ComeHome!, la startup degli eventi in casa cresce e mira al welfare aziendale

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Milano, 17 dicembre 2024 – La loro storia suonerà senz’altro familiare a chi è stato giovane prima dei social, in particolare a chi, prima dei social, ha sperimentato la vita dello studente universitario fuori sede, con il suo contorno colorato di riunioni casalinghe, feste più o meno improvvisate, incontri a sorpresa e chiacchiere a non finire sul divano. È ispirata proprio a queste esperienze la proposta della startup ‘anti-social’ ComeHome, fondata a Milano, nel 2017, da Michele Cesario, originario di Cosenza e laureatosi in Economia nel capoluogo lombardo.

La storia

Durante uno scambio universitario in Argentina, nel 2010, Cesario incontra l’attuale socio Daniele Chierchia – allora studente di ingegneria – e, assieme a lui, inizia a organizzare serate in casa, sulla scia della tradizione degli eventi domestici tipica del Paese che li ospita. Qualche anno più tardi, Cesario e Chierchia coinvolgono altri due compagni di università – Andrea Vitale e Federico Santaroni, oggi non più operativo sul progetto – e danno vita a Comehome! (scritto proprio così, con il punto esclamativo finale). Una startup nata quasi per gioco – nell’abitazione da fuorisede di Cesario, nei pressi dei Navigli – e divenuta, così, un’esperienza imprenditoriale a tutti gli effetti, con all’attivo due campagne di equity crowdfunding su Mamacrowd, l’ultima delle quali conclusasi a gennaio 2023, con un round di 900mila euro.

Il manifesto di Comehome!

Come recita il manifesto della startup, riportato sul sito web ufficiale, la mission consiste nel riportare le esperienze sociali nella vita reale e far incontrare le persone al di fuori del mondo digitale per un aperitivo, una cena, un evento di fitness o un tour guidato in città.

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La startup ha messo a punto, infatti, una piattaforma in grado di connettere gli host (organizzatori di eventi privati nelle loro case) e i potenziali ospiti. Questi ultimi possono scegliere l’evento ideale in base ai propri interessi, all’età e alle proprie passioni. Ce n’è per tutti i gusti, basta accedere al sito della startup per averne conferma: si passa dai corsi di meditazione a quelli sui tarocchi, dal brunch del sabato mattina al giro di Firenze in sella a una bicicletta, fino ai weekend nelle grandi capitali europee come Lubiana o Budapest.

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Già, perché Comehome! ha inaugurato, lo scorso luglio, anche una linea di business dedicata ai viaggi, affidata alla travel manager Emma Lenoci. Gli utenti della piattaforma possono scegliere, così, tra una vasta gamma di destinazioni, selezionate e promosse dagli stessi host della community, con un’attenzione particolare ai momenti di condivisione e convivialità con gli altri partecipanti. L’obiettivo costante, infatti, è far interagire la gente in maniera “analogica”, lontano dagli schermi dei cellulari e in totale sicurezza: ogni profilo viene rigorosamente verificato e associato a un identificativo fiscale; gli autori di comportamenti sgradevoli vengono immediatamente segnalati.

I numeri

Oggi la startup Comehome vanta una community di oltre 500.000 iscritti in tutta Italia e offre una piattaforma in cui si può scegliere tra 1.500 eventi al mese (solo a Milano si contano almeno un centinaio di eventi al giorno). Gli iscritti possono affidarsi a un sistema di recensioni e valutazioni che assicura un’esperienza positiva e affidabile in ogni evento. La startup poggia su un modello di business ormai solido, che ha consentito, negli anni, di vendere oltre 450.000 accrediti, realizzare più di 25.000 eventi con successo e ricevere pagamenti tramite la piattaforma per oltre 5 milioni di euro.

Opportunità di visibilità per le aziende

Comehome offre anche un canale di marketing innovativo per le imprese, che possono sfruttare la piattaforma per realizzare campagne di brand awareness e adv, test e lancio di nuovi prodotti, amplificazione media, lead generation e ricerche di mercato. Tra i brand che hanno stretto partnership con la startup ci sono, fra l’altro, Absolut, Malfy, Jameson del gruppo Pernod Ricard, Kinley del gruppo Coca-Cola, Kozel del gruppo Peroni, Smartbox. Iscriversi alla app messa a punto dalla startup è gratis, ma è richiesto un pagamento per partecipare agli eventi, come contributo alle spese sostenute dall’host (quasi come la bottiglia di vino, un ‘classico’ con cui ci si presenta a casa di una persona che ci invita a cena). Oltre all’approdo in altre città in Italia e all’estero (ci sono già eventi Comehome a Barcellona), il prossimo obiettivo della startup è esplorare il business del welfare e team building aziendale (c’è già stato un precedente quest’anno, realizzato in collaborazione con Vodafone Italia): si sta pensando, fa sapere il founder e amministratore delegato Cesario, alla creazione di pacchetti di ‘esperienze a tema’, da confezionare su misura per i dipendenti di un’azienda.



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