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Confagricoltura Donna e nove donne chef hanno preparato un libro di ricette che valorizzano i prodotti del territorio e nello stesso tempo sostengono la onlus “Vite senza paura” impegnata ad aiutare le donne vittime di violenza
Imprenditrici agricole e chef combattono la violenza contro le donne
Agricoltura, donne, contrasto alla violenza. Che cosa mette in relazione queste tre voci? Unirsi in rete.
Il primo passo è stata la valorizzazione dei prodotti del territorio, al grido simbolico di “basta quinoa, usiamo il farro!” e di “ritroviamo la stagionalità”.
Chi ha detto che la cucina creativa debba per forza ricorrere a prodotti estranei alla tradizione gastronomica italiana?
9 donne chef reinterpretano le tradizioni gastronomiche di 9 regioni
La dimostrazione pratica del senso di questa ribellione pacifica la hanno dato nove donne chef che hanno ideato altrettanti piatti creativi usando gli ingredienti tipici delle loro regioni.
Si tratta di:
- Anna Ghisolfi (Piemonte)
- Viviana Varese (Lombardia)
- Isa Mazzocchi (Emilia Romagna)
- Francesca Vierucci (Toscana)
- Laura Colaiacovo (Umbria)
- Cristina Bowerman (Lazio)
- Rosanna Marziale (Campania)
- Solly Tomasone (Puglia)
- Valeria Raciti (Sicilia).
Le donne in agricoltura superano il 30% degli occupati
Le donne rappresentano oltre il 30% degli occupati in agricoltura in tanti comparti diversi che vanno dalla coltivazione all’agriturismo, dall’allevamento alle fattorie didattiche e alle esperienze di agricoltura sociale.
Sensibili alla sostenibilità e nel segno della multifunzionalità, una caratteristica tipicamente femminile, coltivano la terra in modo sano per dare origine a cibi buoni e di qualità per cui l’Italia è famosa nel mondo.
Le donne chef, che sono state sempre considerate la “manovalanza” in un ambiente caratterizzato da una forte presenza maschile, hanno dimostrato invece di saper raggiungere livelli alti nella loro professione.
Dall’agricoltura alla cucina, le donne hanno costituito una rete salda e concreta per sostenere la onlus “Vite senza paura”.
Le azioni concrete di “Vite senza paura”
Presidente di “Vite senza paura onlus” è l’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta, impegnata in prima persona a promuovere le iniziative della onlus.
“Vite senza paura” – nata nel 2020, in piena pandemia, quando la forzata convivenza fece crescere in modo allarmante i casi di violenza domestica – sostiene le donne vittime di violenza e le aiuta a ricostruirsi una vita.
La onlus nasce da una rete di donne che mettono il loro tempo e la loro professionalità a servizio delle altre donne.
Tra i tanti progetti di “Vite senza paura” c’è la formazione delle operatrici per il call center, una rete di soccorso nelle case famiglia, un corso di autodifesa (per sfatare il mito della debolezza femminile che relega le donne sempre nel ruolo di vittime), assistenza psicologica per avviare percorsi di consapevolezza, progetti di educazione al rispetto e ai sentimenti nelle scuole.
Particolarmente interessante è l’impegno per agire in favore di una normativa chiara per i cosiddetti “orfani speciali”, ovvero bambini e ragazzi che perdono improvvisamente i genitori, vittime e carnefici.
La repressione è l’ultima spiaggia: bisogna agire nelle famiglie e nelle scuole per realizzare un cambiamento culturale.
Perché questo legame con l’agricoltura?
L’agricoltura è vita e assicura il nostro nutrimento. Le donne sono sempre state fondamentali in agricoltura, ma in silenzio. Oggi le imprenditrici agricole rivendicano il loro ruolo, con la loro capacità di innovazione e la loro attenzione alla sostenibilità.
Il mondo agricolo è profondamente cambiato. Come ha ironicamente (ma non troppo) fatto notare Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, non dobbiamo pensare che «l’agricoltura femminile sia fatta di vecchiette. Oggi c’è una forte presenza di giovani donne tra i 18 e i 29 anni».
Le ricette elaborate dalle chef fanno conoscere la cultura gastronomica e la diversità regionale dei prodotti: «Dietro al cibo c’è il territorio e chi lo lavora, l’agricoltura è fatta di persone».
Maria Grazia Cucinotta ha sottolineato l’importanza dei prodotti agroalimentari italiani, ricordando la mamma contadina che le ha «insegnato a mettere le mani nella terra e a capire che da lì viene la vita: non c’è futuro senza i prodotti della terra.
L’Italia produce eccellenze alimentari che significano vita sana, in più circondata di bellezza, di arte e di cultura».
L’impegno delle imprenditrici agricole di Confagricoltura
Le imprenditrici agricole di Confagricoltura Donna hanno consegnato a Maria Grazia Cucinotta e alla onlus “Vite senza paura” i proventi della vendita del libro Le grandi chef in una ricetta – Viaggio attraverso i prodotti dell’agricoltura.
L’impegno delle imprenditrici agricole, del resto, ha radici lontane. Ricordiamo le clementine antiviolenza vendute nelle piazze italiane, a testimoniare la capacità di unire l’agricoltura all’impegno sociale.
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