Se c’è un modo ideale per attraversare la Puglia e scoprirne le bellezze tra cultura, natura ed enogastronomia è farlo in bicicletta a ritmo lento, quando la natura si tinge di colori vivaci, i paesaggi si trasformano e regalano sensazioni uniche. Ed è proprio unica quella che si prova arrivando a Pineta Ulmo, vivendo pienamente le peculiarità di un territorio incontaminato dove l’unico suono è il canto degli uccelli o lo sgorgare dell’acqua. Un paesaggio punteggiato di ulivi secolari e delle classiche abitazioni a trullo. Qui è stato inaugurato un segmento della Ciclovia dell’Acquedotto, lungo otto chilometri: unisce Pineta Ulmo, nel territorio di Ceglie Messapica, a Monte Fellone, nel comune di Martina Franca. Per i lavori, durati circa un anno, sono stati investiti 1,6 mln di euro, così come previsto dal programma 2018-2024 degli interventi della Regione Puglia. “Con la Ciclovia dell’Acquedotto, l’Acquedotto Pugliese e la Regione Puglia stanno offrendo al territorio un’infrastruttura prestigiosa e straordinaria. – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – Questo intervento, non solo consentirà di guardare da vicino le opere di ingegneria dell’Acquedotto Pugliese, il più grande d’Europa, ma permetterà di valorizzare il patrimonio storico, artistico e agricolo e darà un impulso a forme di turismo e tempo libero basate sulla sostenibilità: dalla mobilità sostenibile al vivere sostenibile, immersi nella natura alla scoperta di luoghi e tradizioni anche eno-gastronomiche, proprie della nostra regione. Lungo il percorso infatti potranno nascere numerose attività collaterali per una crescita economica del territorio e una sempre maggiore promozione”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore regionale alla Mobilità Sostenibile Debora Ciliento: “L’intervento completa la realizzazione di un primo tratto di 22 km, finanziato con risorse regionali direttamente collegato al percorso di 166 km, in corso di realizzazione, finanziato con le risorse del PNRR e che sarà ultimato entro il 30 giugno 2026”.
L’assessore aggiunge: “Possiamo già dare la buona notizia che l’ulteriore tratto di 10 km fino a Grottaglie è stato completato e collaudato. Infine, è in fase di progettazione il tratto Sud della Ciclovia della lunghezza di 157 km, da Grottaglie a Santa Maria di Leuca. Questo significa che i cicloturisti potranno pedalare lungo la ciclovia, alla scoperta di un patrimonio naturale, paesaggistico e di archeologia industriale che caratterizza Puglia, Basilicata e Campania, le tre regioni connesse da quest’opera”. A testare il percorso, in sella ad una mountain bike il presidente di Acquedotto Pugliese Domenico Laforgia: “Con il tratto inaugurato prende ulteriormente forma il progetto della Ciclovia di Acquedotto Pugliese, che nella sua interezza si estenderà da Caposele sino a Santa Maria di Leuca, per una lunghezza di quasi 500 chilometri. Un’opera realizzata da Acquedotto Pugliese grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Puglia ed Unione Europea, e alla collaborazione delle amministrazioni comunali e provinciali interessate dal tracciato della ciclovia. Un percorso nel segno dello sviluppo sostenibile, leva strategica di tutta la progettualità e l’operatività messa in campo da Acquedotto Pugliese”. Un itinerario su sentieri delimitati dai caratteristici muretti a secco, fra trulli, paesaggi rurali, uliveti che sembrano non finire mai, luoghi suggestivi circondati dalla macchia mediterranea. L’obiettivo è quello di promuovere un turismo sostenibile ed una mobilità dolce rispettosi della storia di questo territorio. Si tratta di un “itinerario narrativo” unico nel suo genere che mette in collegamento luoghi affascinanti ma ancora poco conosciuti del tacco d’Italia. La ciclovia di AQP è il secondo percorso ciclabile europeo su acquedotto ed è parte integrante dell’Itinerario Ciclabile Nazionale n. 11 (Ciclovia degli Appennini) della rete Bicitalia. La ciclovia, inoltre, si inserisce a pieno titolo nel Piano regionale della mobilità ciclistica che, in coerenza con quanto previsto dal Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, mira a realizzare una rete ciclabile regionale continua ed uniformemente diffusa sul territorio, definendo itinerari di lunga percorrenza che valorizzino quelli già consolidati o programmati e privilegino le strade a basso traffico. “Il nuovo tratto contribuirà a promuovere ulteriormente il territorio ed il cicloturismo, con l’obiettivo di dare nuova linfa ad un turismo diverso, ecosostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati.
La mobilità sostenibile, in questi ultimi anni, si è rivelata un punto di forza di questo territorio e della Regione Puglia. Il nuovo percorso qualificherà sempre più l’offerta di un’opera strategica che ci collega con i più importanti itinerari nazionali”, ha osservato il sindaco di Ceglie Messapica, Angelo Palmisano. Dello stesso avviso il sindaco di Martina Franca Gianfranco Palmisano: “Si tratta – ha spiegato – di un intervento importante sulla ciclovia di Acquedotto Pugliese, punto di riferimento per escursionisti e appassionati delle due ruote e infrastruttura strategica per incentivare il turismo lento e sostenibile sul quale puntiamo anche noi come amministrazione comunale. Le ciclovie contribuiscono alla scoperta e alla valorizzazione del territorio. Il nuovo tratto, che attraversa una delle zone più suggestive delle campagne di Martina e della Puglia, consentirà di scoprire anche questa meravigliosa area della Valle d’Itria e di apprezzarne la bellezza paesaggistica”. Per il primo cittadino di Villa Castelli Giovanni Barletta “l’opera inaugurata rappresenta un tassello importante di quella positiva progettualità messa in campo dalla Regione Puglia, rivolta a sviluppare la mobilità lenta e a valorizzare ulteriormente il paesaggio pugliese. Paesaggio che in questo territorio appare come uno dei più belli e vari di tutta la regione, che potrà beneficiare di ulteriori flussi turistici, con tutto l’indotto economico che ne deriva”. Storia e natura in un connubio eccezionale: il tracciato segue il canale principale di Acquedotto Pugliese e dispone di 4 aree di sosta attrezzate, di cui 2 con fontanelle (Pineta Ulmo e Ponte Cavaliere), per offrire momenti di ristoro e relax a contatto con la natura. C’è di più: la pista, costruita in misto stabilizzato o cementato, è delimitata da staccionate in legno di castagno e caratterizzata dalla presenza di ponti canale storici, esempi straordinari di ingegneria idraulica dei primi del Novecento, che offrono panorami incantevoli sulla Valle d’Itria. Il progetto della ciclovia abbraccia l’idea di sviluppo sostenibile su cui si basa tutta l’attività di Acquedotto Pugliese, come testimonia il Piano Strategico al 2026.
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