Partirà a gennaio il nuovo bando “Investimenti Sistema Neve Piemonte 2024-2030”. Il bando rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo turistico delle stazioni sciistiche piemontesi. Proprio per questo motivo richiede valutazioni approfondite, affidandosi a consulenti specializzati che possano supportare i soggetti attuatori in un’analisi preliminare della sostenibilità economica degli investimenti, quantificandone gli impatti sui costi e i ricavi di gestione prospettici. Ciò potrà evitare di realizzare investimenti insostenibili dal punto di vista economico, col rischio concreto che un progetto di sviluppo turistico porti in realtà al declino della stazione sciistica.
Sviluppare, valorizzare e riqualificare sono le tre parole chiave dell’investimento da 50 milioni di euro che la Regione Piemonte effettuerà per sostenere il “sistema neve” e l’industria dello sci con un bando che verrà pubblicato nel prossimo mese di gennaio.
I beneficiari
Destinatari saranno gli enti locali, primi fra tutti gli 80 Comuni interessati da comprensori sciistici, le Province, la Città Metropolitana di Torino, le Unioni di Comuni, le forme associative che coinvolgono enti locali anche costituite con lo specifico scopo di partecipare al finanziamento, che si avvale di fondi europei.
Gli investitori privati possono partecipare agli investimenti con progetti di partenariato pubblico-privato ai sensi dell’art. 174 del codice dei contratti pubblici D.Lgs. 36/2023.
Ai sensi dell’art. 3 del bando i soggetti devono disporre dell’impianto e/o delle aree oggetto dell’intervento in forza di un titolo idoneo di durata residua pari ad almeno 36 mesi, decorrenti dalla data di presentazione della domanda, esclusivamente in qualità di proprietari o in possesso di contratto di concessione, locazione, comodato.
Si considera quale disponibilità di area anche l’aver individuato, da parte del Comune di riferimento, l’area sciabile con conseguente avvio del procedimento di adeguamento del PRGC alla nuova area sciabile, necessario per l’ottenimento del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi del D.P.R. 327/2001.
Interventi ammessi
Gli interventi ammessi sono suddivisi in sei categorie:
- Impianti di innevamento/bacini di approvvigionamento: sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo, ambientale ed energetico o potenziamento delle piste da sci e degli impianti di innevamento programmato, inclusi vasche o bacini di approvvigionamento idrico e l’acquisto di impianti già esistenti, di proprietà pubblica o privata;
- Sostituzione/nuova realizzazione/miglioramento impianti di risalita – sostituzione/ installazione sistemi di controllo accessi – realizzazione aree di sosta pertinenziali: sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo paesaggistico, ambientale ed energetico e potenziamento degli impianti di risalita, sistemi di controllo accessi compresi, e acquisto di impianti già esistenti di proprietà pubblica o privata;
- revisioni generali degli impianti di risalita, (escluse quelle quinquennali), ispezioni speciali, proseguimenti di vita tecnica e sostituzione e/o scorrimento delle funi delle strutture esistenti;
- dismissione degli impianti di risalita non più utilizzati, misura assai importante dal punto di vista della tutela ambientale;
- acquisto di battipista anche usati;
- potenziamento e rivitalizzazione del turismo montano investendo in snowpark, percorsi di bob estivo, parchi giochi, percorsi di downhill e in tutti gli interventi che consentono di utilizzare gli impianti di risalita nelle stagioni non invernali per la pratica di altri sport.
L’importanza di un’attenta valutazione preliminare dell’impatto degli investimenti su ricavi e costi di gestione prospettici di una stazione sciistica
Per le peculiarità del settore, tutte le società di gestione di stazioni sciistiche, anche di ridotte dimensioni, dovrebbero avvalersi del supporto di consulenti specializzati nella pianificazione strategica e nel controllo di gestione. La gestione di una stazione sciistica si contraddistingue per una spiccata stagionalità con i flussi dei costi non allineati a quelli dei ricavi. Ciò espone le imprese a potenziali tensioni finanziarie che possono aumentare maggiormente nei casi in cui non siano state avviate strategie per attenuare il rischio meteorologico che influisce sulle proprie entrate. Tale fattore può essere fronteggiato sia con investimenti, che contemplano lo sviluppo di efficienti sistemi di innevamento programmato, piani di destagionalizzazione e diversificazione dei ricavi, sia con politiche commerciali, quali ad esempio i sistemi di vendita a tariffazione dinamica e gli incentivi all’acquisto di biglietti stagionali e plurigiornalieri, che vincolando anzitempo la clientela, riducono l’incidenza sui ricavi di giornate contraddistinte da cattive condizioni meteo.
L’altro fattore che caratterizza il settore della gestione degli impianti sciistici è l’impegno economico rilevante per realizzare investimenti di lungo periodo, come quelli agevolati dal bando di Regione Piemonte. Molti di questi investimenti garantiranno la continuità aziendale delle stazioni sciistiche e ne caratterizzeranno l’attività per un orizzonte temporale pluridecennale. È evidente che decisioni di questo tipo necessitano di un attento processo valutativo. Per quanto allettante, l’agevolazione sul costo di investimento, può portare infatti a realizzare investimenti non correttamente dimensionati alle esigenze di una stazione sciistica. Potrebbero verificarsi casi di investimenti sovradimensionati, con conseguenti grandi difficoltà per il raggiungimento del punto di pareggio che possono portare a situazioni di crisi d’impresa. Al tempo stesso potrebbero esserci invece stazioni sciistiche troppo prudenti, che realizzando un investimento sottodimensionato alle proprie esigenze, non avranno colto appieno le opportunità offerte dal bando e ciò potrebbe rappresentare un futuro limite rispetto al potenziale di sviluppo della località.
Potrebbero verificarsi, infine, casi in cui venga stabilito un errato elenco di priorità all’interno del proprio piano di investimenti, realizzando interventi che non genereranno i previsti benefici per l’assenza di investimenti preliminari e propedeutici allo stesso. Ad esempio, la realizzazione di un nuovo impianto di risalita senza investire precedentemente in un efficiente impianto di innevamento o nello sviluppo di strutture che possano valorizzare la fruizione estiva dell’area.
La corretta programmazione degli investimenti deve quindi necessariamente passare da un’approfondita attività di pianificazione strategica e controllo di gestione, affidandosi a consulenti con una specifica esperienza nel settore.
Consulenza specifica per il bando di Regione Piemonte e valutazioni economiche preliminari
Per supporto nella presentazione delle domande al bando e, soprattutto, per una valutazione economico-finanziaria preliminare degli investimenti da attuare è possibile inviare una mail a finanzafuniviaria@gmail.com per contattare Davide Franchi, autore di questo articolo. Dottore commercialista e consulente direzionale specializzato nel settore della gestione di impianti sciistici, svolge da anni queste attività in favore di società di gestione ed enti territoriali proprietari di impianti di risalita e ha costruito un’ampia rete di collaborazioni professionali, caratterizzata da multidisciplinarietà, elevate competenze tecniche e consolidata esperienza nel settore del turismo della neve.
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