TOSCANA ECONOMY – Innesti, le interviste ai protagonisti

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L’innovazione incontra la tradizione nel settore agroalimentare toscano grazie a Innesti, un’iniziativa ideata dal Polo Tecnologico di Navacchio in collaborazione con Crédit Agricole Italia e Le Village by CA Parma. Vediamo insieme le video interviste ai protagonisti

Innesti è un progetto che connette tradizione e innovazione, promuovendo la collaborazione tra piccole e medie imprese, start up e centri di ricerca. È stato promosso dal Polo Tecnologico di Navacchio in collaborazione con Crédit Agricole Italia e Le Village by CA Parma. L’obiettivo principale è rispondere alle sfide del settore agroalimentare, favorendo soluzioni sostenibili e tecnologiche, per una transizione digitale e green che valorizzi il Made in Italy.

Al cuore dell’iniziativa c’è il concetto di Open Innovation, un modello che supera i confini aziendali tradizionali per stimolare la condivisione di idee, risorse e competenze. Questo approccio permette di creare un ecosistema in cui l’innovazione non è più un’impresa isolata, ma un processo collettivo e accessibile. Attraverso attività di scouting tecnologico e networking, si uniscono realtà diverse con l’obiettivo di trovare soluzioni nuove e concrete.

La premiazione del 5 dicembre, svoltasi presso il Polo Tecnologico di Navacchio, ha segnato la conclusione del percorso, celebrando i progetti che hanno meglio interpretato questa visione. Le soluzioni premiate hanno dimostrato come l’integrazione tra tradizione e tecnologia possa tracciare il futuro di un’agricoltura più sostenibile ed efficiente.

Microcredito

per le aziende

 

Sette tra le aziende più rappresentative dell’agroalimentare toscano hanno partecipato al progetto: Gruppo Buccelletti, Aboca, Azienda Agricola Petrucci, Flora Toscana, Giuliano Tartufi, Frescobaldi e OTI – Officina Trasformazione Italia.

Queste realtà, radicate nella tradizione, hanno collaborato con start up e centri di ricerca per sviluppare soluzioni focalizzate sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione del settore. Ogni azienda ha affrontato sfide specifiche, tutte accomunate dall’obiettivo di migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale.

Le soluzioni proposte hanno esplorato approcci per ottimizzare le filiere produttive, integrare nuove tecnologie e promuovere un uso responsabile delle risorse naturali. La sinergia tra il mondo tradizionale e quello innovativo ha portato a emergere progetti che guardano al futuro dell’agricoltura con nuove prospettive.

Il progetto Innesti ha coinvolto anche 47 team, selezionati dal Polo e Le Village, composti da start up, Pmi innovative e gruppi di ricerca provenienti dalle Università di Pisa e Firenze e dalla Scuola Superiore Sant’Anna.

Questi team hanno presentato 81 proposte di soluzioni per le aziende partner, di cui 7 sono state selezionate per essere concretamente implementate. I progetti scelti sono il risultato di un lavoro sinergico che ha unito il meglio della ricerca e dell’innovazione, affrontando le principali sfide del settore agroalimentare.

Durante l’intervento finale, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha sottolineato l’importanza di iniziative come Innesti per rafforzare l’ecosistema agroalimentare regionale, centrato sull’innovazione e sulla sostenibilità.

Di seguito le video interviste ai protagonisti dell’evento:

In conclusione, Innesti ha confermato che l’Open Innovation non è solo un concetto teorico, ma una pratica concreta che, se messa in atto strategicamente, può fare davvero la differenza. L’unione tra esperienza tradizionale e innovazione tecnologica si configura come una strada promettente per garantire la sostenibilità, l’efficienza e la competitività del Made in Italy a livello globale.

Foto e video: TB Product
Interviste a cura di Milena Guerrini

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