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A Trani sabato sera 14 dicembre 2024 nella la Biblioteca G. Bovio si è parlato di “Nuovo Teatro Comunale di Trani: dalle fondamenta del vecchio Supercinema (1934-2024), ed è andato in scena un fenomeno nuovo. Un nuovo inizio dopo i tanti troppi burrascosi scontri tra associazioni e comune di Trani. Qualcuno ha detto che il compito delle associazioni è di esercitare un controllo democratico sulle iniziative intraprese dall’amministrazione comunale. Un approccio che possiamo definire “reattivo”. Questa reazione delle associazioni è stata però molto spesso percepita dalle nostre autorità comunali non come un genuino interesse di cittadini che vogliono migliorare la cosa pubblica attraverso partecipazione dialogo suggerimenti, ma piuttosto come malevola critica da parte dell’oppposizione. Ne è nata una reciproca diffidenza e lontananza fra le parti che ha ingessato lo sviluppo della cittadinanza attiva, a Trani.
Il Circolo Cignarelli sin dalla nascita si è smarcato da questa logica sposando invece un approccio nuovo, proattivo, coinvolgendo su un tema molto sentito in città, quello della mancanza di un teatro, un gran numero di associazioni culturali e dello spettacolo. Dopo le delibere di acquisto dei due cinema chiusi da anni (Supercinema ed Impero), le associazioni riunitesi nel Circolo hanno elaborato un protocollo d’intesa che chiede al Comune di aprire un tavolo di coprogettazione. Primo obiettivo: il recupero strutturale architettonico del Supercinema e del Teatro-cinema Impero, al fine di renderli centri polifunzionali, adibiti non solo agli spettacoli (teatrali, musicali, di danza e di altre forme d’arte performative) ma anche a luoghi di formazione di tutte le professionalità dello spettacolo .
Secondo obiettivo: la partecipazione attiva estesa anche alla gestione delle strutture secondo canoni di equilibrio e sostenibilità economica, con attuazione di innovative forme di partenariato pubblico–privato.
Il convegno del 14 dicembre è stato co-organizzato dall’associazione prof Mauro Cignarelli ODV-ETS e dal comune di Trani e ha visto la partecipazione del sindaco, Amedeo Bottaro. I moderatori (Antonio Sasso, Stefano Paradiso, Luigi Pedaci) hanno accennato agli eventi dopo la chiusura del Supercinema, avvenuta nel 2008, rimarcando il ruolo chiave di associazioni e di singoli cittadini valorosi. Il rischio di demolizione per far posto a un condominio, venne sventato grazie all’intervento di alcune associazioni, tra cui la Sandro Pertini di Nicola Cuccovillo e Vittorio Salvagno, che convinsero la soprintendenza a intervenire e porre il vincolo architettonico nel 2012. Il tetto d’amianto del Supercinema, fortemente degradato e pericoloso per la salute pubblica, fu oggetto di un’epica battaglia legale di Antonio Carrabba, legato all’associazione Oikos, che risulterà vincente nel 2019 con le operazioni di bonifica e rimozione dell’amianto dal tetto. Sono state poi ricordate le delibere d’acquisto dei due cinema e su questa apertura si è innestato l’intervento di Amedeo Bottaro. Egli ha dichiarato che l’acquisizione avverrà presto, tra fine gennaio e inizi di febbraio 2025, attraverso la firma del rogito davanti al notaio. Dopo si aprirà la fase della coprogettazione, ed ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dal Circolo Cignarelli e le prime proposte messe in campo. Successivamente è intervenuto Stefano Di Tondo che ha narrato l’avvincente storia del Supercinema, dal progetto, all’inaugurazione nel 1933, alla proiezione del primo film sonoro a Trani (dicembre 1934), all’intensa attività di proiezioni cinematografiche, di spettacoli teatrali, varietà, musicali; il lungo sodalizio con la festa delle Caterinette spesso animate dalla partecipazione di big dello spettacolo televisivo d’allora (quali Mike Buongiorno, Pippo Baudo, Paolo Villaggio). Poi si è soffermato sulla descrizione degli esterni e degli interni del Supercinema, sulla grandezza del palco, della fossa dell’orchestra, sulla notevole capienza di pubblico della platea, galleria e loggione. L’ing. Gaetano Giorgio, co-autore di una pubblicazione internazionale “A Multiplex Conversion of a Historical Cinema” (Advances in Civil Engineering, 16 marzo 2022), che ha studiato quindi in profondità il Supercinema, ha espresso un giudizio abbastanza positivo sullo stato di conservazione dell’edificio e sulle possibilità di restyling e rifunzionalizzazione. Richiederebbe in particolare interventi di adeguamento strutturale antisismico e antincendio secondo le moderne normative. Rispettando le dimensioni della platea, ulteriori interventi possono essere previsti a livello dei loggioni per creare salette da almeno 50 posti a sedere disponibili per molteplici usi. Secondo la sua visione il nuovo teatro dovrà essere polifunzionale, non solo luogo di spettacoli, ma anche di attività di formazione, di convegnistica, ludica e di ritrovo per i giovani e gli artisti. L’edificio dovrà essere sempre utilizzato, ogni giorno, per garantirne l’utilità e l’autosufficienza economica. Luigi Pedaci nel suo intervento finale ha ribadito la necessità di affiancare al nuovo teatro una scuola per i professionisti dello spettacolo, individuando come possibile sede l’edificio attaccato al Supercinema, con accesso da via Lambertini, che alcuni decenni or sono fu prima caserma dei carabinieri e poi scuola professionale.
Il Circolo Cignarelli sin dalla nascita si è smarcato da questa logica sposando invece un approccio nuovo, proattivo, coinvolgendo su un tema molto sentito in città, quello della mancanza di un teatro, un gran numero di associazioni culturali e dello spettacolo. Dopo le delibere di acquisto dei due cinema chiusi da anni (Supercinema ed Impero), le associazioni riunitesi nel Circolo hanno elaborato un protocollo d’intesa che chiede al Comune di aprire un tavolo di coprogettazione. Primo obiettivo: il recupero strutturale architettonico del Supercinema e del Teatro-cinema Impero, al fine di renderli centri polifunzionali, adibiti non solo agli spettacoli (teatrali, musicali, di danza e di altre forme d’arte performative) ma anche a luoghi di formazione di tutte le professionalità dello spettacolo .
Secondo obiettivo: la partecipazione attiva estesa anche alla gestione delle strutture secondo canoni di equilibrio e sostenibilità economica, con attuazione di innovative forme di partenariato pubblico–privato.
Il convegno del 14 dicembre è stato co-organizzato dall’associazione prof Mauro Cignarelli ODV-ETS e dal comune di Trani e ha visto la partecipazione del sindaco, Amedeo Bottaro. I moderatori (Antonio Sasso, Stefano Paradiso, Luigi Pedaci) hanno accennato agli eventi dopo la chiusura del Supercinema, avvenuta nel 2008, rimarcando il ruolo chiave di associazioni e di singoli cittadini valorosi. Il rischio di demolizione per far posto a un condominio, venne sventato grazie all’intervento di alcune associazioni, tra cui la Sandro Pertini di Nicola Cuccovillo e Vittorio Salvagno, che convinsero la soprintendenza a intervenire e porre il vincolo architettonico nel 2012. Il tetto d’amianto del Supercinema, fortemente degradato e pericoloso per la salute pubblica, fu oggetto di un’epica battaglia legale di Antonio Carrabba, legato all’associazione Oikos, che risulterà vincente nel 2019 con le operazioni di bonifica e rimozione dell’amianto dal tetto. Sono state poi ricordate le delibere d’acquisto dei due cinema e su questa apertura si è innestato l’intervento di Amedeo Bottaro. Egli ha dichiarato che l’acquisizione avverrà presto, tra fine gennaio e inizi di febbraio 2025, attraverso la firma del rogito davanti al notaio. Dopo si aprirà la fase della coprogettazione, ed ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dal Circolo Cignarelli e le prime proposte messe in campo. Successivamente è intervenuto Stefano Di Tondo che ha narrato l’avvincente storia del Supercinema, dal progetto, all’inaugurazione nel 1933, alla proiezione del primo film sonoro a Trani (dicembre 1934), all’intensa attività di proiezioni cinematografiche, di spettacoli teatrali, varietà, musicali; il lungo sodalizio con la festa delle Caterinette spesso animate dalla partecipazione di big dello spettacolo televisivo d’allora (quali Mike Buongiorno, Pippo Baudo, Paolo Villaggio). Poi si è soffermato sulla descrizione degli esterni e degli interni del Supercinema, sulla grandezza del palco, della fossa dell’orchestra, sulla notevole capienza di pubblico della platea, galleria e loggione. L’ing. Gaetano Giorgio, co-autore di una pubblicazione internazionale “A Multiplex Conversion of a Historical Cinema” (Advances in Civil Engineering, 16 marzo 2022), che ha studiato quindi in profondità il Supercinema, ha espresso un giudizio abbastanza positivo sullo stato di conservazione dell’edificio e sulle possibilità di restyling e rifunzionalizzazione. Richiederebbe in particolare interventi di adeguamento strutturale antisismico e antincendio secondo le moderne normative. Rispettando le dimensioni della platea, ulteriori interventi possono essere previsti a livello dei loggioni per creare salette da almeno 50 posti a sedere disponibili per molteplici usi. Secondo la sua visione il nuovo teatro dovrà essere polifunzionale, non solo luogo di spettacoli, ma anche di attività di formazione, di convegnistica, ludica e di ritrovo per i giovani e gli artisti. L’edificio dovrà essere sempre utilizzato, ogni giorno, per garantirne l’utilità e l’autosufficienza economica. Luigi Pedaci nel suo intervento finale ha ribadito la necessità di affiancare al nuovo teatro una scuola per i professionisti dello spettacolo, individuando come possibile sede l’edificio attaccato al Supercinema, con accesso da via Lambertini, che alcuni decenni or sono fu prima caserma dei carabinieri e poi scuola professionale.
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