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I giudici hanno annullato l’assegnazione a Sacs dell’appalto da 151 milioni e 800mila euro. Il Politecnico: contratto entro gennaio con la nuova impresa. Il nodo dei tempi
Non c’è pace per il Campus del Politecnico alla Bovisa firmato Renzo Piano. Dopo la prima gara andata deserta, dopo aver chiesto al Comune di rimpolpare il finanziamento per i propri progetti, dopo la corsa contro il tempo per non perdere i fondi governativi, quando finalmente la nuova gara «Bovisa Goccia» è andata in porto con la vittoria del raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato da Sacs srl, arriva la sentenza del Tar che riporta la vicenda alla casella iniziale: i giudici amministrativi, su ricorso della seconda classificata, hanno annullato l’assegnazione a Sacs dell’appalto da 151 milioni e 800mila euro.
Le motivazioni sono molto tecniche e riguardano il fatto che il raggruppamento non avrebbe raggiunto le quote di qualificazione e di esecuzione necessarie per poter partecipare al bando mentre due aziende della Rti «hanno dichiarato cifre di affari che sono inferiori alle quote di esecuzione assunte e non possono sfruttare in via illimitata la qualifica VIII che possiedono». Il Politecnico non ha perso tempo e con una lettera inviata a Palazzo Marino, oltre ad annunciare il pronunciamento del Tar, comunica che procederà con l’aggiudicazione al secondo classificato, il Consorzio Stabile Eteria. Lo farà, «appena si concretizzeranno le condizioni, con la stipula del contratto».
La preoccupazione riguarda i tempi. E la possibilità, che a sua volta il raggruppamento escluso faccia ricorso al Consiglio di Stato, allungando ulteriormente le lavorazioni. Dal Politecnico arrivano rassicurazione. «Entro gennaio sottoscriveremo il contratto — spiega Graziano Dragoni, direttore generale del Politecnico —. Nel lotto oggetto dei ricorsi sono in corso i lavori di bonifica e quindi il vincitore della gara non sarebbe potuto entrare fino al termine della bonifica se non per qualche intervento propedeutico. Sono ritardi ridotti».
Rassicura anche sul potenziale ricorso al Consiglio di Stato: «La sentenza è ben definita e non ci aspettiamo ulteriori sviluppi». Dove invece la situazione si fa più incerta è quando si fissa l’attenzione su quelli che sono i progetti di Palazzo Marino all’interno di «Bovisa Goccia». Nella stessa gara è compresa la nuova sede delle Scuole civiche (due palazzine) e la realizzazione della strada perimetrale di competenza comunale finanziate in parte dal Decreto aiuti 2022 per 36 milioni e 980mila euro (le Scuole civiche) e integralmente per l’intervento della Foresta Urbana con 15 milioni di euro. «Non possiamo permetterci ulteriori ritardi — conclude Dragoni — perché i fondi per le scuole civiche sono vincolati al Pnrr».
In realtà, il Decreto Aiuti è stato fatto per rafforzare gli interventi del Pnrr e quindi bisognerà capire se i fondi sottostanno alle stesse condizioni del Pnrr. Sicuramente sono vincolati al Pnrr i 10 milioni che ieri ha annunciato la ministra Anna Maria Bernini «per il tempestivo completamento del nuovo campus».
In sintesi, il progetto del Poli prevede la realizzazione di un nuovo campus nella zona dei gasometri grazie alla donazione della Fondazione Ion e al progetto dello studio Rpbw con Renzo Piano. Il campus sarà composto da venti edifici di quattro piani, per un totale di 105mila metri quadrati che ospiteranno aule, laboratori, residenze, startup e scuole civiche.
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