I carnevali più belli della Calabria 2025: eventi e date

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I carnevali più belli della Calabria

La Calabria, terra di antiche tradizioni e ricco folklore, si trasforma in un caleidoscopio di colori, suoni e sapori durante il periodo del carnevale. Questa festa, profondamente radicata nella cultura calabrese, affonda le sue origini in tempi remoti, intrecciando influenze greche, romane e medievali in un’esplosione di gioia e creatività.
Nei borghi e nelle città della regione, il carnevale non è solo un momento di festa, ma un vero e proprio rituale che si tramanda di generazione in generazione. Le maschere tipiche, eredità di antiche credenze e leggende locali, sfilano per le strade accompagnate dal suono di tamburelli e organetti. I costumi, spesso realizzati a mano con cura certosina, raccontano storie di un passato che rivive ogni anno in questa magica occasione.
Ma il carnevale calabrese non è solo una festa per gli occhi: è anche un’esperienza gastronomica indimenticabile. Le cucine si animano per preparare le specialità tipiche di questo periodo: i “cuddrurieddri”, fragranti ciambelle fritte cosparse di zucchero, le “chiacchiere” croccanti e leggere, e i “cannariculi”, dolci a forma di nastro ricoperti di miele. Non mancano i piatti salati della tradizione, come la “frittula” di maiale e le saporite salsicce locali, che riscaldano l’anima e il corpo durante le fredde giornate di febbraio.
Intraprendiamo ora un viaggio attraverso i carnevali più affascinanti della Calabria, ognuno con la sua unicità e il suo fascino irresistibile.

Il carnevale di Catanzaro
Nel cuore della Calabria, Catanzaro celebra il Carnevale con un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Le strade del centro storico si animano con sfilate di carri allegorici che raccontano, con ironia e creatività, temi d’attualità e storie locali. La maschera tipica, “U Nannu” (Il Nonno), rappresenta lo spirito ancestrale del Carnevale catanzarese, guidando il corteo con la sua saggezza centenaria.
Non perdetevi il momento clou della festa: la “Notte dei Giganti”, quando enormi pupazzi illuminati danzano per le vie della città, creando uno spettacolo mozzafiato che incanta grandi e piccini.

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Amantea: il carnevale sul Mare
Spostandoci sulla costa tirrenica, Amantea offre un carnevale unico nel suo genere, dove le tradizioni marinare si fondono con il folklore carnevalesco. Le maschere tipiche, ispirate a creature marine e antiche leggende di pescatori, sfilano lungo il lungomare, creando un’atmosfera magica tra il blu del mare e i colori vivaci dei costumi.
Il momento più atteso è la “Regata delle Maschere”, una competizione goliardica dove imbarcazioni decorate e equipaggi in maschera si sfidano in una gara che unisce abilità marinara e spirito carnevalesco.

Castrovillari: il carnevale della Sibaritide
Nella pittoresca Castrovillari, il carnevale è un vero e proprio viaggio nel tempo. Le antiche tradizioni della Sibaritide rivivono in un festival che dura ben dieci giorni, culminando nel famoso “Carnevale del Pollino”. La maschera simbolo, “Organtino”, rappresenta lo spirito ribelle e giocoso della festa, guidando cortei di danzatori in costumi tradizionali.
Non perdete l’occasione di assistere al “Ballo della Cordella”, un’antica danza propiziatoria che intreccia nastri colorati intorno a un palo, simboleggiando l’unione e la fertilità della terra.

Il carnevale 0ccitano di Guardia Piemontese: un ponte tra culture
In un angolo inaspettato della Calabria, Guardia Piemontese celebra un carnevale unico nel suo genere, che fonde le tradizioni calabresi con quelle occitane. Questo borgo, fondato da coloni valdesi nel XIV secolo, mantiene viva la sua eredità culturale attraverso maschere, danze e canti che raccontano storie di migrazioni e incontri tra popoli.
Il momento più emozionante è la “Baìo”, una rappresentazione storica in costume che rievoca antiche battaglie e rituali di purificazione, accompagnata da musiche e danze tradizionali occitane.

Alessandria del Carretto: il carnevale delle montagne
Arroccato sui monti del Pollino, il piccolo borgo di Alessandria del Carretto celebra un carnevale intimo e autentico, dove le tradizioni pastorali si intrecciano con antichi riti pagani. Le maschere zoomorfe, come l’”Orso” e il “Cervo”, simboleggiano il legame profondo tra l’uomo e la natura selvaggia che lo circonda.
Il rito della “Morte del Carnevale” è un momento di grande pathos: un fantoccio che rappresenta lo spirito della festa viene processato, condannato e infine bruciato, in un atto simbolico che segna il passaggio alla Quaresima.

Malvito: il carnevale dei misteri
Nel cuore della valle dell’Esaro, Malvito celebra un carnevale intriso di mistero e spiritualità. Le antiche maschere locali, come il “Diavolo” e la “Morte”, sfilano per le vie del borgo medievale, ricreando un’atmosfera sospesa tra sacro e profano.
Il momento più suggestivo è la “Danza delle Anime”, una rappresentazione allegorica che mette in scena la lotta eterna tra il bene e il male, accompagnata da canti tradizionali in dialetto locale.

Il carnevale Aiellese: tradizione e satira
Ad Aiello Calabro, il Carnevale è un’esplosione di creatività e ironia. I carri allegorici, realizzati con maestria dagli artigiani locali, offrono una satira pungente sulla società contemporanea, mescolando temi d’attualità con le tradizioni secolari del borgo.
Non perdete la “Sfilata dei Giganti”, enormi pupazzi che rappresentano personaggi storici e figure mitologiche, animati da abili manovratori che li fanno danzare per le strade in un spettacolo che lascia a bocca aperta grandi e piccini.

Il carnevale cittanovese
A Cittanova, il carnevale è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto. Le strade si trasformano in un museo vivente, dove maschere elaborate e carri finemente decorati raccontano storie di miti, leggende e tradizioni locali.
Il clou della festa è il “Concorso delle Maschere d’Arte”, dove artisti da tutta la regione si sfidano nella creazione di costumi che sono vere e proprie opere d’arte indossabili, fondendo tecniche tradizionali e innovazione creativa.

Polistena: il carnevale della piana
Concludiamo il nostro viaggio a Polistena, dove il carnevale è un’esplosione di colori e suoni che invade le strade della Piana di Gioia Tauro. Le antiche maschere della tradizione contadina, come “U Zanni” e “A Vecchia”, rivivono in un corteo che unisce folklore e critica sociale.
Non perdete la “Notte dei Tamburi”, quando il ritmo incalzante delle percussioni tradizionali trasforma la città in un’immensa danza collettiva, coinvolgendo abitanti e visitatori in un vortice di energia e passione.

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Il Carnevale calabrese è un’esperienza che va oltre il semplice divertimento: è un viaggio nel cuore pulsante di una terra ricca di storia, tradizioni e passione. Ogni borgo, ogni città offre una prospettiva unica su questa festa antichissima, regalando ai visitatori ricordi indimenticabili e la sensazione di essere parte di qualcosa di più grande, di un’eredità culturale che si rinnova anno dopo anno.

>> Il carnevale in Campania





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