Arriva il Giubileo e siamo tutti più buoni. Come quando arriva il Natale. Nell’aria le luci, l’atmosfera festosa, la musica… e proprio per la musica ecco che la Regione Lazio, nella giornata di ieri, ha deciso per un regalo magnifico. È infatti stato pubblicato, sul sito di Lazio Crea, l’avviso del bando “Musica Sacra”. Ben 600 mila euro (ma non ci sono solo questi) dei contribuenti del Lazio per pagare il “Festival di Musica Sacra” che si svolgerà nel Lazio tra metà febbraio e metà ottobre 2025.
Un “fiore all’occhiello” per l’Assessore alla Cultura, Simona Baldassarre, che ricorda che «La musica sacra parla all’anima, allo spirito delle persone, al di là dei credi religiosi, e ci permette di ribadire che il Lazio è terra di profonde convinzioni spirituali, ed è sede della capitale della cristianità». Tutto bello, peccato che, con quei soldi e con gli altri stanziati per la deliberazione della Giunta regionale 2 maggio 2024 n. 311 (totale 1 milione e mezzo di euro), si sarebbe magari potuto guardare a una sacralità e a un Giubileo diverso, come – per esempio – aiutare famiglie in provata difficoltà o chi dorme in strada.
O per risolvere qualcuno dei tanti problemi che affliggono la regione, anche in tema di cultura. Nel Lazio, infatti, come rivela l’Istat, ci sono ancora 3,8% dei residenti analfabeti o alfabeti senza titolo di studio, mentre l’11,8% della popolazione possiede solo la licenza elementare. Il 25,2% dei residenti ha solo la licenza media, mentre il 39,3% è riuscito a ottenere il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale. Solo il 19,9% ha conseguito un titolo accademico, malgrado la presenza delle numerose università a Roma, città più scolarizzata rispetto alle altre province. Tutta colpa dell’abbandono precoce.
La delibera tra presepi e concerti
Senza voler mettere in discussione la possibilità di educare alla musica e all’arte i giovanissimi studenti (si parla di bambini e ragazzi fino a 14 anni), ecco quali sono i punti della deliberazione di maggio, che, sommati, danno arrivano a un milione e mezzo di euro.
1.3 – “Festival di Musica Sacra, evento con una offerta ampia di espressioni artistiche legate al sacro, spaziando dalla musica liturgica antica alle avanguardie contemporanee con l’obiettivo quindi di esplorare la vasta produzione di musica sacra per una spesa complessiva di € 750.000,00 a valere sul capitolo U0000G11956 E.F. 2024”;
1.4 – “Musica Lirica nelle istituzioni scolastiche – progetto che favorisca la formazione e l’educazione musicale, teatrale e coreutica da destinare ai bambini e ai giovani fino ai quattordici anni, finalizzato alla produzione di esibizioni musicali, teatrali e coreutiche che coinvolgano allievi, per una spesa complessiva di € 200.000,00 a valere sul capitolo U0000G11956 E.F. 2024.”
1.9.2 – Sostegno a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo, per una spesa complessiva di € 350.000,00 a valere sul capitolo U0000G11957 E.F. 2024”;
1.9.3 – Valorizzazione nelle istituzioni scolastiche dei simboli del patrimonio storico-culturale Concorso “Il Presepe nelle scuole” con evento finale “Concerto di Natale” per le premiazioni (art. 10 lettera c e d – art. 15 lettera a) per una spesa complessiva di € 200.000,00 di cui € 102.000,00 a valere sul capitolo U0000G11948 ed € 98.000,00 a valere sul capitolo U0000G11957 E.F. 2024.
Ma che musica maestro
Parasafrando in modo quasi blasfemo, visto che qui si parla di musica sacra, il titolo della canzone di Raffaella Carrà “Ma che musica maestro”, leggiamo il documento pubblicato ieri sul sito di Lazio Crea. Qui si legge che con la D.G.R. n. 947 del 15/11/2024, Regione Lazio ha deliberato di: confermare complessivamente in € 750.000,00 le risorse finanziarie per la realizzazione del progetto “Festival di Musica sacra”; di confermare complessivamente in € 200.000,00 le risorse finanziarie per la realizzazione del progetto “Musica Lirica nelle istituzioni scolastiche”.
Da questo nascono quindi due avvisi pubblici. Il primo per il “Festival di Musica Sacra“, il secondo per la
“Musica Lirica nelle istituzioni scolastiche“, per favorire “la formazione e l’educazione musicale, teatrale e coreutica da destinare ai bambini e ai giovani fino ai quattordici anni, finalizzato alla produzione di esibizioni musicali, teatrali e coreutiche che coinvolgano allievi, importo complessivo di € 200.000”. Ma a quanti bambini al di sotto dei 14 anni piacerà la musica lirica? Sicuramente l’educazione a questo genere di musica è importante, ma quanto manifestazioni del genere potranno sortire effetti o, al contrario, essere invece solo uno spreco di risorse economiche?
Giubileo, quanto ci costi?
Ma quanto costa questo Giubileo, evento per eccellenza per la Chiesa Cattolica, ai romani e agli italiani in genere? I cittadini della Capitale, oltre al denaro, da mesi stanno pagando lo scotto dei disagi di decine e decine di cantieri che bloccano la città. Certo, poi avranno (forse) strade e servizi più belli e funzionali. Ma a che prezzo? E chi ci guadagna davvero per l’anno della remissione dei peccati? Facciamo un po’ di conti.
Secondo i dati ufficiali del Comune di Roma, i lavori programmati per il Giubileo ammontano a oltre un miliardo di euro: 447 milioni coperti da risorse specifiche per il Giubileo, 572 milioni provenienti da altre fonti di finanziamento. Ma i fondi destinati all’Anno Santo vanno ben oltre questa cifra. L’investimento complessivo stanziato dal Governo italiano tra il 2022 e il 2026 arriva a 2,545 miliardi di euro.
Da dove arrivano i fondi?
Ecco una panoramica delle principali risorse assegnate:
- Legge di Bilancio 2022: 1,335 miliardi di euro per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica.
- Decreto Giugno 2023: 212 milioni per la ristrutturazione dei presidi sanitari del Lazio e per adeguare i finanziamenti alle spese reali dei progetti.
- Legge di Bilancio 2024: ulteriori 220 milioni per nuovi investimenti e 388 milioni per il programma di accoglienza e i servizi operativi.
A questo si aggiungono i fondi del Pnrr e di altri programmi strategici, per un totale di circa 7 miliardi di euro destinati a Roma e al Lazio. Di fronte a queste cifre magari i soldi per il “Festival di Musica Sacra” appaiono poca cosa. Ma ogni goccia, si sa, contribuisce a fare il mare. Sopratutto se quelle gocce sono sudore dei cittadini. Che i peccati li stanno già scontando così…
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