Degustazioni, pranzo conviviale e fuoco per bruciare i pensieri cattivi: è il “Solstizio all’Orto” di Perugia Solidale


PERUGIA – Natura, cibo genuino, connessioni e celebrazione. Sono questi gli ingredienti fondamentali dell’evento “Solstizio all’Orto” organizzato dal comitato Perugia Solidale per il giorno 21 dicembre.

Il luogo dell’evento sarà diverso da quello indicato in origine. Avrebbe infatti dovuto svolgersi nella cornice dell’orto curato dalle volontarie dall’associazione, tra Collestrada e Ospedalicchio ma, causa condizioni meteo avverse verrà spostato al chiuso, all’interno dei locali di Cult, in via Goldoni 6 a Perugia. Ma niente cambierà riguardo lo spirito che lo anima.

Degustazione di vini biologici, laboratori per i più piccoli, pranzo conviviale ed il fuoco per bruciare ciò che si vuole lasciare andare durante il tempo magico del solstizio. E poco importa se non sarà il grande falò previsto nell’orto, quello che conta è l’intenzione.

 

 

Ed è proprio di orto, agricoltura sinergica, economia circolare e obiettivi futuri che abbiamo parlato con Ileana Forneris, educatrice, membro del comitato Perugia Solidale e persona che si occupa del campo:  “Come comitato Perugia Solidale – racconta – abbiamo questo campo in comodato d’uso gratuito. Al momento siamo in due ad occuparcene quotidianamente, poi ci sono giornate con lavori collettivi dove chi vuole può venire ad aiutare a seconda della stagione e di ciò che c’è da fare.

E’ un orto sinergico: 6500 metri di terra di cui coltivati al momento 3000, con laghetto al centro in un’area protetta, centro di ristoro per tantissimi animali selvatici e specie di uccelli come germani, aironi e gallinelle. La coltivazione viene fatta su dei bancali fatti con la terra, come un’aiuola rialzata di 4 metri di lunghezza per 1,2 di larghezza. Su ciascuno di questi bancali vengono messe piante prodotte da noi, ma in consociazione, per cui sui lati che pendono a seconda dell’esposizione vengono messe alcune piante, sulla parte piana altre, con radici più profonde: il tutto sempre in consociazione tra loro, in modo che si possano aiutare e non abbiano bisogno di interventi a livello chimico. Intervenire il meno possibile sia sul suolo sia su tutto quello che lo circonda è prioritario in agricoltura sinergica, non vengono usati macchinari ma viene fatto tutto manualmente, si usa una bioforca per muovere la terra in modo che si ossigeni ma non si vadano a rompere gli strati del sottosuolo e possa rimanere tutto omogeneo e intatto, quindi vivo. Sullo stesso bancale viene poi fatta una circolazione delle piante che verranno alternate in modo che la terra non perda i nutrienti: c’è sempre una leguminosa che dà azoto al terreno che va in associazione ad altre piante, sulle parti laterali piante con radici aeree, spesso piante a foglia. Adesso sopra abbiamo cavoli, cavolo nero, spinaci e poi fiori come il tagete, il nasturzio o la calendula. Fiori che aiutano a tenere lontano i parassiti e attirano e aiutano le api, visto che ce ne sono poche. I campi attorno sono trattati con i glifosati e ne risentiamo purtroppo anche noi.

 

 

Il progetto è nato da poco, abbiamo iniziato a lavorare il campo da circa un anno, poi è entrato in produzione dalla primavera scorsa e adesso ci stiamo strutturando un po’ di più anche perché è tutto lavoro volontario. Abbiamo un canale di vendita che crea un’economia circolare oltre che autosufficienza alimentare, attraverso un gruppo di acquisto con il comitato Perugia Solidale, per cui i prodotti nostri dell’orto entrano dentro delle cassette solidali che vanno a famiglie con difficoltà economiche.

Già dall’anno scorso avevamo celebrato il solstizio anche se con un evento più piccolo e abbiamo deciso di mantenerlo perché piace molto: quest’anno visto che il solstizio cade di pomeriggio abbiamo pensato di fare tutta la giornata e di riproporre comunque il falò, anche se abbiamo dovuto spostare l’evento al chiuso a causa del meteo.

Durante la degustazione ci sarà da mangiare ed io terrò un laboratorio per bambini dove li farò dipingere con acquerelli ricavati dalle piante. Anche perché la mia idea del campo è di non fare solo agricoltura, ma farlo diventare un progetto pedagogico a 360 gradi: la mia intenzione è di aprirlo proprio ai bambini per fare in modo che si apprenda dalle piante e dalla terra in modi diversi e più giocosi.

Poi ci sarà il pranzo tutto vegano, e poi il fuoco, anche se in formato ridotto, un fuocherello o una candela per bruciare i bigliettini con i pensieri cattivi da lasciare andare”.

 

Il Comitato Perugia Solidale è un’organizzazione nata a Perugia durante la pandemia con l’obiettivo di sostenere le persone in difficoltà attraverso iniziative di mutualismo e solidarietà. Dalla spesa solidale, alla creazione di un gruppo d’acquisto, dai progetti di agricoltura sociale ad eventi ed iniziative di carattere culturale, continua tutt’oggi la sua attività. Alla base sempre “un messaggio chiaro, univoco e cristallino: nessuno deve più restare indietro”.



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