Il progetto denominato “3 Borghi Arancioni per un modello di accoglienza innovativo” presentato lo scorso ottobre dal Comune di San Ginesio in qualità di soggetto capofila, in aggregazione con i Comuni di Gradara e Ripatransone risulta tra i primi progetti classificati secondo la graduatoria pubblicata dalla Regione Marche relativa al bando “Borgo Accogliente”, l’intervento centrale della “strategia borghi” perseguita dalla Regione Marche e articolata dalla LR n.29/2021.
Il bando, che mette a disposizione circa 24 milioni di euro per il rilancio e la valorizzazione dei borghi e dei centri storici del territorio, ha registrato una significativa partecipazione da parte dei Comuni iscritti all’elenco regionale dei borghi storici. Sono state infatti presentate 86 domande, 37 in forma di rete e 49 in forma singola, che hanno riguardato ben 146 Comuni.
L’idea-cardine che muove il progetto di San Ginesio, Gradara e Ripatransone poggia su un requisito comune: il riconoscimento di Borgo Bandiera Arancione assegnato a tutti e tre i borghi in tempi diversi. Il comune riconoscimento giustifica la “colleganza” fra i tre borghi e informa il “tematismo” del progetto, richiesto dal bando per l’aggregazione fra Comuni non contigui.
La certificazione di “Borgo Bandiera Arancione”, marchio di qualità turistico-ambientale assegnato dal Touring Club Italiano, ispira la visione strategica delle Amministrazioni e pone gli obiettivi del progetto: sperimentare un modello di accoglienza innovativo per i Borghi Bandiera Arancione con carattere di inclusività, attrattività e sostenibilità, replicabile nel contesto regionale e nazionale dei borghi Bandiera Arancione. Con il progetto si intende sostenere l’attività dell’Associazione dei Borghi Bandiera Arancione e fornirgli un modello operativo per il rilancio dei borghi storici associati.
Il progetto dei 3 borghi arancioni è un progetto di comunità, che coinvolge la popolazione locale, le imprese e gli esercizi commerciali già esistenti e favorisce l’avvio di funzioni e servizi nuovi e originali per l’accoglienza turistica. Gli agenti della nuova proposta di accoglienza, sparsa nei tre borghi ma fondata sui medesimi principi, sono le comunità locali: gli artigiani, i produttori delle tipicità locali, i proprietari di immobili (magari già dismessi e deperiti e riqualificati ad hoc) dei centri storici che si fanno imprenditori e che insieme realizzano un nuovo sistema di accoglienza.
Il progetto riserva un posto privilegiato alla realizzazione e alla gestione di un albergo diffuso in ciascuno dei borghi compresi nell’aggregazione. In sede di redazione della proposta progettuale il Comune di San Ginesio, anche per conto e in concordanza coi Comuni aggregati, ha pubblicato una manifestazione di interesse per la selezione dei proprietari immobiliari disposti a concedere al costituendo albergo diffuso le proprie strutture o parte di esse ovvero a co-gestire la nuova struttura ricettiva cui hanno partecipato oltre venti soggetti. Una diversa e complementare manifestazione di interesse è stata pubblicata per la selezione di proposte gestionali dell’albergo diffuso che pure ha individuato opzioni di grande interesse. Con la concessione del finanziamento regionale di un milione di euro il progetto andrà ora puntualizzato, reso esecutivo e applicato.
L’ Amministrazione pubblica fa la sua parte: oltre al coordinamento degli interventi di iniziativa privata, provvederà alla realizzazione di interventi di miglioramento del decoro urbano, rifunzionalizzazione di spazi pubblici e riqualificazione di immobili di proprietà comunale da destinare ad hub funzionali per la gestione e la promozione della nuova offerta di accoglienza. A San Ginesio in particolare saranno realizzati gli interventi di completamento del nuovo impianto illuminotecnico dell’intero borgo storico e la riqualificazione dei giardini del Pincio.
Il progetto apre una fase nuova nelle dinamiche di rilancio e promozione dei 3 borghi storici, riconoscendo un ruolo preponderante alla popolazione locale, istituendo una condivisione forte delle responsabilità fra Amministrazione e comunità locale. Il progetto oltre al patrocinio dell’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione, si avvale della collaborazione di Confartigianato, Confcommercio e CNA.
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