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Ditelo con un fiore. Ma Alessio Bertolli, botanico trentino e vicedirettore della Fondazione Museo civico di Rovereto, probabilmente si � fatto prendere la mano: andando alla ricerca di ben 447 specie e sottospecie di flora endemica dell’intero Nord Italia grazie alla collaborazione di 19 gruppi di lavoro: dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, su un territorio di 122mila chilometri quadrati e che comprende ben otto regioni. Una impresa durata pi� di due anni, ma che alla fine � valsa la pubblicazione del primoatlante della Flora endemica nel Nord Italia, 542 pagine, edito da Athesia. Praticamente ad ogni specie endemica � stata dedicata una pagina, arricchita da fotografie molto belle e selezionate da una cartella con pi� di 4.000 scatti fotografici.
“Flora endemica del Nord Italia” � l’atlante del Museo Civico di Rovereto e coordinato dal botanico Alessio Bertolli. Catalogate 447 specie endemiche su un’area di 122mila chilometri quadrati: dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia
�L’intero lavoro � soprattutto un omaggio alla bellezza delle specie endemiche, ovvero a quelle specie tipiche ed esclusive di un territorio, veri e propri indicatori di biodiversit��, spiega Bertolli, che aggiunge: �Le specie endemiche svolgono un ruolo cruciale per la salute degli ecosistemi e per il delicato equilibrio degli habitat naturali. Sono infine custodi di un patrimonio genetico irripetibile�. Un patrimonio analizzato e ingrandito, potremmo dire, passo dopo passo: �Per non farci sfuggire neppure una specie, ci siamo ispirati al lavoro del botanico Sandro Pignatti, autore, nel 1982, di ‘Flora d’Italia’: sulla base dei grandi cartografi inglese e tedeschi, divise il territorio in varie zone, un gran bel lavoro�, ricorda lo scienziato trentino, aggiungendo: �Noi, per�, siamo andati oltre realizzando delle mappe di distribuzione del territorio a quadranti, riuscendo a contenere le specie endemiche floreali delle otto regioni del Nord, che costituiscono il 40 per cento dell’intera superficie italiana�.
Quei botanici romantici
Rischiando un gioco di parole, potremmo dire che il fior fiore di questa ricerca ha evidenziato specie endemiche esclusive di un determinato territorio, come nel caso della “Campanula Begomensis” che cresce soltanto sulle Alpi bergamasche, e “rintracciata” dai ricercatori Mancini, padre e figlio: �La collaborazione assolutamente volontaria da parte di tutti coloro che ci hanno dato una mano � stata a dir poco commovente: esperti della materia, ma anche gelatai, semplici insegnanti, fotografi e diversi pensionati � come se avessero setacciato senza sosta il territorio. Del resto, questo Atlante potrebbe essere definito un lavoro romantico, d’altri tempi. Basti pensare alla cura maniacale con la quale sono state realizzate le mappe da Giulia Tomasi�.
Tutelare le minoranze
Ma perch� occuparsi di specie endemiche? �Le ragioni sono essenzialmente tre: dare una identit� ai diversi territori (dalla pianura alla costa, dagli Appennini alle Alpi), suggerire ai gestori delle aree protette e dei parchi naturali quanto sia importante tutelare le ‘minoranze’, le specie endemiche, dall’invasione floreale proveniente dall’Asia e dell’America e infine, dal momento che siamo italiani e amanti del bello, non c’� specie endemica che non sia ‘fotogenica’, basta guardare le immagini dell’Atlante�, risponde Bertolli, il quale se benissimo che l’obiettivo di tutto questo lavoro � ricordare quanto alcune di queste piante, soprattutto quelle a quote pi� basse, siano fortemente minacciate: �� il caso della ‘Chondrilla Chondrilloides’, una specie che non � solo endemica, in quanto sconfina dalle Alpi italiane fino al territorio tedesco, dove l’impatto antropico � come se la stesse pian piano accerchiando; tra le specie fortemente a rischio c’� anche la ‘Iso�tes malinverniana’, una pianta che cresce solo in Piemonte – tra Novara, Vercelli e Pavia -, minacciata dall’agricoltura intensiva�.
Cuneo e Trento teste di serie
Infine, per ogni pianta e fiore sono indicati, in un glossario iconografico di facile lettura, il periodo, il mese, in cui � pi� facilmente apprezzabile la visione o la fioritura, ma anche a quale quota si pu� incontrare una determinata specie. L’intero tour di Flora endemica nel Nord Italia parte dal livello del mare per arrivare fino ai 4mila metri di altitudine; inoltre, il 1990 � stato scelto come data spartiacque tra dati storici e informazioni pi� recenti. A proposito, sapete quali sono le province con il maggior numero di piante endemiche? Cuneo e Trento, prime sullo stesso podio con 160 specie ciascuna. Seguono Torino e Brescia, rispettivamente a 138 e 133.
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