2 turisti su 3 verso montagna e città d’arte

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Previsioni di una buona stagione turistica ma con segni di sostanziale stabilità e qualche frenata. Due turisti su tre sceglieranno località di montagna e città d’arte. La neve sicuramente darà una mano alla montagna, dove sono previste 4,9 milioni di presenze per le feste di Natale. Mentre per l’intero periodo delle festività, nelle strutture ricettive italiane sono attese circa 16,3 milioni di presenze, un risultato in flessione del -1,5% rispetto allo scorso anno anche per una riduzione dei visitatori stranieri.

Turismo, italiani spostano le vacanze fuori dai giorni festivi

“Dopo due anni di crescita straordinari, il mercato del turismo dà segnali di stabilizzazione e rallenta la sua corsa”, stima il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un sondaggio somministrato ad un campione di 1.225 imprenditori delle ricettività. I risultati sono stati diffusi nei giorni scorsi. Ne emerge un quadro generale “improntato alla prudenza”, evidenzia una nota.

«Il turismo italiano si appresta a vivere per le feste una buona stagione turistica, anche se registra una lieve frenata dopo le performance più che positive degli ultimi anni – ha detto Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – In parte, gli italiani continuano a misurarsi con un livello di prezzi elevato, e spostano sempre più spesso le vacanze fuori dai periodi tradizionali per risparmiare un po’. Pesa però anche la frenata del turismo straniero, la cui crescita aveva finora compensato l’erosione della domanda italiana: il comparto inizia a risentire delle turbolenze internazionali, si allargano i conflitti, aumentano le tensioni geopolitiche e peggiora l’economia di alcuni paesi dell’area euro. Il timore degli imprenditori della filiera del turismo è che il perdurare delle difficoltà si ripercuotano anche sugli arrivi della prima parte del 2025. Bisogna lavorare per invertire la tendenza, anche con l’occasione del Giubileo, il cui impatto positivo ancora non si avverte, e che invece non deve essere un volano solo per Roma e Lazio, ma per tutto il Paese».

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Quali previsioni?

“L’obiettivo – informa una nota – è quello di eguagliare le performance della scorsa stagione, ma la percezione degli imprenditori è che il mercato stia nel complesso rallentando, anche se le aspettative del settore sono per un leggero miglioramento della tendenza grazie alle partenze last minute. La flessione è attesa sia per il movimento dei turisti italiani (-1,9%) sia per i flussi provenienti dall’estero (-1%)”.

Perché le imprese paventano un rallentamento? Da un lato pesa il confronto con la stagione natalizia del 2023, particolarmente positiva, con presenze che hanno superato quota 16,5 milioni. Dall’altro, proseguono le incertezze della domanda italiana, che continua a misurarsi con un livello dei prezzi ancora elevato, e ora anche internazionale “con le tensioni geopolitiche ed il peggioramento dell’economia di alcuni paesi dell’area euro che pesano sulle presenze straniere, per la prima volta negli ultimi anni in flessione”.

Montagna, città d’arte, meno Europa fra i turisti

Il movimento turistico si concentrerà soprattutto su montagna e città d’arte. Per le località sciistiche ci si aspetta un leggero aumento delle presenze, pari a +0,3% (+0,3% di italiani e +0,4% di stranieri), ma il last minute potrebbe migliorare i risultati. Nel flusso turistico si stima meno Europa e più Stati Uniti.

Secondo Assoturismo, il mercato turistico sarà composto per il 57% di italiani (pari a 9,3 milioni di presenze) e per il restante 43% di turisti stranieri (7 milioni). Il panorama internazionale atteso per le festività di fine anno registra una crescita negli arrivi soprattutto dagli Stati Uniti, Svizzera, Polonia, Paesi Scandinavi e Corea del Sud. In leggera flessione, invece, i flussi provenienti da alcuni mercati europei: rallentano i flussi da Germania, Regno Unito, Belgio, Ungheria con una riduzione più marcata per l’Austria. Stabili, invece, Spagna, Australia, Paesi Bassi, Canada, Brasile, Francia. In diminuzione, guardando all’extra Ue, anche le prenotazioni da Giappone, Cina, India, Russia.




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