Maura Delpero, la regista di «Vermiglio»: il film a basso budget che corre per l’Oscar. Le riprese mentre allattava e il papà apparso in sogno

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


di
Sara D’Ascenzo

Bolzanina, Delpero ha studiato tra Bologna e Parigi. Il suo film Vermiglio  è nella shortlist dei 15 titoli in lizza per l’Oscar

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il suo cinema è indissolubilmente legato all’idea della maternità. Maura Delpero, bolzanina cittadina del mondo come possono facilmente esserlo i nati in una terra di confine che nel latte materno acquisiscono una lingua in più, regista, documentarista, ex insegnante, è tra i quindici registi internazionali che tra meno di un mese potrebbero ritrovarsi nei top five del cinema non americano, ovvero nella rosa dei film stranieri che concorrono all’Oscar. Il suo film “Vermiglio”, che prende il nome dal paesino nella Val di Sole dove è cresciuto il padre e dove lei ha ambientato la sua storia d’altri tempi che potrebbe strappare il plauso ai giurati dell’Academy, è il classico Davide contro Golia, il film a basso budget – è costato 4,3 milioni di euro, con la casa di produzione Cinedora al 70%, la Francia con Charades al 20% e il Belgio con Versus al 10% e ha beneficiato di contributi del Ministero della Cultura per 1,4 milioni di euro, con contributi delle film commission locali Idm e Trentino Film Commission – che scala la montagna degli incassi sala dopo sala, città dopo città. 

Tra Bologna e Parigi

Maura Delpero, 49 anni, studia Lettere a Bologna e Parigi, e drammaturgia a Buenos Aires. L’interesse per il mondo e le storie piccole lo dimostra fin dai primissimi passi nel mondo del cinema. Nel 2006 è in Bangladesh come assistente alla regia per il film “Le ferie di Licu” (2006 ) di Vittorio Moroni, la sua prima regia è nel mediometraggio documentario “Moglie e buoi dei paesi tuoi”, dedicato al multiculturalismo dell’Alto Adige. Tra il 2007 e il 2008 lavora a “Signori professori” che attinge alla sua esperienza nell’insegnamento raccontando la “solitudine di cattedra”: la giovane laureata Lisa Bentini ottiene la sua prima supplenza in una scuola media di Bologna; a Napoli la professoressa Silvana De Fazio prepara la sua ultima classe alla maturità prima di andare in pensione. Il professor Dario Tulipano, precario palermitano, si trasferisce a Bolzano per una supplenza annuale. Tre esperienze differenti che raccontano il mondo della scuola dalla parte dei professori tra aspettative e realizzazione, vocazione e frustrazione, passione e smarrimento. L’opera vince il premio UCCA – Venti Città e il premio Avanti! al ventiseiesimo Torino Film Festival. La sua indagine sulla maternità si apre con il mediometraggio “Nadea e Sveta” del 2010, menzione speciale al Premio Solinas per la sceneggiatura, che racconta la storia di due donne moldave, emigrate in Italia per ragioni economiche. Quando Sveta riceve i documenti che le permettono di tornare in Moldavia e rivedere la figlia, Nadea rimane a Bologna e cerca di reagire alla solitudine. Nel 2019 il film d’esordio, “Maternal”, premiato al 72esimo Festival del Cinema di Locarno. 




















































Vermiglio

È l’inizio di una carriera che lentamente ma inesorabilmente la porta a “Vermiglio”, girato mentre allattava la sua prima figlia, nel paesino in cui era cresciuto il padre, morto da pochi mesi, apparsole in sogno nelle sembianze di bambino: «Quando è morto il mio babbo – ha raccontato la regista – è stato un moto dell’anima che mi ha portato a tornare lì. Mio papà aveva dieci fratelli, tutti più grandi di lui, e con lui se ne stava andando un mondo che invece volevo ostinatamente trattenere. Così, per prepararmi al film, ho fatto un lavoro documentaristico, con tante interviste che poi ho usato. Io parto sempre dalla realtà». La strada per l’Oscar è ancora in salita. Il 12 gennaio le nomination definitive, che taglieranno le speranze a dieci dei quindici film ancora in gara. Il concorrente più temibile è “Emilia Perez” di Jacques Audiard, che rappresenta la Francia. Ma “Vermiglio” può farcela. E l’Italia ha il dovere di tifare per questa ex prof così brava a dirigere i bambini. 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

18 dicembre 2024

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link