Apparecchi termici in difficoltà, il mercato visto da Assotermica

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


L’analisi dell’andamento del mercato italiano relativo agli impianti e agli apparecchi termici nel 2024 restituisce un quadro variegato ma non entusiasmante, con le vendite delle caldaie murali che tengono e le tecnologie basate sulle rinnovabili in grave affanno. 

I dati, forniti nel corso della conferenza stampa organizzata da Assotermica nella giornata di mercoledì 18 dicembre presso la sede di ANIMA Confindustria a Milano, mostrano una flessione del 64,7% sul fronte degli apparecchi ibridi factory made rispetto al 2023. Il calo riguarda anche i pannelli solari termici (-36,3%) e le pompe di calore per la sola produzione di acqua calda sanitaria (-22,7%).

Vanno meglio le caldaie murali (-0,1%), a fronte di una flessione più accentuata per quelle a basamento (-9,3%) e per le caldaie soffiate (-12,2%). Numeri positivi, invece, per i bruciatori (+2,1%) e per gli scaldaacqua a gas (+13% in volume e +14% a valore). In generale, si configura un andamento delle vendite mensili nettamente inferiore rispetto alla media dei tre anni precedenti (un fenomeno certamente non casuale, frutto dell’annuncio del ritiro di diversi bonus). Vedi slides complete dei dati del comparto.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Assotermica presentazione Lo Rubio
Assotermica presentazione Lo Rubio. Foto di Alberto Cantoni

“Se è vero che le caldaie sono il cuore del nostro comparto, la maggior parte dei gruppi merceologici che rappresentiamo è focalizzato sulle tecnologie rinnovabili – ha dichiarato il presidente di Assotermica Giuseppe Lorubio –. Noi crediamo fermamente nell’efficienza energetica e nello sviluppo delle rinnovabili e abbiamo un ventaglio di soluzioni tecnologiche allineato a questo scenario evolutivo”. La varietà e la complessità del settore, insomma, vanno viste come una forza da sfruttare a beneficio di tutti, sia installatori che utenti.

Alla base delle performance negative di alcune tecnologie c’è però soprattutto la responsabilità del governo, con l’andamento altalenante degli incentivi a fare da ago della bilancia. Dopo la richiesta pubblica di non abbandonare le sovvenzioni al comparto per la sostituzione delle caldaie a condensazione, Assotermica ha ribadito con forza la sua contrarietà rispetto alla direzione intrapresa dall’esecutivo.

“Abbiamo preso male il taglio degli incentivi – ha commentato Valentina D’Acunti, capocomparto e capogruppo Caldaie a gas residenziali, in merito alle ultime novità contenute nella Manovra 2025 –. Si tratta di una decisione che va contro l’industria italiana, e che dimostra poca visione e ancora meno strategia. L’Italia è ancora un Paese basato sul gas, non si può prescindere dalle specificità e dalle esigenze del Paese. L’eliminazione degli incentivi alle caldaie a condensazione avrà un effetto boomerang sugli obiettivi di efficientamento energetico, sull’industria e sul sistema Paese”.

Tornando all’aspetto multitecnologico, l’importanza di questo approccio è emersa anche dalle parole di Mauro Farronato, vicepresidente e capogruppo ibridi, secondo cui gli apparecchi del comparto non rappresentano una soluzione temporanea, bensì una risposta a lungo termine: “Questa tecnologia, simbolo di eccellenza dell’industria italiana, è cruciale per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione, come dimostra il fatto che è stata una delle prime a ricevere incentivi tramite il Conto termico, ha spiegato Farronato.

Paola Rossoni del Gruppo Climgas ha tenuto a ricordare l’esistenza delle pompe di calore ad attivazione termica e non solo di quelle a gas, sottolineando come queste ultime rappresentino una soluzione ideale in un Paese – come il nostro – dove la rete del gas è capillare e la filiera è tanto forte quanto competente.

Nel frattempo, mentre in Italia arranca, il settore degli scaldaacqua a pompa di calore registra una crescita che testimonia un mercato uscito ormai dalla sua nicchia. Lo ha ribadito Mauro Romaldini, capocomparto e capogruppo Scaldacqua a pompa di calore, secondo cui “i produttori italiani ed europei hanno sempre di più un ruolo decisivo nel guidare la transizione nel settore dell’acqua calda sanitaria, anche considerando il ruolo crescente che questa avrà sui consumi di edifici sempre più efficienti”.

Ha chiuso la conferenza Giovanni Fontana, capocomparto e capogruppo D5 Solare termico, che ha parlato del ruolo del solare termico in Europa e di come la tendenza a mettere in competizione questa tecnologia con il fotovoltaico abbia portato alla perdita di tante aziende specializzate nel settore. “È una tecnologia green e riciclabile – le sue parole – ma spesso viene penalizzata dalla mancanza di spazio a disposizione sui tetti, cannibalizzata dal fotovoltaico”.

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link