Treviso, all’evento sulla guida sicura presenti 10 neopatentati su 250 invitati dalla sindaca. I genitori: «Sono stanchi»

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di
Luca Paglia

Sicurezza stradale, l’incontro a Maser, nella provincia con il record di decessi per incidente (62 da gennaio), dove Luca  Gazzola ha perso la vita pochi giorni fa. La prima cittadina Claudia Benedos non molla: «Tema troppo importante»

Duecentocinquanta lettere ai giovani neopatentati del paese per parlare di guida sicura e rischi sulle strade. La sindaca di Maser, comune di cinquemila abitanti della provincia di Treviso, era convinta che l’invito per una serata di sensibilizzazione con gli esperti fosse interessante. Soprattutto perché a Maser, la scorsa settimana, Luca Gazzola, un ragazzo di 29 anni di Altivole, aveva perso la vita, schiantatosi con l’auto contro un platano lungo la Schiavonesca. Peccato che alla serata si siano presentati solo dieci ragazzi. Eppure era anche il giorno giusto, venerdì 13 dicembre, esattamente poche ore prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice della strada con tutte le novità anche su alcol, droghe, guida al cellulare, velocità.

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«Un’occasione sprecata»

«Mi dispiace vedere così poche sedie occupate», ha esordio Claudia Benedos, alla sua seconda tornata da sindaco, di fronte alla sala vuota. «Un’occasione sprecata. Organizzo ogni anno incontri formativi per i ragazzi – racconta la sindaca – rivolti ai neomaggiorenni per renderli partecipi della vita cittadina, perché comincino ad entrare attivamente nella comunità. In passato abbiamo donato la Costituzione, ma quest’anno ho cambiato tema, ho pensato di affrontare quello della sicurezza stradale dopo una serie di incidenti del territorio ma soprattutto dopo la morte del giovane in auto la settimana scorsa». Un tema che la sindaca conosce da vicino. «Ho un fratello in stato vegetativo – racconta — per un incidente gravissimo che ha avuto quando era molto giovane. Penso che sensibilizzare i ragazzi sia fondamentale e che solamente attraverso la prevenzione e la conoscenza dei corretti comportamenti alla guida è possibile salvaguardare la vita delle persone. Prima però dovrebbe esserci la spinta alla partecipazione».




















































La giustificazione: «Erano stanchi»

La sindaca non si è arresa di fronte alla sala vuota e il giorno dopo ha sentito i genitori di alcuni dei 250 ragazzi invitati, per capire il perché delle defezioni generalizzate. «I genitori – racconta Claudia Benedos – mi hanno risposto che i figli non sono venuti per stanchezza, hanno molti impegni, sono riluttanti a partecipare alla vita del paese. E mi hanno detto anche che loro non sono in grado di convincerli a farlo. Io penso invece che anche le famiglie dovrebbero fare la loro parte, sarebbe molto gradito e aiuterebbe a salvare molte giovani vite». La provincia di Treviso ha il record in Veneto delle vittime della strada. Da gennaio a novembre sono state 62 le persone, per la maggior parte giovani, che hanno perso la vita. I dieci ragazzi che hanno partecipato alla serata voluta dal sindaco hanno fatto gran domande sull’alcoltest, su come si fa a capire cosa e quanto si può bere senza rischi. «Non molliamo – dice la sindaca — partiamo da questi dieci ragazzi per riprovarci, modificando se sarà necessario l’orario delle discussioni, ampliando l’offerta fornita dai professionisti che presiedono le serate, spargendo di più la voce tra i cittadini, non dobbiamo farci scoraggiare se vogliamo evitare altre tragedie stradali come quella del ragazzo morto contro il platano».

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