Il futuro presidente sui social parla dell’ondata di presunti droni che ha invaso i cieli di alcune zone degli Stati Uniti: che il Governo chiarisca ora. Nuove segnalazioni anche da altri Paesi, dalla Germania al Giappone: la mancanza di spiegazioni e il rischio paranoia
Poco, ma sicuro: la questione degli avvistamenti sempre più frequenti di Ufo/Droni/Uap, o vattelapesca, è ben lungi dall’avere una spiegazione ufficiale e definitiva ma ha scatenato un pandemonio sia a livello mediatico – facile, nell’era dei social, della comunicazione integrata e del villaggio globale – sia sul fronte istituzionale. Negli Stati Uniti, che a cominciare da New Jersey, Pennsylvania e area di New York, sembrano essere quelli più colpiti dal fenomeno (ma, come vedremo, non sono l’unico Paese coinvolto), c’è il fuoco incrociato di dichiarazioni. L’ultima in ordine di tempo è anche la più importante perché viene da Donald Trump, che tra qualche settimana tornerà a insediarsi alla Casa Bianca. The Donald ha tagliato corto e ha detto tutto ciò sul suo social Truth: «Misteriosi droni sono avvistati in tutti gli Stati Uniti. Non penso che questo possa accadere senza che il governo ne sia a conoscenza. Chiarite con il pubblico. Ora. Altrimenti abbatteteli».
Corollario non trascurabile, che arriva come raccomandazione/ordine da parte delle autorità militari, nel caso si arrivi appunto a «schioppare» questi oggetti: «Non avvicinatevi e non toccate eventuali questi droni: potrebbero essere radioattivi». Il che, detto così un po’ a casaccio, non sembra il sistema migliore per tranquillizzare la gente. Nella serata di sabato è dunque intervenuta l’Fbi che in una conferenza stampa organizzata all’ultimo minuto ha voluto confermare come la maggior parte degli avvistamenti sono da riferire ad aerei con equipaggio e che non ci sono prove di alcuna minaccia alla sicurezza nazionale: «Meno di 100 delle oltre 5 mila segnalazioni ricevute meritano indagini ulteriori». Posto e premesso che non si tratta di allucinazioni collettive – segnaliamo anche, su Facebook, il significativo dialogo tra un pilota di un aereo civile in volo sopra la costa Ovest e i controllori: in questo caso è più difficile ipotizzare che l’Ufo avvistato a quella quota sia un drone – è indispensabile che si arrivi al più presto a dare una spiegazione certa. Anche perché il rischio che si scada nella paranoia sta crescendo: nei vari report sui casi Usa, c’è anche la curiosa storia di un tizio che ha preso la pistola e si è messo a sparare contro la «cosa luminosa» che vedeva gironzolare sopra il cranio: siamo insomma all’abbattimento fai-da-te».
Tornando a quell’invito a non toccare nulla, l’uscita sembra contraddire altre affermazioni, di segno opposto e più confortanti: «Non siamo a conoscenza di alcuna minaccia o attività nefasta», ha affermato il segretario alla Sicurezza nazionale Alejandro Majorkas, rispondendo soprattutto a chi gli chiedeva dei molteplici avvistamenti di droni in New Jersey, Pennsylvania e New York. Sabrina Singh, portavoce del Pentagono – i cui dirigenti in ogni caso ammettono di non avere ancora una risposta sicura per quanto sta accadendo – ha poi chiarito «che non si tratta di droni militari statunitensi». Per non saper né leggere né scrivere, ad ogni modo, Fbi e dipartimento della Sicurezza interna hanno affermato di essere in stretto coordinamento con la polizia del New Jersey e di continuare a «schierare personale e tecnologia per indagare su questa situazione e confermare se i voli di droni segnalati siano effettivamente droni o siano invece velivoli con equipaggio o altrimenti avvistamenti imprecisi». Invece il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, si è spinto oltre e ha annunciato una serie di missioni di elicotteri statali per cercare di capire cosa stia accadendo.
Se gli Usa sono in piena bagarre – con i delegati al Congresso che pare siano innervositi dalla situazione – il resto del mondo non è molto più tranquillo. Come anticipavamo, pure altrove – segnaliamo Russia, Giappone, India, Brasile, Germania e Gran Bretagna – si registrano, con un trend crescente, avvistamenti di intensi bagliori luminosi e presunti droni. È così un tema su cui le varie agenzie di intelligence e sicurezza nazionale si stanno attivando. Anche il governo del Vecchio Continente è stato investito della tematica Ufo: ultimamente una quindicina di ufologi rappresentanti di Paesi della Ue hanno sollecitato l’Europarlamento a istituire procedure d’indagine comuni sul tema, a includere il fenomeno nella legislazione continentale in tema di sicurezza e navigazione aerospaziale, a finanziare la ricerca e a promuovere lo scambio d’informazioni internazionale.
«Lo scenario che investe la tematica Ufo sta coinvolgendo la geopolitica, come fenomeno mondiale che non conosce confini, alleanze militari o economiche, conflitti in atto o credenze religiose», sottolineano in un comunicato congiunto Roberto Pinotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale e Vladimiro Bibolotti, presidente del Council International Fed Advanced Studies. «Non è un caso che le università si siano interessate ad iniziative ad hoc, come il Galileo Project dove addirittura l’Università di Harvard partecipa assieme ad altri ricercatori di vari atenei e nazionalità allo studio del fenomeno Ufo». Ufo non può assolutamente essere associato, automaticamente, all’idea di astronave non umana. Ma nemmeno la esclude tout court. Accertare di che cosa tratta è allora fondamentale, a maggior ragione in un mondo ormai condizionato dalle fake news, dal rischio della manipolazione tecnologica e delle immagini, senza dimenticare i cialtroni che possono trarre vantaggio dal caos.
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