La missione di confermarsi al primo posto in Italia per qualità della vita era assai difficile. Udine, con la sua provincia, non c’è riuscita ma si conferma tra i primissimi posti anche nel 2024, arrivando sesta nella speciale classifica del Sole 24 Ore. Il quotidiano economico pubblica oggi la graduatoria relativa all’anno che si sta concludendo stilata sulla base di ben 90 indicatori, tra i quali la disoccupazione, il tasso di imprenditorialità, ma anche il clima, la presenza di impianti sportivi, il numero di giovani amministratori.
La città friulana è prima tra le “colleghe” regionali e davanti a tutte le città del Nordest, escludendo le province autonome di Trento e Bolzano, da sempre mattatrici della classifica con un medagliere da 14 e 18 premi ciascuna. Al primo posto sale Bergamo, seguita proprio dall’Alto Adige. Prima di Udine si attestano anche le altre due province lombarde di Monza – Brianza e Cremona.
“Siamo orgogliosi di portare il Friuli Venezia Giulia nella top ten italiana” dice il Sindaco Alberto Felice De Toni, a Milano per il passaggio di consegne. “Confermarsi era impresa ardua, abbiamo migliorato il risultato in alcuni ambiti e scontiamo alcuni passi indietro in altri. Ci confermiamo però ad altissimi livelli e abbiamo lo sprone per migliorare l’azione amministrativa e rimanere lassù. Udine negli ultimi 5 anni è stata 4 volte in top ten, significa che, nonostante gli indicatori cambino in parte di anno in anno, il livello di vita nella nostra provincia rimane sempre alto”.
Udine con la sua provincia continua ad essere nelle prime dieci posizioni in Italia per il benessere delle donne (quinta) e per la qualità di vita dei bambini (sempre quinta), negli ambiti ricchezza e consumi (sesta) e ambiente e servizi (ottava), oltre per varietà dell’offerta sportiva grazie alla presenza di piscine, palestre e centri termali (prima). Tra i dati positivi anche il tasso di natalità, cresciuto rispetto al 2023 del 5,6%. Numeri alti anche per la percentuale di piste ciclabili, cresciute del 3,5% nel rapporto metri per 100 abitanti rispetto al 2023.
Si conferma ad alto livello anche l’offerta culturale, che pur perdendo qualche posizione rispetto all’anno precedente – a causa di minor partecipazione elettorale – vede crescere il numero di librerie, e attesta Udine come nona in Italia per numero di lettori della stampa tradizionale.
Venendo al dettaglio in particolare la provincia ha scalato le classifiche per ricchezza e consumi, posizionandosi al 6° posto in Italia. Questo risultato è stato trainato dall’aumento del valore aggiunto per abitante (+9,3%), da una maggiore solidità dei depositi bancari delle famiglie e da un miglioramento significativo nella classifica dei canoni medi di locazione, passati dal 24° al 6° posto. La vitalità imprenditoriale inoltre registra un incremento, con la provincia che avanza di 13 posizioni in classifica. Inoltre viene registrato un incremento delle spese per beni durevoli, segno di una maggiore fiducia economica.
Scendono, anche drasticamente, le voci riguardanti l’ambito “Giustizia e sicurezza”, condizionato fra i vari aspetti dall’aumento netto delle cause civili per numero di abitanti, oltre che per l’incremento delle denunce, in particolare per frodi informatiche, furti e reati legati agli stupefacenti.
Perde nove posizioni anche l’area relativa ad “Affari e lavoro”, in questo caso influenzata da alcune voci in calo. Ad esempio Udine scende dalla 17° alla 28° posizione per la voce relativa alle “start up” (ogni mille società di capitale). Udine ha un valore di 7,5 startup innovative ogni 1000 società di capitali, la media delle province italiane è di 5,6. L’indicatore peggiore in assoluto, afferente proprio a quest’area, è il numero di pensioni di vecchiaia (numero di pensionati ogni 1000 abitanti) dove Udine è 97° in classifica.
“L’analisi del totale dei 90 indicatori selezionati dal Sole 24 ore ci aiuterà a indirizzare la nostra azione” conclude il Sindaco Alberto Felice De Toni. “Continueremo a collaborare con le forze dell’ordine per garantire maggiore sicurezza e faremo la nostra parte grazie agli strumenti che un’amministrazione può mettere in campo con i propri mezzi e competenze. Lavoreremo per rendere Udine sempre più attrattiva per le famiglie e garantire anche nei prossimi anni un livello di vita elevato”.
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