Nuovo Codice della Strada: raffica di controlli, sanzioni e patenti ritirate in tutta Italia

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Con l’introduzione del nuovo codice della strada le forze dell’ordine hanno dichiarato guerra alla guida pericolosa emettendo piu di 4.700 multe, 331 patenti ritirate e 14 guidatori fermati per droga in appena 48 ore. È questo il bilancio di Polizia Stradale e Carabinieri che hanno messo in campo 19.154 pattuglie. Tra le violazioni più comuni figurano 431 sanzioni per eccesso di velocità, 365 per mancato uso delle cinture di sicurezza e 117 per uso del cellulare alla guida. Complessivamente, sono stati decurtati 8.136 punti patente e 224 carte di circolazione.

In tutta Italia si sono moltiplicati episodi significativi: a Napoli, nella sola mattinata del primo giorno, sono stati emessi sei verbali per l’uso del cellulare al volante; a Firenze, diversi utenti di monopattini sono stati multati per mancanza del casco; a Viterbo, un automobilista ubriaco si è addormentato alla guida tamponando una pattuglia, mentre altri due incidenti hanno coinvolto veicoli guidati da conducenti positivi all’alcoltest. A Roma, la Polizia Locale ha registrato oltre 1.000 violazioni nel weekend, con denunce per documenti falsi e numerosi controlli nei quartieri della movida.

Questi numeri sono il risultato della riforma entrata in vigore il 14 dicembre che introduce misure più severe per contrastare comportamenti pericolosi e aumentare la sicurezza stradale. Una delle novità più rilevanti riguarda l’uso del cellulare alla guida: chi viene sorpreso rischia una multa da 250 a 1.000 euro, che può salire fino a 1.400 euro in caso di recidiva. Inoltre, è prevista la sospensione immediata della patente per almeno sette giorni, che può estendersi fino a tre mesi se il comportamento causa un incidente.

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Anche le norme sulla guida in stato di ebbrezza sono state inasprite. Con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, le sanzioni vanno da 573 a 2.170 euro, con sospensione della patente fino a sei mesi. Se il tasso supera 1,5 grammi per litro, la multa può arrivare a 6.000 euro, con arresto fino a un anno e sospensione della patente fino a due anni. Per i recidivi è stato introdotto l’obbligo dell’alcol lock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo se il conducente non supera un test alcolemico preliminare.

Tolleranza zero anche per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: la revoca della patente è immediata, con sospensione fino a tre anni per i positivi ai test. I neopatentati devono inoltre rispettare un tasso alcolemico pari a zero per i primi tre anni di guida, con il divieto di guidare auto molto potenti esteso allo stesso periodo.

Novità riguardano anche i monopattini, che ora devono essere dotati di targa, assicurazione e casco obbligatorio per tutti. Gli automobilisti, invece, sono chiamati a rispettare una distanza di almeno un metro e mezzo quando superano le biciclette.

Per quanto riguarda l’eccesso di velocità, chi supera i limiti di oltre 10 km/h rischia una multa fino a 694 euro, che nei centri abitati può salire fino a 880 euro, con sospensione della patente fino a un mese. Infine, una novità importante riguarda le multe multiple: nello stesso tratto stradale, entro un’ora, si paga solo la sanzione più grave aumentata di un terzo.

Il nuovo Codice affronta anche temi di responsabilità civile e morale. Chi abbandona un animale per strada rischia non solo la revoca della patente per un anno, ma anche fino a sette anni di carcere se l’abbandono causa un incidente con feriti o morti. Questi cambiamenti rappresentano un segnale chiaro: la sicurezza e il rispetto delle regole devono essere al centro della circolazione stradale in Italia.

A parlarcene il Dottor Santo Puccia Direttore servizio Polizia Stradale del Ministero Dell’Interno Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

«Il tasso alcolemico legale è fissato a 0,5, quindi un conducente che si trovi al di sotto di questa soglia, a meno che non sia un neopatentato o un conducente professionale, non incorre nella violazione per guida in stato di ebbrezza. Tuttavia, una delle grandi novità del nuovo Codice della Strada è l’introduzione dell’alcol lock, un dispositivo che obbligherà chi è condannato per guida in stato di ebbrezza a installarlo sui propri veicoli. Questo sistema impedirà l’avvio del motore se il tasso alcolemico è superiore a zero, una misura che avrà un impatto significativo, anche se al momento non è ancora evidente. Sarà necessario l’emanazione di un decreto che definirà le caratteristiche di questi dispositivi, ma l’obbligo dell’alcol lock rappresenta una svolta importante».

Cosa può dirci delle nuove norme sui monopattini?

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«Per quanto riguarda i monopattini, l’entrata in vigore del nuovo Codice ha già portato alla prima novità: l’obbligo di indossare il casco, in vigore dal 14 dicembre. Inoltre, i monopattini non potranno più circolare al di fuori dei centri urbani, dove il limite di velocità è superiore ai 50 km/h. Per l’obbligo di copertura assicurativa e della targa identificativa, invece, sarà necessario attendere un decreto del Ministero dei Trasporti, che definirà le specifiche di queste nuove regolazioni»

Stretta anche sugli smartphone..

«Oggi, in un mondo in cui siamo costantemente connessi e tendiamo a dare uno sguardo al cellulare in ogni momento, è evidente che l’uso del telefono alla guida rappresenta una delle principali cause di distrazione. Con l’inasprimento delle norme, ci si aspetta che questo cambiamento generi una maggiore attenzione e, al contempo, un certo livello di preoccupazione tra gli automobilisti. La nuova legge prevede, infatti, che alla prima violazione venga immediatamente sospesa la patente, una misura che ha già fatto breccia nella consapevolezza degli utenti della strada. Molti, intervistati dai media, sembrano concordare sul fatto che questa norma sia un passo importante. La condivisione di questo punto di vista indica che la riforma avrà un impatto significativo, inducendo comportamenti più responsabili e, di conseguenza, riducendo i rischi legati alla guida distratta. Si tratta di una misura che avrà sicuramente un forte effetto preventivo, incidendo sulla principale causa di incidenti stradali».





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