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Italia leader nel settore dello spazio: iniziata missione Vega C: Urso “Un successo”

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In orbita il satellite Sentinel-1C. Costruito dall’azienda Avio è un altro tassello del programma Copernicus della Commissione Europea.

Roma – L’Italia ha definito un “Piano Strategico Space Economy” che prevede un investimento paese di circa 4,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% coperto con risorse pubbliche, tra nazionali e regionali, aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente destinate alle politiche spaziali. Il piano strategico nasce dai lavori della Cabina di Regia Spazio, l’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la definizione della politica nazionale nel settore spaziale. Obiettivo del piano è quello di definire le linee strategiche d’intervento in grado di consentire all’Italia di trasformare Il settore spaziale nazionale in uno dei motori propulsori della nuova crescita del paese. In questo contesto si inserisce la missione di Vega C, iniziata con successo, che ha lanciato il satellite per l’osservazione della Terra Sentinel-1C.

Una missione del programma Copernicus della Commissione Europea. Il satellite è stato messo in orbita elio-sincrona a un’altitudine di 700 chilometri dopo un’ora e 43 minuti dal lancio. I primi tre stadi a propellente solido hanno spinto Vega C per circa sette minuti. Successivamente, l’AVUM+ ha effettuato tre accensioni per posizionare Sentinel-1C nell’orbita prevista. Il satellite Sentinel-1C fornirà immagini in tutte le condizioni meteorologiche, sia di giorno che di notte, per il monitoraggio terrestre e marittimo. Il radar ad apertura sintetica (SAR) nella banda C ha il vantaggio di operare a lunghezze d’onda che non sono ostacolate dalle nuvole o dalla mancanza di illuminazione. Vega C è in grado di trasportare fino a 2.350 chilogrammi in orbita elio-sincrona. Il lanciatore può rilasciare carichi su tre orbite differenti nella stessa missione, rispetto alle due possibili con Vega, grazie al motore AVUM+ capace di riaccendersi fino a sette volte.

Il razzo Vega

“Il lancio del razzo Vega-C è un traguardo fondamentale per l’Italia e per l’Europa intera: il successo di un investimento strategico che è stato perseguito con determinazione per garantire una capacità cruciale, l’accesso autonomo allo spazio. Un ulteriore passo avanti nella leadership italiana nel settore spaziale, grazie al contributo decisivo della nostra industria e in particolare di Avio”. Lo afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, Autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, commentando il ritorno al volo del vettore europeo, lanciato i primi di dicembre dalla base di Kourou nella Guyana francese.

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‘L’Italia si conferma come uno dei pochi Paesi al mondo, e l’unico in Europa insieme alla Francia, ad avere un accesso indipendente allo spazio – ha proseguito Urso – Un successo che rende orgogliosi non solo il nostro Paese, ma anche la comunità scientifica e industriale europea, proiettando l’Italia tra i protagonisti globali dell’innovazione tecnologica e dell’esplorazione spaziale”. Vega-C, costruito dall’azienda Avio, con il supporto di Asi, nell’ambito del programma dell’Agenzia Spaziale Europea, rappresenta l’evoluzione di Vega ed è stato progettato in modo da ottenere un maggior carico, ottimizzando i costi di produzione. Lo scopo della missione del lanciatore è stato quello di posizionare in orbita il satellite Sentinel-1C, che fa parte del programma europeo Copernicus per l’Osservazione della Terra, costruito negli stabilimenti italiani di Thales Alenia Space.

Come sottolinea Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio, “siamo ancora una volta orgogliosi di contribuire al programma europeo Copernicus e, più in generale, all’accesso indipendente allo spazio per l’Europa con i nostri lanciatori. Con Vega C siamo pronti a portare in orbita i payload dei nostri clienti, con un aumento programmato della cadenza di lancio per i prossimi anni. Voglio ringraziare tutto il team di Avio che ha lavorato duramente su Vega C, con la collaborazione dei nostri partner ESA e Arianespace”.

Commentando il lancio, il ministro Urso ha ribadito l’importanza di integrare le politiche spaziali, con la politica della difesa per raggiungere l’autonomia strategica dell’Europa, ricordando che l’Italia figura già come terzo contributore dell’Esa, dopo Germania e Francia. La Space Economy è peraltro centrale nelle politiche del governo Meloni, che già ha destinato 7,3 miliardi di euro da qui al 2026 in progetti spaziali mentre in Parlamento è in discussione la legge italiana sullo Spazio che apre, di fatto, il ”dominio” ai privati, con incentivi importanti per le Pmi e le startup.



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