IL RIFUGIO ALPE PARPINASCA VERSO LA SOSTENIBILITÀ.
Approvata la realizzazione di una micro-centralina idroelettrica per fornire energia pulita al rifugio.
Il Parco Nazionale della Val Grande e il Comune di Trontano hanno sottoscritto una convenzione per avviare la realizzazione di una micro-centralina idroelettrica che garantirà un’alimentazione energetica sostenibile al Rifugio Alpe Parpinasca. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) con un contributo di 140.000 euro, utilizzerà esclusivamente la rete acquedottistica comunale esistente, senza richiedere opere di captazione o interventi invasivi sul territorio.
Una collaborazione strategica per la sostenibilità.
Il Rifugio Alpe Parpinasca, di proprietà del Comune di Trontano e concesso in comodato gratuito all’Ente Parco per 99 anni, è una meta fondamentale per gli escursionisti della Val Grande. Attualmente alimentato da generatori a gasolio, il rifugio sarà presto dotato di un sistema energetico innovativo, che ridurrà le emissioni in atmosfera sfruttando fonti rinnovabili.
La convenzione, firmata dal Direttore del Parco, Dr. Michele Zanelli, e dal Sindaco di Trontano, Geom. Renzo Viscardi, stabilisce che il Comune di Trontano sarà il soggetto attuatore dell’intervento, gestendo tutte le fasi del progetto, dalla progettazione esecutiva al collaudo finale.
Caratteristiche uniche del progetto.
L’impianto non richiederà opere di captazione idrica, poiché utilizzerà l’acqua già convogliata nella rete acquedottistica comunale situata nelle vicinanze del rifugio. Questa soluzione consente di minimizzare l’impatto ambientale, garantendo al contempo una produzione energetica efficiente.
La micro-centralina sarà dotata di una turbina Pelton con sei getti e un generatore sincrono trifase ad asse verticale, in grado di produrre energia elettrica adattandosi alla portata d’acqua disponibile.
Finanziamenti e tempi di realizzazione.
Il costo complessivo dell’opera è stimato in 152.102,62 euro, di cui 140.000 euro coperti dal contributo ministeriale e 12.102,62 euro dal Comune di Trontano. I fondi saranno erogati in due tranche: un acconto di 56.000 euro per rendere immediatamente cantierabile il progetto e la restante somma previa rendicontazione dello stato di avanzamento dei lavori, come previsto dalle normative vigenti.
L’obiettivo è completare i lavori entro la prossima stagione estiva, in modo che il rifugio sia pronto ad accogliere escursionisti e visitatori con la nuova infrastruttura energetica.
Un passo avanti per la transizione ecologica.
“Desidero ringraziare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – ha dichiarato il presidente del Parco Luigi Spadone – che, con risorse proprie, a seguito di una mia richiesta, ha trasferito sostanzialmente quasi tutto l’importo necessario per realizzare l’opera. È un risultato importante per noi perché il Rifugio, anche se non di proprietà del Parco, è in comodato d’uso per molti anni ed è affidato in gestione dal Parco. Non era pensabile quindi che l’energia elettrica di una struttura che rappresenta una porta di ingresso ai nostri sentieri fosse ancora prodotta da generatori diesel. È soprattutto significativo il fatto che si vada a realizzare una mini-centrale idro-elettrica sull’acquedotto senza impatto ambientale trattandosi di acqua già presente, senza nuove opere di captazione o altri interventi invasivi sul territorio, quindi veramente a impatto zero. Abbiamo dato un segnale importante e credo possano essere tanti altri i territori dove possano essere realizzate, sulle linee acquedottistiche, delle micro-centraline idroelettriche.”
Grazie alla collaborazione tra il Parco Nazionale della Val Grande e il Comune di Trontano, il progetto si distingue per la sua sostenibilità e l’attenzione alla tutela dell’ambiente, confermando l’impegno delle due istituzioni nella riduzione dell’impatto ambientale.
Prossimi passi.
Nelle prossime settimane saranno avviate le procedure di appalto, con particolare attenzione al trasporto dei materiali riducendo più possibile l’utilizzo dell’elicottero, per minimizzare l’impatto sulle aree montane della Val Grande.
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