Qualità della vita, Trento e Bolzano sono sul podio: verde, startup e longevità

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di
Mario Parolari

Valori bassi per la cultura e l’imprenditoria femminile. Trento seconda. Bolzano si piazza terza: ha guadagnato dieci posizioni. La classifica de Il Sole 24 Ore

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Trento è la seconda città d’Italia per qualità della vita: 639,9 punti, 0,6 in meno della prima classificata Bergamo, una posizione in più del 2023. Segue Bolzano, 4,8 punti in meno, che guadagna 10 posti rispetto all’anno scorso, fermandosi sul gradino più basso del podio a 635,1 punti.

La classifica

Il Sole 24 Ore ci descrive come «habitué»: Trento scala un gradino del podio dopo il bronzo dell’anno scorso, arrivando a 2 primi posti, tre argenti e nove terzi posti, seconda città più premiata dal 1990. La prima, con 5 ori, 9 argenti e il quarto bronzo è proprio Bolzano, che, superata dai vicini, primeggia in molti parametri. Prima in Italia nella classifica generale di demografia, società e salute, che racchiude tasso di occupazione femminile, minor gap occupazionale, speranza di vita, sport femminile, minori violenze sessuali. Nel capoluogo altoatesino si fanno più figli e la mortalità è più bassa che in tutto il Paese. Trento, ottava, la supera per minor uscita precoce dal sistema di istruzione e per speranza di vita alla nascita, rispettivamente prima e seconda in Italia. Trento è invece la seconda città italiana per ambiente e servizi, che misura fragilità comunale, ecosistema urbano (Trento è seconda) e qualità della vita per generazioni. Questo ultimo parametro ha inorgoglito le istituzioni trentine. La provincia è il posto dove gli italiani hanno la miglior qualità della vita, che siano bambini, giovani o anziani. Bolzano si trova invece fuori dalla top 20, con un 24esimo posto rafforzato dai primati per i bassi indice di fragilità urbana, irregolarità del servizio elettrico e rischio di alluvione, gestendo le piene estive dell’Isarco.




















































Imprese e occupazione femminile

Scintille ma meno brillanti sull’economia. Bolzano chiude quinta per affari e lavoro, e sedicesima per ricchezza e consumi. Trainata dai risultati per depositi bancari, valore aggiunto per abitante e dai numeri bassi per protesi pro capite e spesa e ricchezza delle famiglie. Spicca la tripletta di primi posti per occupazione, partecipazione lavorativa e meno imprese in fallimento. L’Alto Adige crolla invece per disuguaglianza di reddito e inflazione, fanalino di coda d’Italia. Trento incassa meno in entrambe le categorie, rispettivamente alle posizioni 11 e 24, dove entra anche grazie al quarto posto italiano per startup innovative. Ma pochissime di queste startup, e imprese trentine in generale, sono guidate da donne. Trento e Bolzano sono infatti ultime in Italia per amministratori e imprese femminili, anche se si tratta di pesi percentuali sul totale (alto) delle imprese registrate. In ogni caso, le donne del Trentino Alto Adige vivono e lavorano ai vertici delle classifiche nazionali: Trento è prima per sport femminile e speranza di vita delle donne, 86,9 anni. Bolzano vola sopra la media europea e in linea con quella della Germania, con il 74,2% delle donne tra i 20 e i 64 anni che hanno un posto di lavoro. Buon piazzamento anche per i giovani tra i 15 e i 29 anni, con l’Alto Adige secondo in Italia per occupazione. Traguardo finale per la parità di genere: Trento 11esima, Bolzano paradossalmente 60esima in Italia.

Cultura

Fuori dalla top 50 anche per la cultura, dove anche la provincia di Trento (32esima) presenta numeri deludenti. Se si analizzano però i parametri, si può notare che Bolzano è seconda in Italia per indice di lettura e trainata in basso dalla quartultima posizione per percentuale di famiglie coperte dalla rete gigabit. Ma le due province chiudono la classifica del nostro paese di bar, cinema e ristoranti ogni 100mila abitanti, insieme a una metropoli come Milano. E la possibile chiusura del Cinema Roma di Trento, secondo in pochi anni nel capoluogo, è ancora da mettere in conto. I trentini sembrano preferire la vita all’aria aperta, trend indicato dalla medaglia d’argento nella classifica delle città sportive in Italia. Infine, Bolzano e Trento sono tra le quindici province più sicure del nostro Paese, rispettivamente undicesima e dodicesima. Su questi dati di «giustizia e sicurezza», probabilmente influenzati dai numeri di denunce, il Trentino è virtuoso per i pochi furti di autovetture, quinta posizione in Italia, e l’Alto Adige per le poche truffe e frodi informatiche, primato nazionale.

Numeri e classifiche che raccontano le realtà virtuose e da migliorare del Trentino Alto Adige all’interno del panorama italiano. L’ultimo Rapporto territori di Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile ha provato a portare questi numeri al Palazzo di Vetro newyorkese dell’Onu, illustrando il posizionamento di province, città e territori rispetto alla realizzazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Bolzano vince per «salute e benessere», Trento per «imprese, innovazione e infrastrutture» (Bolzano terza). L’Alto Adige è anche secondo in Italia per «lavoro dignitoso e crescita economica».

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