il pianeta e il suo futuro, per quella parola così usata ma talvolta non sempre praticata come è appunto sostenibilità”.
A seguire gli interventi di Lucia Scaffardi, Presidente dell’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma, e di Fabrizio Storti, Prorettore Vicario con delega alla Terza Missione – Ateneo e Società e docente di Geologia strutturale al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, che ha ripercorso il curriculum di Michele Sofisti.
“Geologo prima di tutto ma in realtà uomo poliedrico dai mille interessi e dai tanti talenti, che ha saputo mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti in Università. Le competenze che si acquisiscono in Università fanno parte di un bagaglio di saperi che porti con te per la vita e che poi riaffiorano”, ha detto Lucia Scaffardi, che a proposito di Michele Sofisti ha parlato di “circolarità virtuosa”: partito dalla geologia è tornato alla natura e all’ambiente, passando per l’attività manageriale.
“Figura di geologo che certamente esula dalla consueta immagine di esperto di territorio, di vulcani, di terremoti e di altri fenomeni naturali che caratterizza la nostra disciplina. La sua è una carriera peculiare, fuori dal comune”, ha osservato Fabrizio Storti, che ha parlato di “personalità eclettica”, di “spiccata curiosità intellettuale” e di “capacità manageriali di primissimo piano”.
L’alumnus dell’anno nel suo intervento si è soffermato sulla curiosità, sull’apertura e sulla voglia di imparare: “Credo che uno dei valori più importanti per i giovani sia proprio aprirsi al mondo e alle culture diverse da cui imparare quello che non è nostro dominio, per creare un mondo di comprensione e collaborazione come la vita stessa e l’evoluzione naturale hanno insegnato”, ha spiegato, parlando del proprio percorso di vita e di lavoro. “Da anni sono impegnato in progetti dedicati alla natura”, ha raccontato, e ha poi aggiunto: “Sto lavorando con un certo numero di ONG soprattutto per la difesa del wildlife e della biodiversità, e credo che il futuro del mondo stia proprio nella collaborazione tra settore privato, settore pubblico e ONG. Ognuna di queste realtà porta conoscenze e metodologie indispensabili per trovare soluzioni in un momento in cui le soluzioni vanno trovate e anche molto rapidamente”.
MICHELE SOFISTI
Laureato in Scienze geologiche all’Università di Parma, Michele Sofisti ha un profilo professionale poliedrico. Ha iniziato la sua carriera come geologo, lavorando in Italia e Germania, prima di passare al settore automobilistico alla Ferrari, per la quale ha ricoperto il ruolo di Amministratore delegato della filiale tedesca. Si è poi trasferito in Svizzera, costruendo una lunga carriera nell’industria dell’orologeria, ricoprendo posizioni di vertice in Omega, Swatch, Gucci Watches e Girard Perregaux. Ha anche lavorato come consulente per la National Geographic Society. Nel 2005 ha fondato Sofos Management, specializzandosi in consulenze strategiche internazionali. Attualmente è AD di Nzatu, azienda di agricoltura rigenerativa in Africa, e partner di Spin.vc, che ha base a Londra. Michele Sofisti collabora inoltre con diverse ONG impegnate nella conservazione della fauna selvatica.
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