Case in affitto a Modena: un’agenzia immobiliare non vuole famiglie con bambini

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MODENA. Benvenuti a tutti, ma non ai bambini. Questo, in estrema sintesi, il messaggio veicolato da un annuncio immobiliare che ha fatto molto discutere nelle ultime ore. L’inserzione, pubblicata per un appartamento in affitto a Magreta, frazione di Formigine, riportava senza mezzi termini la preferenza del proprietario: «No famiglie con bimbi; si prediligono due lavoratori o anche una persona da sola in grado di sostenere l’importo di locazione richiesto».

Il caso

L’appartamento in questione, proposto per 750 euro al mese e disponibile già dai primi giorni di gennaio, offre una camera matrimoniale, un bagno, un balcone e persino una cameretta. Ma quella cameretta, curiosamente, non sarebbe stata destinata a ospitare i più piccoli. Un caso, questo, che ha immediatamente sollevato polemiche, non solo per il contenuto dell’annuncio, ma per ciò che esso rappresenta: l’ennesimo esempio di una discriminazione crescente nel mercato degli affitti. Di casi del genere ce ne sono stati parecchi negli ultimi mesi, e più volte sono stati riportati sulle pagine della Gazzetta. Prima le coppie omosessuali, poi gli stranieri, e ora anche i bambini: categorie diverse accomunate da un’esclusione sistematica, spesso motivata dalle esperienze personali dei proprietari o da un generico desiderio di tutela del proprio immobile.

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Il racconto

«È una follia», hanno commentato alcuni potenziali clienti segnalando il post dell’annuncio, e sottolineando quanto sia assurdo leggere oggi, nero su bianco, una simile chiusura. Ma la verità è che, per quanto discutibile sul piano etico, l’inserzione non infrange alcuna legge. A spiegarlo è stata la stessa agenzia immobiliare che ha pubblicato l’annuncio: «Il proprietario ci ha dato precise indicazioni, avendo avuto vicissitudini pregresse con minori – affermano –. Non è una nostra scelta, ma una richiesta che rispettiamo e che è del tutto lecita. Per l’immobile il proprietario preferisce studenti maggiorenni, coppie adulte, o persone single».

Le reazioni

Sul tema è intervenuto anche Raffaele Vosino, presidente di Fimaa-Confcommercio, che ha sottolineato la necessità di toni più moderati per evitare situazioni di questo tipo: «Un annuncio del genere non è gentile, non solo nei confronti dei bambini – spiega –. Mi riferisco anche a tutti quegli annunci in cui si proibisce la presenza di animali domestici o addirittura categorie di persone, discriminate per la propria cultura, colore della pelle o religione. Un testo pubblicitario deve sempre mantenere un equilibrio e una moralità. Sono consapevole del fatto che una situazione come quella che c’è a Modena e provincia di tantissima richiesta e pochissima offerta faciliti dinamiche di questo tipo, in cui i proprietari possono permettersi di manifestare pubblicamente dei criteri di scelta per tutelarsi – conclude – Ma frasi come queste sono spiacevoli, e rischiano di diventare vere e proprie discriminazioni».
Come detto, le polemiche non si sono fermate facilmente, e sono girate anche sui social, dove gli utenti che hanno espresso il loro dissenso e chiesto maggiore attenzione da parte delle agenzie. Forse anche per questo, nella giornata di ieri, l’annuncio è stato modificato: è scomparsa, infatti, la parte in cui si specificava la preferenza per inquilini senza bambini.
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