Il governatore ai sindaci: ora una legge che vi porti in Parlamento
È un Piemonte che cerca di traguardare le sfide presenti e future della salute e dell’ambiente, ma anche di tamponare la crisi economica e occupazionale, quello a cui pensa la giunta di centrodestra guidata dal presidente Alberto Cirio. Il metodo per affrontare le questioni aperte: «È quello della condivisone con tutti, a prescindere dall’appartenenza politica e a cominciare dai sindaci, che sono il primo baluardo delle istituzioni sul territorio», sottolinea il governatore, davanti ai 300 primi cittadini o loro delegati (su 1.180) che hanno raccolto l’invito alla Reggia di Venaria, per fare il punto sfide che attendono la Regione nel 2025. «Per me – commenta – è già un grande risultato».
All’indomani delle polemiche (il M5S ha rifiutato di partecipare accusando il presidente di voler fare il suo show «senza alcuna possibilità di dibattito»), Cirio adotta un atteggiamento super istituzionale, senza neanche una concessione a eventuali attacchi di parte. E anzi, evitando di soffermarsi troppo nell’elencare risultati o obiettivi della sua giunta, lancia una proposta che vuole essere bipartisan: «Facciamoci promotori con il Consiglio regionale del Piemonte di una legge nazionale che imponga come requisito per l’elezione in Parlamento quello di aver fatto l’amministratore pubblico». Il presidente dell’assemblea regionale Davide Nicco annuisce. Dai sindaci presenti arrivano gli applausi.
In platea, sotto le possenti volte della citroniera, ci sono gli esponenti di tutte le forze politiche, dal Pd a FdI, meno i 5 Stelle. E non mancano i sindaci di centrosinistra: dalla settimese Elena Piastra a rivolese Alessandro Errigo. Non ci sono i primi cittadini dei capoluoghi, ma poco importa. Per Cirio è l’occasione per ribadire le sue priorità per il 2025, il primo anno pieno del suo secondo mandato alla guida della Regione: l’avvio dei lavori per l’agognato Parco della Salute, l’istituzione dell’annunciato fondo di 10 milioni di euro che servirà a integrare il reddito dei lavoratori in cassa integrazione del settore auto, il mantenimento della promessa dei trasporti pubblici gratuiti per gli studenti sotto i 26 anni. «Sono solo alcuni degli obiettivi che ci siamo dati per il nuovo anno e che compongono – chiarisce il governatore – un’agenda serrata che portiamo avanti con lo spirito di sempre».
La grande sfida resta quella di risollevare il sistema sanitario. L’assessore Federico Riboldi (Fdi) ricorda il piano per l’edilizia sanitaria «da 4,5 miliardi di euro che doterà il Piemonte di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali». Annuncia che «il nuovo Centro unico di prenotazione integrato con l’intelligenza artificiale sarà operativo entro la prima metà del 2025». E fa sapere di aver dato ai direttori generali delle Asl «obiettivi di mandato specifici per il recupero delle liste d’attesa». Sul lavoro, delega affidata alla vicepresidente Elena Chiorino (FdI), si concentreranno nuove risorse, come quelle per il fondo di sostegno al reddito, mentre sull’agricoltura l’assessore Paolo Bongioanni (FdI) promette «una coraggiosa riprogrammazione delle risorse europee e la sburocratizzazione delle procedure nella gestione dei bandi per accelerare l’accesso alle contribuzioni».
Capitolo trasporti e infrastrutture. Oltre al bonus studenti, l’assessore Marco Gabusi (Forza Italia) ricorda che «nel 2025 entreranno finalmente in servizio 71 nuovi treni e si darà avvio al piano da 40 milioni di euro per la costruzione di oltre 120 chilometri nuove piste ciclabili».
L’obiettivo di potenziare il retroporto di Genova sul territorio alessandrino viene ribadito dall’assessore Enrico Bussalino (Lega): «Questo progetto includerà interporti, scali ferroviari e piattaforme logistiche, con la definizione dei confini dei 5.000 ettari di zone logistiche». In tema di governo del territorio, l’assessore Marco Gallo (Lista Cirio), indica tra le priorità «il disegno di legge su recupero e rigenerazione dei fabbricati, così da concludere il superamento del vuoto normativo legato alla sentenza della Corte costituzionale, e la riforma delle 54 Unioni montane». E promette: «Getteremo le basi per sperimentare nella stagione 2025-26 il biglietto unico nelle oltre cinquanta stazioni sciistiche del Piemonte». Per l’assessora Marina Chiarelli (FdI), poi, «il 2025 sarà un anno straordinario per il Piemonte, con un’agenda densa di eventi culturali e sportivi».
Approvato nelle scorse settimane il nuovo piano per la qualità dell’aria, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati (Lega) fa sapere che si concentrerà «sul rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche». La novità del 2025 sulle politiche sociali è stata già annunciata (non senza polemiche) l’altra settimana dall’assessore Maurizio Marrone (FdI): «Vesta, il nuovo voucher da 1000 euro per le famiglie con bambini in fascia 0-6 anni». Sul fronte interno la giunta avrà il suo bel da fare con «la riduzione del disavanzo e del debito della Regione, l’impegno più importante – sottolinea l’assessore Andrea Tronzano (FI) – da affrontare nel 2025». Nel contempo però «si avvieranno – fa sapere l’assessore Gian Luca Vignale (Lista Cirio) – le procedure concorsuali con la prima fase di selezioni, che porteranno nel quinquennio all’assunzione di 606 nuovi dipendenti regionali».
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