Pagamento Assegno Unico a dicembre 2024, date accredito Inps e le novità in Manovra

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L’assegno unico verrà accreditato il 17,18 e 19 dicembre 2024 alle famiglie che lo hanno già ricevuto e per le quali la rata non ha subito nessuna variazione rispetto a novembe; nell’ultima settimana di dicembre, invece, ai nuclei che hanno subito variazioni nell’importo o che lo ricevono per la prima volta. Vediamo come potrebbe cambiare la misura nel 2025.

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La prossima mensilità dell’assegno unico sarà erogata il 17, 18 e 19 dicembre 2024 alle famiglie che hanno già ricevuto la prestazione nei mesi scorsi e per i quali la rata non ha subito nessuna variazione. Mentre se l’assegno è stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito, o se si è in attesa della prima mensilità, il pagamento avverrà nell’ultima settimana di dicembre.

Nel 2025, l’assegno dovrebbe rimanere sostanzialmene invariato. La Manovra economica, attualmente ancora all’esame del Parlamento, dovrebbe contenere solo un’importante novità per il prossimo anno: l’erogazione dell’Auu non impatterà più sul calcolo dell’Isee, ma solo quanto riguarda il bonus nido.

Come nel 2024, anche nel 2025, per i genitori con figli che già percepiscono l’assegno unico non sarà necessario rifare domanda: la misura verrà rinnovata automaticamente. Mentre, per quanto riguarda l’Isee aggiornato da ottenere per poter ricevere l’importo che spetta di diritto, la data di scadenza fissata per il rinnovo dell’attestato è il 28 febbraio 2025. Vediamo cosa succede se si richiede l’Indicatore in ritardo.

Assegno Unico a dicembre 2024, il calendario dei pagamenti e le date

Anche l’assegno di questo mese verrà erogato in due tranche:

  • il 17, 18 e 19 dicembre 2024 a coloro che lo hanno già ricevuto nei mesi scorsi e non hanno subito variazioni nell’importo rispetto a novembre;
  • nell’ultima settimana di dicembre a chi ha subito modifiche nell’importo rispetto a novembre oppure a chi riceve la prestazione per la prima volta.

Come controllare i pagamenti dell’Assegno Unico Inps

Per controllare le date di accredito dell’assegno unico, gli importi che spettano a ciascuna famiglia e le eventuali variazioni è necessario:

  • accedere alla sezione personale “Fascicolo previdenziale del cittadino” del portale Inps;
  • una volta dentro, cliccare sulla voce “Prestazione”;
  • cliccare sulla voce “Pagamenti”;
  • selezionare l’anno in corso, il 2024.

Non bisogna rifare domanda per l’Assegno Unico dal 2025

Nel 2025, per i genitori con figli che già percepiscono l’assegno unico non sarà necessario rifare domanda: la misura verrà rinnovata automaticamente.

Mentre, per quanto riguarda l’Isee aggiornato da ottenere per poter ricevere l’importo che spetta di diritto, la data di scadenza fissata per il rinnovo dell’attestato è il 28 febbraio 2025. Entro questa data bisognerà aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) che servirà per ottenere il nuovo Indicatore.

In caso di mancato di rispetto della scadenza, a partire da marzo la famiglia continuerà a ricevere l’assegno ma con l’importo ridotto al minimo. Se l’Isee verrà rinnovato entro il 30 giugno 2025, allora l’Auu verrà ricalcolato e l’Inps accrediterà gli arretrati.

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Come potrebbe cambiare l’Assegno Unico con la prossima Manovra di bilancio

La Manovra economica 2025, attualmente ancora all’esame del Parlamento, verrà approvata in Aula venerdì 20 dicembre.

In base alle dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dalla maggioranza di governo, gli importi dell’Auu avrebbero dovuto subire un incremento in favore delle famiglie più numerose, con aumenti per ogni figlio. Ma non sarà così.

La Manovra economica dovrebbe contenere, però, un’importante novità per il prossimo anno: l’erogazione della misura non impatterà più sul calcolo dell’Isee, ma solo per quanto riguarda il bonus nido. Infatti, a oggi, l’accredito dell’assegno unico fa aumentare l’importo dell’attestato, facendo così perdere il diritto al contributo per il pagamento delle rette degli asili nido per i figli di età inferiore ai 36 mesi.

In questo modo, per le famiglie con redditi più bassi dovrebbe essere più semplice accedere al bonus nido.





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