Regione: Bilancio 2025-2027, la posizione dei gruppi consiliari

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19 Dicembre 2024

Le dichiarazioni dei capigruppo e del Portavoce dell’Opposizione nel corso del dibattito in aula e quelle rilasciate ai microfoni delle televisioni presenti

Comunicato stampa n. 1322

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Firenze – Nel corso del dibattito in aula di ieri, mercoledì 18 dicembre, prima di passare alla votazione degli ordini del giorno collegati ai provvedimenti della Manovra finanziaria, ci sono stati gli interventi di alcuni capigruppo. Altri capigruppo, invece, pur non essendo ancora intervenuti nel dibattito in Aula, oggi, giovedì 19 dicembre, hanno rilasciato dichiarazioni davanti ai microfoni delle televisioni presenti in Consiglio regionale.

“Tra noi e voi c’è una differenza sostanziale, una visione diversa e non certo statalista: nelle vostre decisioni restringete sempre il perimetro delle attività e delle libertà individuali”, così ha detto il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, intervenendo nel corso del dibattito in aula. E affrontando in particolare la politica economica, il consigliere ha sottolineato che “non c’è parola sull’industria e sulla valorizzazione dei distretti industriali, ricorre solo il termine crisi, declinato in mille sfaccettature, in particolar modo con riferimento al settore moda; in tale quadro l’unica leva che regge è il turismo, ma voi vi ostinate a combatterlo grazie alla cultura del blocco, del proibire, del non sviluppare”. “Come pensate di competere sul piano nazionale e internazionale con una società municipalizzata gestita dalla politica, che non è altro che un poltronificio?”, ha chiesto Stella rivolgendosi ai banchi della maggioranza. “Bloccare le quotazioni in borsa della multiutility è una scelta miope e un danno; senza quotazione in borsa quel progetto muore lì”. Tra gli altri temi affrontati, Firenze Fiera e Sviluppo Toscana, il “fallimento” del sistema aeroportuale regionale, la “mancanza di coraggio” sul fronte del Piano dei Rifiuti, le aziende universitarie ospedaliere, che hanno compiti ben diversi rispetto agli altri ospedali. Da qui una precisa domanda: “Cosa avete fatto in questi anni?”; domanda alla quale il consigliere non ha mancato di rispondere: “Rimarrete nella storia per il prelievo fiscale nelle tasche dei cittadini, per i 400 milioni di euro di aumento di pressione fiscale in questa Regione”.

“Questo Bilancio permette anche di fare un’analisi di questa legislatura – ha dichiarato in aula la capogruppo della Lega, Elena Meini –. Gli atti finanziari traducono le scelte politiche di questa maggioranza e mi sono chiesta se rispondessero alle reali esigenze dei cittadini. La risposta invece è sempre la stessa: propaganda. Contributi dati ai Comuni in base alle richieste, in base a chi prima chiama il presidente Giani, non vi è una programmazione”. Secondo la capogruppo, “un atto importante questa Giunta l’ha fatto, quello dei nidi gratis, ma ha anche fatto tante cose negative, come l’aumento delle tasse, i tanti Piani saltati, rinviati, che ancora non vedono la luce, alcuni addirittura cancellati, come il Piano faunistico venatorio, sparito per paura di doverlo approvare in questa legislatura. La cosa più particolare sono i ripetuti incentivi a Chiese, oratori e tutto il mondo religioso. Con gli 800mila euro per il pratino di San Miniato, mi auguro lo facciano d’oro”. Sulla Toscana Diffusa: “Ci sono ombre, ma anche tante luci, lo considero un riordinamento normativo. Pensavamo che veramente ci fosse la volontà piena di riportare la Toscana a una velocità, poi vediamo che quasi il 50 per cento dei due milioni stanziati vanno a Firenze e alla città metropolitana”. E ancora: “Sul sistema fieristico, tutto è in sospeso, Sviluppo Toscana avrà un bilancio in perdita; quanto a Fidi Toscana, ad oggi, non abbiamo capito quale sia la mission. Della crisi del settore moda e altre crisi industriali non c’è traccia, però c’è una legge che andremo a votare tra poco, quella sui consorzi industriali, che ci dice che linea è chiara: gestire anche i settori industriali. Lì, si parla anche di espropri. La capogruppo ha concluso, rivolgendo un ringraziamento “al presidente della prima commissione, Giacomo Bugliani e a tutti i presidenti delle altre commissioni, tutti i consiglieri per il rispetto reciproco con cui anche nelle diversità di posizione si è lavorato in questa legislatura; molti degli assessori, che hanno svolto un compito difficile, arduo. L’auspicio è che lo stesso rispetto rimanga anche in questo ultimo anno che ci divide dal voto”.

Sempre in sede di dibattito in aula, il portavoce dell’opposizione Marco Landi ha criticato duramente il pacchetto di bilancio presentato dalla maggioranza: “Si portano a casa promesse e interventi spot a danno di altri territori. Esiste uno scollamento notevole tra il nostro operato e quello della Giunta e sono convinto che come accade ogni anno arriverà alla fine un maxiemendamento del presidente Giani che stravolgerà tutto. Ci sono tante promesse che non verranno mantenute, manca una visione e una programmazione, ma noi non ci adeguiamo a questo sistema che, anche non rispettando regolamenti e Statuto, di fatto diventa una non gestione”.  “Dal bilancio – ha proseguito Landi – emerge chiaramente chi è che governa. Poi non ci lamentiamo se i cittadini non andranno a votare alle prossime elezioni regionali. Noi abbiamo le idee chiare e il nostro metodo di lavoro si basa sul sistema dei bandi e dell’evidenza pubblica. Così da dare le stesse possibilità a tutti per una Toscana davvero unita, diffusa e inclusiva. Invece qui si preferisce fare degli interventi spot e questo è umiliante. Quando vinceremo noi faremo uno snellimento effettivo di un sistema legislativo che la burocrazia l’ha aumentata togliendo accesso e possibilità alle imprese e ai cittadini”.

“Il piano dei rifiuti – ha aggiunto il portavoce Landi – sarà un buon punto di partenza quando saremo noi a governare nella prossima legislatura”. Landi che poi ha criticato duramente le disparità sugli interventi di messa in sicurezza di strade che sono franate, come accaduto nel caso dell’Isola d’Elba, con alcuni interventi che entrando nel collegato hanno avuto una corsia preferenziale. Dure critiche anche al sistema sanitario basato sulle Asl, mentre noi “vogliamo ridare potere amministrativo ai territori”. Tante critiche poi sulla gestione del bando sull’elisoccorso e sull’emergenza-urgenza. In un’ampia panoramica il portavoce Landi ha criticato la Giunta anche per la gestione della continuità territoriale con le isole dell’arcipelago toscano, che “di fatto non c’è stata per l’isola d’Elba e speriamo che sia garantita almeno per il 2025”. Il portavoce dell’opposizione è convinto sul trasporto pubblico locale “che i bandi per la t2 non verranno fatti”.

Sugli enti strumentali Marco Landi ha detto che “basta scorrere l’elenco delle partecipate per capirne le difficoltà economiche e la mancanza di una visione come nel caso di Fidi Toscana, delle Terme o di Firenze Fiera. “Disastri annunciati con gestioni inaccettabili e incontrollate”. Dopo avere annunciato importanti misure del Governo per l’edilizia residenziale e pubblica che avranno ricadute importanti anche per la Toscana nella riqualificazione energetica il portavoce Landi ha concluso il suo intervento criticando la Giunta sulla gestione della Darsena Europa “saremo contenti quando verrà speso il primo euro e forse toccherà a noi farlo” e sull’interporto “tema sul quale non c’è la concretezza che sarebbe necessaria”.

Di “occasione persa” ha parlato nel corso della seduta in notturna di mercoledì 18 dicembre il capogruppo di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi. I tempi strettissimi che i consiglieri hanno avuto per esaminare i documenti del Bilancio, ha spiegato, “hanno prodotto il risultato che anche la maggioranza non sia stata in grado di avere una opposizione capace di svolgere appieno il suo ruolo di critica e di proposta alternativa. Questo modo di procedere, alla fine, non è utile per nessuno”. Fantozzi ha confermato i rilievi fatti alla Manovra dai colleghi del suo gruppo Capecchi, Tozzi e Capecchi, i quali nel corso del dibattito avevano criticato il governo della sanità (spesa troppo alta al netto dell’inflazione, troppi primari e troppi dirigenti), il servizio di trasporto pubblico su gomma e su ferro incapace di rispondere ai bisogni di pendolari e cittadini, l’incapacità della Giunta di affrontare con efficacia i nodi del deficit infrastrutturale, i ritardi nella definizione e approvazione dei Piani, a partire da quello sui rifiuti. Rispondendo poi al consigliere del Pd Puppa, Fantozzi ha detto che se “Giani vuole fare il sindaco di tutti, allora dovrebbe fermarsi ovunque e non solo in alcuni comuni o territori, perché ogni territorio, anche quelli meno vicini politicamente, hanno emergenze da affrontare”. Secondo Fantozzi, alla Toscana “manca una classe dirigente all’altezza della situazione e questo produce quel deficit di programmazione che sarebbe necessaria per affrontare i problemi sul tappeto. Ma Giani non ama programmare, e questo non fa bene a nessuno”. “Aver privato l’aula di essere posto di dibattito e confronto, un luogo in cui ci si parla ma senza comunicare, – ha concluso – non produrrà benefici per i cittadini”.

Per Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd, anche lui intervenuto nel corso della seduta notturna, “il dibattito di quest’anno è stato ricco e ho ascoltato interventi pieni di onestà intellettuale e politica, ma anche troppi richiami fuori luogo”. Le opposizioni, ha spiegato, “contestano le misure previste dalla manovra e però, alla fine, la Toscana, a differenza delle regioni amministrate dal centrodestra, ha risultati migliori in molti settori, a partire dalla sanità”. E a proposito di sanità, Ceccarelli ha aggiunto: “Noi siamo favorevoli alla Manovra perché la Toscana difende la sanità pubblica, non per tappare i buchi ma per garantire i servizi, perché sostiene l’introduzione della figura dello psicologo di base e le iniziative a supporto delle vittime di violenza. La Toscana – ha aggiunto – garantisce i nidi gratis”. Riguardo alla governance della sanità, oggetto di molti interventi critici delle opposizioni, ha detto: “Si dice che la governance sia sbagliata, eppure le performance dei servizi sono positive. Il consigliere Petrucci, denuncia che ci sono troppo dirigenti? Non lo so, è possibile. Dateci una mappatura precisa della situazione per indicarci dove intervenire, ma teniamo presente che sulle aziende sanitarie noi possiamo dare indicazioni, ma le decisioni poi spettano ai rettori”. Chiudendo il quadro “nel quale operiamo, la verità è che il Governo, con la legge di stabilità, prevede molti tagli e qualche furberia. Per la Toscana prevede tagli alla sanità e al sociale per 66,7 milioni e con la ripresa del patto stabilità si arriverà ad altri tagli per 68 milioni per arrivare, in prospettiva, a 100 milioni di tagli”.

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Ceccarelli ha quindi sottolineato che la Toscana “è tra le regioni di vertice in fatto di export e di attrazione degli investimenti dall’estero. Ed è capace di legiferare contro l’autonomia, sui consorzi industriali, il cui merito va alla consigliera Noferi, e di revisionare il Testo Unico sul turismo, non per contrastarlo, ma per governarlo”.

L’opposizione, aggiunge, “accusa la Regione di usare troppe volte la parola crisi, ma è giusto essere preoccupati per alcune cose che non vanno” e a proposito di sicurezza ha detto che questa “non si fa solo con repressione, ma con politiche di decoro urbano e culturale, e anche con una maggiore presenza di agenti, certo, ma dalle stazioni e dalle strade, invece, sono stati tolti”.

Riguardo alle questioni del trasporto pubblico e delle infrastrutture, Ceccarelli ha sottolineato che la Regione fa investimenti “anche in sostituzione di ciò che non fa il Governo”. Ed è vero, ha ragione il consigliere Baldini, la Toscana viaggia a tre velocità; lo dice anche l’Irpet. Per questo cerchiamo di intervenire sulla costa e sulle aree interne”. In chiusura ha detto: “Il nostro bilancio si sforza di dare una prospettiva alla Toscana, anche con interventi per la moda e l’innovazione”.

Secondo la capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, parlando ai microfoni delle televisioni presenti in Consiglio regionale, “questo Bilancio, ancora una volta, cerca di affrontare le emergenze del presente, però continua a mancare di una visione strategica a medio e lungo termine ed è uno dei più gravi difetti che può avere. Termini come ‘emergenza’, ‘contributo straordinario’ compaiono circa 260 volte all’interno del testo. C’è da dire che il governo nazionale fa sì che tutte le Regioni si trovino in questa situazione, con una visione miope tesa a tagli che rivendica come razionalizzazione, si guardi ad esempio alle Università, ma lo stesso vale per i Comuni e le principali attività di una Regione”. Per la Toscana, prosegue Galletti, “serve una strategia che guardi al futuro. Se non ci fossero stati i soldi del Pnrr arrivati grazie a Giuseppe Conte nel periodo della pandemia, non riusciremmo neanche a fare quello che facciamo. Il Governo centrale ha le maggiori responsabilità rispetto alla situazione attuale”. Il Movimento 5 stelle, vuole “una Toscana più legata all’Agenda 20-30, abbiamo partite importantissime da giocare: dall’individuazione delle aree idonee per le fonti rinnovabili, che non devono diventare un assalto alla diligenza da parte delle multinazionali; poi c’è il grandissimo problema di sistema di comunicazione, in particolare della FiPiLi; e la sanità, che resta il grande malato. Abbiamo fatto tante proposte in questi dieci anni – conclude la capogruppo –, molte sono state raccolte e fatte proprie dalla maggioranza e questo lo apprezziamo. Continua però a mancare la programmazione. Intendiamo raccogliere tutti i nostri contributi per una Toscana più vivibile, più accogliente, a misura di cittadino. C’è la nostra disponibilità a dare un contributo a sviluppare un programma e un’idea intorno ai quali tutti i cittadini di buona volontà si possono riunire per cercare di proporre un modo diverso di vivere la Toscana. Cittadini in prima linea, promotori della qualità della loro vita”.

Il capogruppo di Italia viva, Stefano Scaramelli, sempre ai microfoni delle televisioni, afferma che “il Bilancio della Regione tiene, le risorse ci sono. Il nostro contributo è stato positivo, in particolare a sostegno del mondo delle imprese, dei giovani. Rimane aperta la nostra aspettativa di ridurre quanto prima l’addizionale Irpef, per questo diamo fiducia alla manovra di Bilancio, con l’aspettativa che questa riduzione avvenga entro aprile 2025. C’è una finestra che il Governo consente alle Regioni, sulla base di questo elemento di fiducia sosteniamo la manovra. Siamo convinti e crediamo fortemente che le tasse debbano essere diminuite, ai cittadini toscani, in particolare ai lavoratori dipendenti e alle imprese, per una politica espansiva a sostegno dello sviluppo”. Questa amministrazione regionale, a giudizio di Scaramelli, lascia “una Toscana che prova a mantenere fede alla propria tradizione e alla propria storia e allo stesso tempo, cambiando, porta maggiore innovazione”.

Duro il giudizio politico espresso davanti ai microfoni delle televisione da Andrea Ulmi, capogruppo del gruppo Misto – Merito e Lealtà: “Stando sui banchi dell’opposizione, il mio giudizio politico sulla Manovra non potrebbe che essere negativo, ma fin dal primo giorno di questo lungo dibattito ho notato che la maggioranza e le opposizioni si stanno confrontando sul nulla, con l’opposizione che cerca di tirare le cose per le lunghe e la maggioranza che mira solo a portare a casa i risultati che si è prefissi, e mi rendo conto che così facendo le persone si disamorano alla politica”. È con questo modo di fare politica, ha sostenuto Ulmi, che “si produce, nei cittadini, la disaffezione nei confronti dei partiti e della partecipazione al voto”. Rispetto ai contenuti del Bilancio, Ulmi ha parlato di una “Manovra composta per lo più da provvedimenti a pioggia. Il governatore, di fatto, dà delle prebende a destra e sinistra, ma non si dà una soluzione ai problemi della sanità, e tutto sembra rimandato al futuro”. Proprio per questo motivo, Ulmi ha concluso dicendo che questo Bilancio “lascia una Toscana in sospeso, alle prese con i suoi problemi”.

Intanto stanno proseguendo i lavori di aula, con la discussione e la votazione degli ordini del giorno collegati ai vari provvedimenti che compongono il pacchetto della Manovra di Bilancio.

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(testo a cura di Paola Scuffi, Sandro Bartoli, Emmanuel Milano, Luca Martinelli)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana



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