Varigotti e il suo tesoro di Paperino

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Il tesoro di Paperino a Varigotti. Il nostro splendido borgo “saraceno”, ambita mèta per il turismo estivo, ospita  sovente personaggi famosi, i cosiddetti “vip”.

di Giuseppe Testa

Forse non tutti sanno che Varigotti è stata anche scelta da Paperdin (ossia Paperino Aladino) per una incursione alla ricerca di un tesoro e finire quindi preda di pirati saraceni, scenario di una divertentissima e curatissima storia a fumetti disegnata e sceneggiata dal grande Marco Rota: “Paperino e la notte del saraceno”.

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La storia era apparsa per la prima volta su “Topolino Più” n° 9 (1983) e successivamente su Zio Paperone n. 81 del giugno 1996. Questa storia fu anche la prima in assoluto dei fumetti disneyani ad avere una accurata versione in lingua latina.

Marco Rota sceneggiatore e disegnatore di fumetti Disney, autore completo di storie come “Zio Paperone e il deposito oceanico” e “Paperino.

E’ stato lo stesso Marco Rota, signore gentile di una certa età che ora vive a S. Zenone Po e che continua a lavorare come disegnatore, ora solo con l’estero, a raccontarmi l’origine di questo capolavoro. Siamo andati a trovarlo a San Zenone sul Po, in Pianura Padana, un giorno piovosissimo. L’indirizzo ci conduce ad una bellissima casa patrizia, immersa nel verde, alla periferia dell’abitato. Viene ad aprirci lui, Marco Rota, signore già di una certa età alto, sorridente, brillante e … accogliente. Ci aveva dato un appuntamento e si dimostra ben felice di ricordare e raccontare tutti gli anni passati a disegnare fumetti, sconfinando nelle curiosità legate al mondo degli editori e dei suoi colleghi. La sua casa sembra un museo. Ferma all’800. Mobili antichi, armature, tantissimi libri e soprattutto stampe, riviste, giornali, cimeli, disegni, riconoscimenti e premi, testimoni di una lunghissima carriera.

L’ispirazione gli venne in un’occasione particolare che vale la pena ricordare, per fare tornare alla memoria di molti savonesi non più giovani, questa situazione forse dimenticata: sabato 16 gennaio 1971 era stato previsto un maremoto che avrebbe distrutto un paese delle costa savonese. Non era stato un serio organo ufficiale come la Protezione Civile con gli odierni sistemi satellitari per le previsioni meteo ad annunciare il disastro, ma la notizia, riportata anche dai quotidiani, aveva creato un fuggi-fuggi generale fra la popolazione dalla costa. Proprio in quel giorno, Marco decise di lasciare Milano, ove risiedeva all’epoca, per venire a Varigotti e godere del suggestivo mare d’inverno;  trovò la litoranea deserta, tutta la gente era barricata in casa, una strana atmosfera irreale  lo accompagnò fino in albergo, dove una amico giornalista gli raccontò della nefasta previsione.

Rota rimase nonostante l’annuncio e naturalmente, il maremoto non si verificò ma questa avventura, rimase un vivido ricordo nella sua mente. In uno dei successivi soggiorni a Varigotti, precisamente  una sera di fine settembre del 1981, ispirò al fumettista una storia di Saraceni. Era sul molo col figlio di due anni, che gli chiedeva il racconto di una storia di pirati, mentre sul mare un temporale in arrivo illuminava a tratti la spiaggia e le rocce vicine e lontane.

In seguito Rota ha girò Varigotti in lungo e in largo, scattando fotografie di alcune vedute particolarmente suggestive e comprando cartoline. Di queste immagini ha disseminato la storia: si possono trovare particolari riconoscibili della nostra località:  le case colorate del borgo, scorci e panorami, la torre e i ruderi di Punta Crena! L’autore si è inoltre divertito ad aggiungere nelle vignette realizzate, particolari interessanti che impreziosiscono il tutto: caricature di colleghi tra i pirati, la sua firma nascosta tra le vignette, battute in dialetto milanese celate nella lingua araba scritta; il tutto  denota la  vena umoristica e la fantasia sfrenata di un autore del suo calibro.

La storia termina con l’immagine di un altro tesoro, rimasto sepolto sulle spiagge di Varigotti: una magica scimitarra capace di fare viaggiare nel tempo… chissà chi la troverà?

Oggi Marco lavora non solo con l’estero, e si sofferma volentieri a ricordare quella storia, Paperino Saraceno.

Giuseppe Testa

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