Sistema elettrico nazionale: 11 mesi di rinnovabili per l’Italia

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Da gennaio a novembre 2024 la produzione energetica da fonti rinnovabili è stata di 120,5 TWh, in aumento del 14,9 % rispetto al 2023. In crescita il peso della produzione idroelettrica e del fotovoltaico

L’infografica di Terna sul sistema elettrico nazionale

Nonostante la flessione di novembre, in cui le fonti rinnovabili italiane non hanno performato ai livelli di novembre 2023, per il sistema elettrico nazionale il 2024 rimane un anno verde.

In 11 mesi le FER hanno prodotto 120,5 TWh, in aumento del 14,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. Traslando il dato sul mix produttivo nazionale si scopre che da gennaio a novembre 2024 le green energy nostrane hanno contribuito per il 49,8 per cento alla generazione elettrica totale netta. A titolo di confronto lo scorso anno la quota si era fermata al 44,4 per cento.

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La leva di questo exploit? In primis le condizioni meteo che hanno fatto ripartire alla grande l’idroelettrico italiano. Ma un ruolo da comprimario lo ha avuto anche il fotovoltaico con l’ennesima crescita record della capacità installata.

I numeri appartengono al report mensile sul sistema elettrico italiano realizzato da Terna, il gestore della rete di trasmissione. Il documento, aggiornato a fine novembre 2024, fa il punto sul mese passato e permette di dare uno sguardo al trend annuale. Trend che – nonostante manchi ancora un mese al consuntivo ufficiale – premia le performance dell’energia pulita. Ma andiamo con ordine.

I dati Terna per novembre 2024

A novembre 2024 il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 25,1 miliardi di kWh, soddisfatto per l’84,9% dalla produzione nazionale. La quota restante (15,1%) arriva dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

In dettaglio, la generazione elettrica netta è risultata pari a 21,5 miliardi di kWh, con le FER che hanno coperto il 33,9% della domanda. Il dato appare in calo rispetto a novembre 2023, sebbene il contributo solare sia cresciuto del 30 per cento (rispetto a novembre 2023). In aumento anche la produzione della fonte termica, (+23,2%) biomasse comprese, con il gas che ha compensato il forte calo del carbone (-55,8%). Scende invece a novembre 2024 l’apporto idroelettrico (-25,9%), quello eolico (-40,8%) e geotermico(-2,9%). 

Gli 11 mesi del sistema elettrico nazionale

Allargando lo sguardo ai primi 11 mesi dell’anno le percentuali inevitabilmente cambiano. Da gennaio a novembre il fabbisogno nazionale ha imboccato una strada in salita (più 2,1% che diventa più 1,4% quando corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura). A conti fatti la richiesta di energia elettrica nazionale di questi mesi è stata di 286.613 GWh. Con cosa è stata soddisfatta la domanda? In parte – un 16,3 per cento – con i flussi dall’estero. Il valore del saldo estero mensile è risultato pari a 46.639 GWh, in netto calo rispetto al bilancio 2023.

Quindi se l’Italia ha consumato di più e importato meno energia, va da sé che la produzione debba essere inevitabilmente aumentata. I dati di Terna indicano, infatti una Produzione Totale Netta al Consumo di 239.974 GWh. Nel 2023 aveva superato di poco i 233mila GWh.

Il contributo delle energie rinnovabili italiane

Negli 11 mesi del 2024 le FER italiane hanno soddisfatto il 42% della domanda, lasciando il resto alla produzione fossile.

Merito, come anticipato, del boom fotovoltaico.

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Nel 2024 la capacità in esercizio del solare è aumentata di 6.108 MW. Nei primi 11 mesi del 2023 l’incremento era stato di 4.509 MW, registrando quindi una crescita di 1.599 MW (+36%). Il Lazio si conferma la regione con l’incremento annuale maggiore (più 1.118 MW di impianti fotovoltaici) , seguita da Lombardia (più 688 MW) e Sicilia (più 453 MW).

“Nel 2024, l’aumento della produzione solare (5.395 GWh) è il risultato del contributo positivo della maggior potenza installata (+6.585 GWh) che compensa ampiamente la minore producibilità legata all’irraggiamento (-1.190 GWh)”, scrive Terna.

Più cauto il trend eolico. Nel 2024 la capacità eolica in esercizio è aumentata di 600 MW, ossia 123 MW in più del 2023 (+26%). In questo caso la regione con l’incremento maggiore è la Campania con i suoi 216 MW di nuova capacità eolica 2024, seguita da Sicilia (più 144 MW) e Puglia (più 77 MW).

“Nel 2024, il calo della produzione (-1.504 GWh) è il risultato combinato dell’aumento di potenza installata (+940 GWh) e della minore producibilità (-2.444 GWh)”.

Leggi qui il report di Terna



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