Un’importante operazione della Polizia di Stato ha portato all’arresto di nove individui a Napoli, tutti accusati di gravi reati legati alla criminalità organizzata. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha evidenziato il persistente problema della violenza e della intimidazione nella città partenopea. Gli arresti sono stati eseguiti su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari, in seguito a una serie di eventi giudiziari complessi e violenti che hanno scosso il quartiere.
L’operazione e i reati contestati
La recente azione di polizia ha avuto luogo a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare e ha coinvolto diversi agenti della Squadra Mobile di Napoli. Gli arrestati sono accusati di tentato omicidio, porto e detenzione di armi da fuoco in luoghi pubblici, oltre a pubblica intimidazione e violenza privata. Tali crimini sono aggravati dalle modalità mafiose previste dall’articolo 416 bis 1 del codice penale. Due dei soggetti ricercati sono attualmente irreperibili e sono oggetto di una caccia all’uomo.
Durante le operazioni di arresto, sono state effettuate perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro di sostanze stupefacenti. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto oltre 7 grammi di cannabis e 363 grammi di cocaina, suddivisa in oltre cento involucri, insieme a ingenti somme di denaro contante. Queste scoperte mettono in luce non solo la criminalità violenta, ma anche un’organizzazione legata al traffico di droga, dimostrando l’ampiezza delle attività del clan.
Il contesto del tentato omicidio
L’indagine che ha portato agli arresti scaturisce da un tentativo di omicidio avvenuto il 5 novembre 2023 in Piazza Mercato, dove la vittima, Raffaele Frenna, è rimasto coinvolto in una disputa tra gruppi rivali. L’episodio era nato all’interno di un locale di Posillipo e ha culminato in atti di violenza che hanno colpito anche chi non era direttamente coinvolto, creando un clima di paura all’interno della comunità. Frenna, che non era parte della lite, è stato attaccato a causa di una sua relazione di parentela con uno degli individui coinvolti nel conflitto.
Grazie a un lavoro investigativo approfondito, gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a identificare l’autore dell’agguato, nonché a delineare le dinamiche operative di un gruppo di giovani associati al clan Contini, notoriamente attivi nella zona delle Case Nuove. Questi individui sono stati ripresi in diverse occasioni mentre maneggiavano armi da fuoco, utilizzate in sparatorie in contesti pubblici, evidenziando il grave rischio rappresentato dalla loro attività.
Coinvolgimento nel traffico di stupefacenti e violenza nelle strade
L’inchiesta ha messo in luce anche il coinvolgimento di alcuni dei soggetti arrestati nell’uso illecito di telefoni cellulari all’interno del carcere di Secondigliano, il che suggerisce un complicato sistema di comunicazione tra gli affiliati al clan. Questo aspetto è preoccupante, dal momento che indica la continua operatività delle organizzazioni mafiose, persino tra le mura di una struttura penitenziaria.
Un altro gravissimo episodio che ha portato all’arresto è legato a un attacco violento avvenuto il 15 maggio 2022 presso il ristorante “Cala La Pasta” in via Tribunali. I presunti aggressori, in concorso con altri membri del clan Contini, hanno aggredito brutalmente clienti e gestori, seminando il panico nel locale e tra i passanti. Questo crimine ha già portato a precedenti arresti, tra cui quello di Patrizio Bosti Jr., che ha ricevuto una condanna a quattro anni di reclusione.
In aggiunta a questi eventi, le perquisizioni eseguite nel corso dell’operazione hanno confermato la presenza di droga e ingenti somme di denaro presso le abitazioni degli arrestati, ulteriormente corroborando il profilo criminale di queste persone e il loro legame con le attività illecite nella città. La risposta delle autorità rimane ferma e decisa, mentre le indagini continuano per smantellare completamente questa rete criminale a Napoli.
Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano
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