È già bagarre sulla proposta di legge regionale della giunta Giani per riformare il testo unico del turismo della Toscana, che dà la possibilità ai Comuni oltre i 50.000 abitanti, e a maggiore densità turistica, di adottare uno specifico regolamento con limitazioni agli affitti brevi.
Si tratta della riforma del testo unico del Turismo della Toscana, varato dalla giunta regionale e modificato con emendamenti del Pd, in alcuni casi sottoscritti anche dal M5s. È stata presentata dal capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli e dal consigliere dem Gianni Anselmi.
La riforma prevede norme sugli affitti brevi che interessano tutti i capoluoghi di provincia, eccetto Pistoia e con l’aggiunta di Viareggio. Le limitazioni potranno essere territoriali (con divieti in zone specifiche) o temporali (numero massimo di giorni annui), nonché legate al rapporto tra superficie e ospiti, oltre che a requisiti qualitativi. L’attività di locazione sarà subordinata a un’autorizzazione quinquennale e i Comuni potranno stabilire un numero massimo di autorizzazioni per singolo soggetto.
Resta sempre consentita la locazione breve di una porzione dell’unità immobiliare in cui il locatore risiede e la locazione breve di un singolo locale.
“La riforma del Testo Unico sul Turismo apre una nuova stagione per la gestione di un settore cruciale come quello turistico, offrendo risposte concrete e attese soprattutto da città come Firenze, dove il fenomeno dell’overtourism incide da tempo sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sostenibilità urbana. Con questa revisione, introduciamo strumenti innovativi che permetteranno di trovare un equilibrio tra accoglienza, tutela del patrimonio e vivibilità dei centri storici”. È quanto dichiarano Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura, e Andrea Vannucci , vicepresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale.
“L’articolo 60 rappresenta un passo avanti decisivo: dà ai Comuni con più di 50mila abitanti, come Firenze, la possibilità di introdurre criteri di regolamentazione chiara del fenomeno della locazione turistica breve – continuano Giachi e Vannucci – una regolamentazione equilibrata che valorizza il turismo sostenibile. Con questa norma i Comuni potranno disciplinare i sevizi turistici in alcune zone o aree, come le attività di trasporto, ad esempio dei risciò e dei caddy elettrici, tutelando la compatibilità del loro esercizio con le esigenze della vita ordinaria della città e dei suoi abitanti. Per Firenze questa riforma rappresenta una grande opportunità: strumenti chiari, regole certe e una nuova governance permetteranno di preservare il patrimonio storico e sociale della città, migliorare la qualità della vita dei residenti e rendere il turismo una risorsa davvero sostenibile per il futuro.”
“Le modifiche al Testo unico sul turismo sono una risposta importante e vanno nella direzione che avevamo auspicato da tempo, cioè quella di fornire maggiori poteri ai comuni per governare questo fenomeno”. Lo dichiara la sindaca di Firenze Sara Funaro a proposito del Testo unico del turismo della Toscana e una pdl regionale per riformarlo.
“Il nuovo Testo unico per il Turismo, approvato ieri dalla Commissione II della Regione Toscana, dà finalmente alla nostra regione strumenti legislativi concreti per affrontare alcune fra tante esternalità negative che l’industria del Turismo riversa su territori e persone. È un primo passo, in attesa della definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale, che speriamo avvenga il prima possibile”. Così l’Associazione Progetto Firenze.
“La responsabilità politica, in caso di approvazione, passa ai Comuni, che ci auguriamo siano consapevoli di adottare regolamenti urbanistici adeguati a tutelare anche i diritti dei residenti. Compresi quelli di chi non intende fare impresa nelle proprietà di cui dispone, e quelli degli host purché secondo modalità non più lesive dei diritti di chi negli stessi condomini e nelle stesse città vive e lavora, o vorrebbe poterlo fare”.
“Da anni i residenti sono mobilitati, costituendo una vasta rete presente in pressoché ogni città del nostro Paese, per sollevare l’attenzione sulle conseguenze che il dilagare delle locazioni turistiche continua a riversare sulle loro vite, sui loro bilanci e sulle loro proprietà. Ci auguriamo che l’Amministrazione di Firenze decida di avvalersene per adeguare l’attuale regolamento a tutta la città”.
“È un enorme passo avanti quanto prevede la nuova formulazione del Testo Unico del Turismo sul tema degli affitti brevi, così come approvato dalla Commissione Competente in seno al Consiglio Regionale. E ci auguriamo, quindi, venga celermente approvata”. E’ quanto affermano Cgil Toscana e Cgil Firenze, Sunia Firenze e Toscana e Federconsumatori Toscana.
“Nel nuovo testo vengono esplicitati con chiarezza i criteri e i limiti che i Comuni possono adottare per regolamentare l’esplosione del fenomeno degli affitti brevi. Finalmente la Regione con questa norma mette a disposizione dei Comuni una pluralità di strumenti che possono rendere la regolamentazione adattabile ai contesti territoriali, differenziando le politiche tra le diverse le zone urbane. Non necessariamente solo il blocco degli affitti brevi, ma anche altri strumenti più articolati e raffinati per governare il fenomeno dell’overturism nelle città e per consentire una maggiore strutturazione e qualificazione dell’offerta turistica sulla scorta delle esperienze che da anni si stanno sperimentando tutte le città europee”.
“Ritenere che ogni forma di possibilità regolativa attribuita agli enti locali su questi temi sia qualcosa che contrasti il valore costituzionale della proprietà privata è una bizzarra presa di posizione. Queste forme regolative sono, in questo momento, in essere in città come Amsterdam, Parigi, Barcellona. Città in cui i principi della liberalemocrazia appaiono saldi e non certo messi in discussione.
Tutte le grandi città d’arte europee stanno affrontando una trasformazione dovuta al fenomeno dell’overturism. È necessario quindi mettere in grado le aree urbane di trovare un equilibrio tra l’ospitalità di chi voglia visitarle e la qualità dell’abitare di chi voglia risiedervi.
“Riteniamo che questo sia l’approccio giusto per affrontare con misura la tensione e l’emergenza abitativa crescente in molte aree urbane che lo stesso istituto di ricerca regionale IRPET ha direttamente correlato al fenomeno affitti brevi. Chi oggi vuole negare qualsiasi intervento di regolazione evidentemente non è disponibile a confrontarsi con i grossi problemi sociali che vivono i cittadini Toscani e in particolare le lavoratrici e i lavoratori che faticano a conciliare lavoro e accesso alla casa. Noi invece volgiamo ribadire con forza l’esigenza di rilanciare un modello turistico che sappia innalzare la qualità dell’ospitalità, dell’impresa e del lavoro in questo settore, in modo sostenibile rispetto al diritto all’abitare all’interno delle nostre città”.
“La proposta di legge regionale di modifica al Testo unico del turismo è incostituzionale, daremo battaglia in ogni sede. La pdl contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche. La sinistra in Regione ha presentato un emendamento che prevede l’obbligo della licenza per le locazioni turistiche, e consente ai Comuni di proibire o addirittura limitare nei giorni le locazioni turistiche. Noi faremo ricorso in tutte le sedi opportune”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“Invece di affrontare in maniera seria il fenomeno dell’emergenza abitativa e di fare un serio Piano Casa, si trova l’unica soluzione di proibire le locazioni turistiche: mi domando se tra un po’ dobbiamo aspettarci l’esproprio proletario delle abitazioni private – prosegue Stella -. Si tratta di una legge contro la proprietà privata, un attacco alla casa e alla libertà individuale. Non è mai successo in nessuna regione italiana che si attaccasse la casa, oggi lo fa la Toscana. La battaglia alle locazioni turistiche e al diritto, nel rispetto delle regole, di svolgere questa attività, non è soltanto anacronistica e antieconomica per le casse dei Comuni, ma soprattutto mette in crisi un intero comparto economico nella nostra Regione”.
“In Toscana – ricorda il capogruppo di Forza Italia – il turismo vale il 12% del PIL regionale, oltre 12 miliardi di euro, e oltre 48 milioni di presenze ufficiali. La Toscana, al dodicesimo posto tra le regioni europee per presenze assolute, è senza alcun dubbio una delle regioni più turistiche al mondo. L’imposta di soggiorno in Toscana vale oltre 150 milioni di euro, soltanto a Firenze vale 70 milioni di euro e, di questi, ben 36 milioni arrivano dalle locazioni turistiche. Tutti i dati dimostrano che il turismo cresce, crescono le presenze negli alberghi e crescono le presenze nelle locazioni brevi: ma veramente pensiamo di poter fare a meno di tutto questo? È una visione miope e statalista contro la quale ci opporremo in tutte le sedi”.
“Il nuovo Testo Unico sul Turismo presentato oggi dal gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana rappresenta una deriva preoccupante, non solo per gli imprenditori come noi ma l’intero settore delle locazioni turistiche. Siamo pronti a intraprendere ricorsi in tutte le sedi competenti per fermare questo provvedimento”.
A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartamentsFlorence, in merito alla riforma presentata oggi dal gruppo Pd in Consiglio Regionale.
“C’è una questione di metodo e una di merito per contestare questa legge. La prima è che le competenze legislative in materia di locazioni sono dello Stato – dice Fagnoni – tant’è vero che tentativi simili a quello messo in campo dal gruppo Pd sono già stati giudicati illegittimi dai tribunali. Noi siamo pronti ad agire anche questa volta per tutelare i diritti degli operatori del settore: non possiamo accettare interventi che ledono i principi fondamentali della proprietà privata e della libertà di fare impresa”.
“Nel merito – continua il presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartamentsFlorence – è un errore clamoroso pensare che limitare le locazioni turistiche porti a un ridimensionamento dei flussi turistici. Si tratta di una risposta superficiale a un fenomeno complesso, con l’unico risultato di danneggiare un intero comparto economico, fatto di imprenditori, famiglie e singoli cittadini, colpevoli solo di aver ereditato la casa dei genitori, che lavorano con serietà e professionalità”.
“Assistiamo a un disegno politico, iniziato a Firenze e ora allargato a tutta la Toscana, che mira a penalizzare le locazioni brevi in favore di altre realtà, e cioè gli hotel – dice Fagnoni -. Questo nuovo Testo unico regionale prevede addirittura l’espansione della capacità ricettiva degli alberghi negli appartamenti”.
“Questa furia ideologica non tiene conto della realtà del settore turistico oggi né dell’impatto economico negativo che lo stop agli affitti brevi avrebbe su Firenze e la Toscana. Non solo. Le norme anti locazioni brevi volute da Nardella prima e Funaro poi – conclude il presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartamentsFlorence – non hanno avuto alcun effetto sui costi degli affitti lunghi né sul caro casa in generale, come dimostrano anche i dati dell’ultima indagine del Sole24Ore sulla qualità della vita”.
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