Continua il forte impegno della Regione Puglia in favore del potenziamento del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della sede di Taranto, nell’ambito di una strategia regionale di rilancio di tutto il capoluogo jonico, partendo anche dal suo profilo universitario.
Dopo l’attivazione della Facoltà nel 2021 e la firma negli scorsi mesi della Convenzione tra Regione Puglia e Università di Bari per l’integrazione delle attività didattiche, assistenziali e di ricerca del polo medico della città jonica, si arriva alla firma di un nuovo Addendum finalizzato al reclutamento di ulteriori 53 figure professionali. In particolare si tratta di n. 33 posti di ricercatore, n. 6 posti da professore di seconda fascia e n. 14 posti da professore di prima fascia, da assumere presso il Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Jonica (DiMePRe-J) dell’Università degli Studi di Bari
Si tratta di un potenziamento necessario su cui la Regione Puglia ha deciso di investire risorse pari in totale a 53 milioni di euro sia al fine di garantire le esigenze della didattica sia per l’implementazione della ricerca scientifica, con particolare attenzione per la medicina ambientale e il trattamento delle malattie causate dall’esposizione ambientale e occupazionale a diversi fattori inquinanti, che contribuiscono allo sviluppo nella popolazione esposta di patologie endocrino-metaboliche, respiratorie, cardiovascolari, renali, e del sistema nervoso centrale e periferico.
L’Addendum alla Convenzione, che sarà presentato a Taranto all’inizio di gennaio, finalizza il contributo straordinario della Legge Regionale n. 37 del 29/12/2023 che stanzia contributi a partire dall’esercizio finanziario 2024 e per una validità temporale di diciotto anni.
“Stanziamo ulteriori e cospicue risorse per investire sulla formazione e sulle carriere di medici pugliesi e sulla ricerca medica a Taranto – ha detto il presidente Michele Emiliano -. Il nostro obiettivo è quello di specializzare molti medici, di far crescere il livello e la qualità del nostro sistema sanitario e permettere a tanti giovani pugliesi e tarantini di realizzare carriere importanti nella loro terra e al servizio della loro città.”
“L’Addendum rappresenta un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del polo universitario di Taranto, che si sta affermando come punto di riferimento per la didattica e la ricerca in medicina – ha affermato il vicepresidente e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese -. Questo importante investimento consolida la capacità del territorio di formare nuove generazioni di medici e ricercatori, rispondendo al contempo alle sfide sanitarie e ambientali che caratterizzano questa città. È un segnale concreto dell’attenzione della Regione Puglia verso la crescita culturale e scientifica, con ricadute significative per il benessere della popolazione e lo sviluppo del capoluogo jonico”.
“Continua a crescere Taranto e il suo polo universitario, con ingenti investimenti e tanto impegno da parte dell’amministrazione regionale – ha dichiarato l’assessore a Formazione, Istruzione e Politiche del Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo -. Questo nuovo reclutamento di docenti consentirà al Dipartimento di Medicina dell’Area Jonica di essere ancora più efficiente e sempre più autonomo, favorendo la formazione di giovani medici che potrebbero continuare la loro carriera professionale nella loro sede di formazione, la città di Taranto, il cui contesto ambientale e sanitario è purtroppo molto complesso. Il rafforzamento competitivo delle nostre università, visto il loro triplice ruolo di fornitrici d’istruzione, di ricerca avanzata e di innovazione, rappresenta un volano prezioso su cui puntiamo molto per raggiungere gli obiettivi delle politiche regionali di crescita, sviluppo e benessere dei territori e della popolazione.”
“L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro conferma l’impegno per consolidare l’offerta formativa e oggi, grazie al supporto della Regione Puglia, intensifica il polo jonico tracciando un ancor più solido sviluppo dei corsi di studio di Medicina e Chirurgia – ha commentato il rettore Stefano Bronzini -. Un lavoro realizzato in anni di attività sinergiche tra Università e Regione per migliorare la ricerca, la formazione e l’attività di trasferimento sul Territorio dell’alta innovazione. E’ un giorno sicuramente importante perché definisce in modo inequivocabile il desiderio dell’Università di consolidare la sua presenza nel Territorio jonico.”
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