“Serve un cambio di passo per raggiungere tutti gli obiettivi sul clima. Non stiamo fallendo soltanto l’obiettivo della mitigazione, non riusciamo neanche a raggiungere quelli di adattamento e di finanziamento. Eppure, non verrà mai il tempo in cui non avrà più senso ridurre le emissioni gas serra”. Ad affermarlo Jim Skea, presidente dell’IPCC – Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, nell’intervista al magazine scientifico dell’ENEA EAI – Energia, Ambiente, Innovazione, dedicato a “Innovazione per l’adattamento al cambiamento climatico”. Da parte sua, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ribadisce in un’intervista al magazine ENEA che “il cambiamento climatico è una delle sfide globali più urgenti e l’Italia, per la sua posizione nel cosiddetto ‘hot-spot Mediterraneo’, risulta particolarmente vulnerabile. Ciò nonostante, confidiamo nelle azioni programmate e già messe in atto di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico”. Sul fronte energetico Pichetto Fratin propone un mix diversificato di tecnologie green come rinnovabili e idrogeno e dichiara che “il nucleare è ritenuto una risorsa strategica, con un impiego possibile dai primi anni Trenta per sostenere sia la riduzione delle emissioni che la sicurezza energetica del Paese”.
Fra i contributi della rivista, disponibile anche online, esperti e protagonisti del settore quali la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, il direttore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Cnr Francesco Petracchini, il direttore del Kyoto Club Gianni Silvestrini, il direttore C3S “Copernicus Climate Change Service” Carlo Buontempo, il presidente CIA Agricoltori Italiani Cristiano Fini, e la responsabile Clima ed Energia del WWF Italia Mariagrazia Midulla.
Le interviste sono dedicate a personaggi-chiave a livello nazionale e internazionale: Kaveh Zahedi, direttore dell’Ufficio per il Cambiamento Climatico, la Biodiversità e l’Ambiente della FAO, Nicola Dell’Acqua, commissario straordinario nazionale per l’Adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, ed Edoardo Zanchini, direttore Ufficio Clima della Città metropolitana di Roma.
In particolare, per Silvestrini “è in atto una transizione di enormi proporzioni in diversi settori dell’economia globale. La decarbonizzazione diviene un obiettivo e al tempo stesso uno strumento per consentire di raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici. È in atto una rincorsa tra l’accelerazione degli eventi estremi (siccità, alluvioni, uragani…) e la risposta di molti Paesi per ridurre le emissioni trasformando le economie. L’Europa e il nostro Paese devono essere all’altezza delle nuove sfide”.
Per Kaveh Zahedi, “le soluzioni agroalimentari sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici e di sicurezza alimentare. Queste soluzioni comprendono recuperare e gestire in modo sostenibile i terreni agricoli; garantire sistemi zootecnici efficienti e resilienti, promuovere pratiche sostenibili per l’acquacoltura e per la pesca; porre fine alla deforestazione e promuovere l’agro-silvicoltura; ripristinare gli ecosistemi e assicurare un uso sostenibile della biodiversità; preservare semi e risorse fitogenetiche per il futuro; sviluppare sistemi agroalimentari energy-smart, basati su un uso sostenibile dell’energia”.
La rivista contiene anche 14 focus su mitigazione e adattamento, nei quali i ricercatori ENEA analizzano cause, effetti, possibili sviluppi, soluzioni e innovazioni tecnologiche da mettere subito in campo.
“L’adattamento ai cambiamenti climatici è una risposta necessaria e complementare alla mitigazione. L’adattamento è indispensabile per affrontare gli effetti già in atto e quelli inevitabili nei prossimi decenni, mentre la mitigazione è fondamentale per ridurre il riscaldamento futuro. La sfida consiste nel trovare strategie che siano efficaci, eque e sostenibili”, osserva il direttore generale dell’ENEA Giorgio Graditi. “Occorrerà anche tenere in attenta considerazione i vari aspetti di sostenibilità economica e sociale, nonché di compatibilità con altri obiettivi di tutela ambientale. In questo contesto, un approccio integrato e collaborativo è essenziale per garantire che gli interventi siano pianificati e implementati in modo coerente, considerando la complessità delle dinamiche ambientali, sociali ed economiche”, conclude.
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