Abruzzo – Corsa contro il tempo per i pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia. La scadenza per accedere ai contributi per l’acquisto di parrucche e per i trattamenti di dermopigmentazionea contrasto dell’alopecia secondaria è troppo breve e rischia di penalizzare molti malati.
Il bando della Asl di Pescara che ha recepito e finalizzato la deliberazione di Giunta regionale 607 del 30 settembre scorso, disponendo le modalità per l’erogazione dei fondi, è stato pubblicato il 17 dicembre scorso e ha previsto il termine del 31 dicembre 2024 per la presentazione della documentazione necessaria, riferita alle spese sostenute nel 2023.
Si tratta di un lasso di tempo irrisorio, considerato che è la prima volta in Abruzzo che viene data applicazione a questa legge che ho fortemente voluto. Il rischio è di tagliare fuori una grossa fetta di malati oncologici che non farebbero in tempo a raccogliere tutta la documentazione necessaria in meno di due settimane, tra l’altro a cavallo delle festività natalizie e riferite al 2023.
Come Vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, dopo essermi attivato nei mesi scorsi per portare avanti questa battaglia di civiltà, ho scritto una lettera all’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì e ai vertici della Asl di Pescara per chiedere formalmente di prorogare i termini dell’avviso pubblico ed estenderlo almeno ai primi mesi del 2025, in modo tale da riuscire a diffondere meglio le modalità di accesso al bando e ampliare anche la platea dei possibili beneficiari.
La Asl, con il direttore generale Vero Michitelli e il direttore sanitario Rossano Di Luzio, ha prontamente risposto alla mia missiva, condividendo le considerazioni sullo status di particolare fragilità degli utenti interessati dalla misura e rendendosi disponibile a recepire le eventuali determinazioni assunte dall’Assessorato regionale alla Salute.
“Invito pertanto l’assessore Verì – rimarca Blasioli – a valutare con urgenza la richiesta di proroga. È fondamentale garantire a tutti i pazienti oncologici abruzzesi la possibilità di accedere a questi importanti supporti, che contribuiscono a migliorare la loro qualità di vita durante un percorso di cura già molto difficile”.
Non va meglio per le altre Asl abruzzesi. La Asl di Teramo che ha dato la possibilità di presentare le istanza dal 13 novembre ha anche essa previsto la chiusura il 31 dicembre come quella di Pescara, mentre non ho visto comunicazioni per la Asl di L’Aquila e Chieti.
La legge regionale 28/2021 sulle parrucche per i malati oncologici ha una lunga gestazione. Approvata durante la scorsa consiliatura, ha superato un contenzioso giudiziario che ci ha visto vincere dinanzi alla Corte Costituzionale a seguito dell’impugnazione del Governo. Trattandosi di una prestazione extra Lea, infatti, non è finanziabile con i fondi della sanità per una regione in piano di rientro come la nostra, ma è stata comunque sovvenzionata con risorse diverse rispetto a quelle della sanità.
Le somme stanziate inizialmente di 500.000 euro sono state poi ridotte dalla maggioranza di centrodestra a 100.000 euro suddivisi tra le quattro Asl, chiamate a predisporre i bandi. Una cifra sensibilmente più ridotta, ma utile per la prima applicazione del provvedimento. Il bando, pubblicato dalla Asl di Pescara del 17 dicembre 2024 ha stabilito rimborsi per le spese sostenute dai malati oncologici tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 con Isee inferiore a 30.000 euro: fino all’80% del prezzo di vendita (al netto dell’Iva) e fino a un massimo di 200 euro per l’acquisto di parrucche; per i servizi di trucco permanente e dermopigmentazione il rimborso è dell’80% del costo sostenuto fino a un massimo di 100 euro per i tatuaggi delle sopracciglia e 200 euro per la dermopigmentazione del cuoio capelluto.
Per ottenere il contributo, è indispensabile presentare la documentazione medica che attesti la patologia oncologica e l’alopecia secondaria conseguente ai trattamenti chemioterapici, nonché allegare documentazione fiscale valida comprovante la spesa effettuata, emessa entro l’anno 2023.
“Le terapie oncologiche – sottolinea Antonio Blasioli – comportano un forte impatto non solo fisico, ma anche psicologico, e la caduta dei capelli rappresenta spesso uno degli effetti collaterali più visibili e difficili da affrontare. La possibilità di accedere al contributo per acquistare protesi tricologiche e sottoporsi a trattamenti di micropigmentazione del cuoio capelluto può essere un supporto concreto e significativo nel percorso di cura e ripresa della dignità personale.
L’opportunità di ottenere i contributi per l’acquisto di dispositivi per contrastare l’alopecia secondaria da trattamenti chemioterapici, previsti quest’anno per la prima volta in Abruzzo, è senza dubbio una notizia positiva per i tanti malati oncologici che stanno affrontando questo difficile percorso. Tuttavia l’attuale scadenza rischia di tagliare fuori una grossa fetta di pazienti a causa del tempo insufficiente per acquisire la documentazione necessaria o per venire a conoscenza del provvedimento stesso.
Una piccola proroga invece consentirebbe di garantire una maggiore equità nell’accesso ai contributi, rispondendo con maggiore efficacia ai bisogni delle persone più vulnerabili”.
Comunicato stampa
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