Oggi la visione dell’orizzonte annuale non offre sicurezza né tranquillità
La Giunta regionale con la DGR n. 66/2023 ha approvato il «Piano sociale della Campania 2022-2024» e con la DGR n. 121/2023 il «Piano regionale per la non autosufficienza» dedicando attenzione per il fondo «Dopo di Noi» e per il «Programma assegno di cura» per disabili gravi e gravissimi, definendo i criteri di riparto delle risorse in favore degli Ambiti Territoriali nonché i requisiti di accesso alle predette misure. Il Comune di Napoli, dal canto suo, è stato tra i primi comuni della Regione Campania ad attivarsi per far sì che detti interventi venissero assicurati alla cittadinanza interessata, utilizzando e rendicontando per tempo i fondi assegnati. Infatti, le risorse destinate al Comune di Napoli per il Programma Assegno di Cura sono utilizzate per assicurare in continuità gli interventi domiciliari per 1219 cittadini disabili gravissimi, mentre i fondi per il «Dopo di noi», come riferito dall’assessore al Welfare Luca Trapanese, sostengono 97 progetti con l’obiettivo prioritario, in conformità a quanto stabilito dalla legge 112/2016, di garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità grave, prive di sostegno familiare in quanto senza genitori, o perché gli stessi non sono in grado di fornire adeguato sostegno o nella prospettiva del loro venir meno.
Va sottolineata l’importanza dei percorsi del «dopo di noi» realizzati nella nostra città che vedono impegnate piccole e grandi associazioni, sono progetti fortemente orientati a mantenere il più possibile la persona con disabilità nel proprio contesto di vita e a supportare la famiglia nell’azione quotidiana di accompagnamento all’autonomia. Analizzando tali esperienze, che sono riuscite a realizzare percorsi di distacco anche se temporaneo dalla famiglia e di emancipazione dei figli, emerge in primis come sia risultata decisiva la capacità del lavoro sociale territoriale di costruire setting di co-progettazione che hanno alimentato nuovi processi fiduciari tra famiglie, servizi e istituzioni. Occorre evidenziare, però, che dall’analisi dei dati delle risorse trasferite emerge, anzitutto, un ritardo diffuso nell’uso delle stesse risorse rispetto alle annualità in cui sono state assegnate, questo perché il sistema subordina la possibilità di incassare le risorse assegnate dallo Stato alla dimostrazione, da parte della Regione, dell’avvenuto impiego di quelle già ricevute in precedenza, attraverso appositi atti di rendicontazione.
È chiaro che il ritardo nel trasferimento delle risorse dallo Stato alla Regione, ritarda i pagamenti e penalizza fortemente le famiglie che non riescono a sostenere i percorsi avviati, compromettendo e vanificando i risultati raggiunti. È noto che molti comuni della Campania fanno registrare gravi ritardi nell’utilizzazione dei fondi del “Dopo di noi”, di qui la necessità da parte della Regione di individuare urgentemente gli strumenti idonei ad arginare i ritardi e a superare le inadempienze degli Ambiti territoriali che, a tutt’oggi, non hanno consentito di verificare che le risorse stanziate siano state interamente utilizzate per il fine al quale sono destinate e nei tempi programmati. Occorre superare la visione dell’orizzonte annuale per consentire agli Ambiti Territoriali una più efficace programmazione finanziaria pluriennale e, quindi, la continuità degli interventi in favore dei disabili che potrà offrire alle famiglie una maggiore sicurezza e tranquillità.
*Garante comunale disabili
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