Alta formazione e rete territoriale per il turismo: un’opportunità strategica per l’Irpinia

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L’avviso pubblicato dal Ministero del Turismo – con uno stanziamento di 8 milioni di euro – può rappresentare un’opportunità importante per costruire percorsi di alta formazione e di eccellenza nel settore turistico.

Un investimento nato dall’ambizione di migliorare le competenze e le specializzazioni degli operatori, con l’obiettivo di innalzare il livello professionale, ampliare i bacini occupazionali e rendere più competitivo il comparto turistico italiano.

Che sia questo il momento delle valutazioni rispetto al settore ce lo conferma anche il progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Bergamo, più precisamente il Dipartimento di Economia e Gestione delle Imprese che ha aperto il bando Rafforzare e gestire la formazione terziaria in ambito turistico: analisi dell’offerta attuale e dei bisogni del settore – scadenza 20 dicembre – per un assegno annuale. Un modo per portare avanti un’analisi dell’offerta attuale e dei bisogni del settore, oltre a rafforzare e gestire la formazione terziaria in ambito turistico. Dopotutto il Piano Strategico del Turismo 2023-2027 identifica la formazione tra le leve cardine per accrescere la competitività del sistema turistico e amplificare gli effetti diretti e indiretti sulle filiere connesse, identificando tra le strategie prioritarie lo sviluppo di nuovi approcci formativi da integrarsi nei programmi di studio per l’istruzione e formazione professionale e il rafforzamento del sistema dell’alta formazione.

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Azioni che ricadranno su quello che viene riconosciuto come un asset strategico prioritario per il Paese, capace di amplificare l’impatto degli investimenti effettuati in termini di Prodotto Interno Lordo, occupazione e reputazione del brand Italia. Tradotto in valori economici, il comparto genera direttamente il 5% del PIL nazionale e incide indirettamente sul 13%, rappresentando il 6% dell’occupazione totale in modo diretto e il 15% in modo indiretto. Tuttavia, il settore sta affrontando sfide complesse, tra cui il decremento demografico e il calo del turismo estero. In questo contesto, studiare e impegnare risorse nella formazione possono essere le chiavi per rispondere alle esigenze del futuro, ponendo le basi per uno sviluppo sostenibile e competitivo.

L’iniziativa del Ministero punta a selezionare progetti formativi di qualità come Master di I e II livello, corsi di alta specializzazione e percorsi di aggiornamento professionale, che contribuiranno non solo a qualificare ulteriormente gli operatori già attivi nel settore, ma anche a creare nuove figure professionali con competenze manageriali innovative. Tutto nel tentativo di rispondere alle richieste del mercato e rafforzare il ruolo del turismo italiano a livello internazionale.

E per l’Irpinia questa opportunità potrebbe rivelarsi cruciale. Il territorio – ricco di potenzialità culturali, naturalistiche ed enogastronomiche, ce lo ripetiamo spesso – ha bisogno di una strategia condivisa per valorizzare le sue risorse. L’avviso del Ministero può rappresentare il volano per mettere in rete le migliori competenze locali e costruire un’offerta turistica innovativa e sostenibile, un invito a mettere in sinergia enti di formazione, associazioni di categoria, e protagonisti del turismo locale, creando percorsi che sappiano integrare teoria e pratica. Nonché l’occasione di fare rete – altro concetto abusato e mai davvero realizzato – con le sue competenze migliori, unendo i saperi e le esperienze del territorio per rispondere alle sfide del settore.

Anche perché il progetto lanciato dal Ministero del Turismo si dovrebbe configurare come il primo tassello verso la creazione del Polo Nazionale Strategico del Turismo di Alta Formazione, riferimento per contribuire a una crescita sostenibile e innovativa sia a livello nazionale che internazionale.

Informazioni tecniche utili

Obiettivi dei percorsi di formazione:

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  • Creare figure di tipo manageriale nel settore turistico, attraverso l’acquisizione di nuove competenze o il rafforzamento di quelle già esistenti.
  • Accrescere le competenze per gli operatori del settore turistico già inseriti nel mercato del lavoro.
  • Ampliare i bacini occupazionali e l’offerta di lavoro nel settore.
  • Innalzare il livello professionale nel turismo, anche ai fini del conseguimento della specializzazione e aggiornamento.

Destinatari dei percorsi di formazione:

  • Lavoratori e lavoratrici del settore.
  • Persone disoccupate o in condizione di non occupazione.
  • Professionisti abilitati alla guida turistica.

Comparti strategici del Piano Strategico del Turismo 2023-2027:

  • Turismo organizzato.
  • Fiere e MICE (Meeting, Incentive, Conference, Exhibition).
  • Accessibilità e mobilità turistica.
  • Wellness tourism.
  • Turismo culturale.
  • Strutture ricettive.
  • Turismo leisure e di alta gamma.

Modalità di presentazione delle proposte:

  • Gli enti di formazione, anche in partenariato con Regioni, Province Autonome, associazioni di categoria, enti bilaterali ed enti del terzo settore, possono inviare le proposte tramite PEC all’indirizzo fondoformazione.mitur@pec.aci.it entro le ore 12:00 del 31 gennaio 2025.

Caratteristiche dei percorsi formativi:

  • Acquisizione di competenze specifiche e specialistiche per il settore turistico.
  • Metodologia basata sul Work-Based Learning (WBL), con integrazione tra formazione teorica e pratica in contesti lavorativi reali.
  • Costituzione del Polo Nazionale Strategico del Turismo di Alta Formazione, un polo accademico di qualità e innovazione per il settore turistico.





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