- Il volume fotografico è il frutto di un progetto di ricerca su passato e presente dell’ingegneria attraverso i linguaggi contemporanei
- Un’indagine tra storia, filosofia, semiotica e archeologia attraverso le parole chiave del mestiere dell’ingegnere e gli angoli nascosti della tecnologia antica
- L’esperienza della residenza d’artista, promossa da MAIRE e Fondazione MAIRE, ha coinvolto allievi e maestri di fotografia delle Accademie di Belle Arti italiane
- Le sfide tecnologiche antiche e quelle del futuro sostenibile resteranno in mostra al Parco archeologico del Colosseo e saranno raccontate in un podcast dalla voce di Jacopo Veneziani
Roma, 17 dicembre 2024 – Si è svolta presso la Curia Iulia, all’interno del Parco archeologico del Colosseo a Roma, la presentazione del progetto editoriale “in-genium. Sguardi sul passato e sul futuro della tecnologia”, nato dalla sponsorizzazione del GruppoMAIRE con la propria Fondazione MAIRE – ETS. Un progetto di ricerca sulle radici della tecnologia antica e sui legami con la capacità di ingegneria di oggi, esplorati in ambito filosofico, semiotico oltre che archeologico e architettonico, ma soprattutto attraverso il linguaggio della fotografia contemporanea.
Il volume ripercorre la storia della téchne – l’arte del fare e del saper fare – grazie al coinvolgimento di allievi e maestri delle Accademie di Belle Arti italiane di Brera, Catania e Roma, coinvolti in un laboratorio sperimentale di “residenza d’artista” a Roma e coordinati da Carmelo Nicosia.
La genialità della progettazione neroniana della Domus Aurea (progettare); la misura del sacro e del bello tra Curia Iulia e Foro Romano (misurare); i sistemi idrici degli Horti Farnesiani, Casa delle Vestali, Fontana delle Pelte e Cloaca Massima (canalizzare); le opere cementizie presso il Tempio
di Venere e Roma ed i metodi di miscelazione di pigmenti naturali nel mosaico rustico (miscelare); il sistema di montacarichi sotterranei del Colosseo per sollevare le scenografie degli spettacoli e la tecnica di costruzione verticale dei rocchi della Colonna Traiana (sollevare); ed infine la Domus Tiberiana, esempio di “economia circolare” (riutilizzare): questi i temi e i lemmi che guidano lo sviluppo del volume edito da Silvana Editoriale.
Il libro si apre con una sequenza di scatti potenti di Luca Campigotto, intersecati con paesaggi industriali provenienti dall’archivio di impianti realizzati da MAIRE, un binomio inedito presentato da Nunzio Giustozzi. Ogni sezione è preceduta da un’introduzione tra filosofia e semiologia a cura di Ilaria Gaspari e da una scheda a cura degli archeologi, architetti e restauratori responsabili dei diversi siti. Il percorso fotografico crea un ponte tra la tecnologia di ieri e quella di oggi e proietta le sfide dell’ingegneria nel futuro della sostenibilità.
Una selezione di fotografie resterà esposta presso il Parco archeologico del Colosseo per il periodo delle festività. Il progetto fotografico si trasforma in racconto attraverso la voce di Jacopo Veneziani, in un podcast a cura di Chora Media.
Il progetto in-genium rappresenta un’occasione unica per raccontare l’intreccio tra ingegno antico e innovazione contemporanea attraverso il linguaggio universale della fotografia. La collaborazione con MAIRE ci ha permesso di valorizzare luoghi iconici del Parco, svelandone il valore simbolico sotto una nuova luce. Questo dialogo tra passato e futuro non solo arricchisce la conoscenza del nostro patrimonio, ma stimola riflessioni su come l’eredità culturale possa ispirare soluzioni per le sfide tecnologiche e sostenibili di domani – commenta Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. Il Parco archeologico del Colosseo.
Fabrizio Di Amato, Presidente di MAIRE e Fondazione MAIRE, ha commentato: “in-genium offre un’occasione per raccontare il passato in un’ottica che guarda tanto alla cultura quanto alla tecnologia. Il progetto è nato dall’incontro tra MAIRE e il PArCo in un dialogo continuo proiettato verso un futuro sostenibile. Il sapere tecnico degli antichi romani anticipa molti aspetti dell’industria moderna. Sono particolarmente lieto di questa collaborazione e del contributo dei fotografi delle Accademie di Belle Arti italiane: un’opportunità per giovani talenti di misurarsi con la sfida di rappresentare l’ingegneria di ieri, di oggi e quella futura al servizio dela transizione energetica. Sono convinto che questa iniziativa sarà di ispirazione per gli ingegneri umanisti del futuro che stiamo contribuendo a formare e di cui abbiamo bisogno”.
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