Aria, Legambiente: Cremona resta maglia nera ma calano le Pm10

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“Anche se l’anno non è ancora finito, è già possibile tracciare un bilancio attendibile sulla qualità dell’aria nel 2024. Le novità sono positive per quanto riguarda, in generale, la concentrazione dell’inquinante più micidiale, ovvero il particolato sottile (PM10): i dati medi annuali, infatti, consolidano il dato già positivo del 2023, che aveva registrato i dati migliori da quando in Lombardia esiste una rete di monitoraggio della qualità dell’aria”, lo affermano da Legambiente Lombardia a commento dei dati diffusi ieri da Arpa.

Il miglioramento non è però stato tale per tutti: chi ne ha beneficiato maggiormente sono stati i capoluoghi dell’Est Lombardia – Brescia e Mantova – e quelli pedemontani di Lecco, Sondrio e Varese. Male, anzi malissimo Milano, in decisa controtendenza con un aumento della concentrazione media, che schizza dai 27,8 ai 30 microgrammi di PM10 per metro cubo di aria, confrontando il dato 2024 con quello del 2023: un peggioramento del 7,6% nell’arco di un solo anno, che fa sì che Milano nel 2024 torni a contendere a Cremona il dato di città più inquinata della Lombardia. Per immaginare la causa si può considerare il preoccupante aumento della motorizzazione nel capoluogo, da due anni a questa parte in crescita sopra la soglia psicologica di un’automobile ogni due abitanti (2023: 516 auto/1000 ab.).

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