Arrivano a Milano le abitazioni ecosostenibili di Opera Bluehouse, l’azienda fondata e guidata da Marco Bittuleri – nato in Sardegna, classe 1979, esperto in efficienza energetica sostenibilità ambientale sicurezza e salubrità degli edifici – che propone una nuova concezione di casa che utilizza il legno come materiale naturale e dove bellezza, leggerezza, rispetto per l’ambiente si incontrano per migliorare l’esperienza dell’abitare.
Opera Bluehouse: dalla Sardegna a Milano
Il progetto trae ispirazione dalla “Blue zone” della Sardegna celebre per la longevità dei propri abitanti e si presenta nel capoluogo lombardo presso la sede di Ecosistema, il nuovo spazio multifunzionale a Milano di oltre 300 mq a due passi dal Duomo (via Gaetano Giardino 3, Milano).
L’azienda – nata in Sardegna con anche una seconda sede in Trentino-Alto Adige, progetta, costruisce, ristruttura in legno edifici e abitazioni in grado di favorire alti standard qualitativi in completa armonia con l’ambiente. Una struttura intelligente capace di provvedere al proprio fabbisogno energetico. I materiali duttili utilizzati, di origine naturale, sono capaci di rigenerarsi autonomamente, in modo da garantire autosufficienza energetica e una condizione di vita domestica ideale, assolutamente salubre, senza trascurare gli alti standard antisismici. Con le loro performance elevate in termini di isolamento termico (che permettono un risparmio energetico), di leggerezza (con la possibilità così di costruire in altezza, riducendo il consumo di suolo), di sicurezza (in quanto costruite con materiale antisismico) e rapidità di costruzione, le case firmate Opera Bluehouse rappresentano una risposta ideale alle necessità sempre più pressanti del mercato immobiliare e urbanistico in cerca di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Marco Bittuleri | Ceo Opera Bluehouse
«Fino a oggi la longevità è stata spesso associata esclusivamente all’ambito alimentare, ma un elemento cruciale della nostra vita quotidiana è rappresentato dagli edifici in cui trascorriamo il nostro tempo. L’80% delle nostre giornate si svolge all’interno di ambienti chiusi, dove l’aria che respiriamo non è mai pura, alterata da un eccesso di umidità, dai detergenti che utilizziamo, ma soprattutto dai materiali costruttivi. L’uso di materiali naturali nelle costruzioni consente di migliorare sensibilmente la qualità dell’aria interna; questi sono poi facilmente reperibili, permettendoci di costruire una Bluehouse praticamente ovunque».
Oltre alla partecipazione di Opera Bluehouse nello spazio multifunzionale di Ecosistema dove è possibile vedere un esempio di casa di legno (un interno “ricostruito”), si può essere guidati, nella scelta e nella progettazione della casa sostenibile, da un team di esperti in grado di gestire l’intero processo costruttivo di un’abitazione, dalle fondamenta agli arredi interni.
Opera Blue House: presentazione dello showroom
La presentazione della sede milanese si è svolta in collaborazione con Ecosistema presso lo showroom milanese insieme a Marco Bittuleri, Ceo di Bluehouse; Gaetano Settimo, Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor (GDS) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Luigi e Luca Cassago, chef e architetto, fondatori di Ecosistema, in dialogo sulla sostenibilità ambientale e su come il concetto di salubrità si estenda non solo alla casa, ma anche alla cucina e al modo di nutrirsi. A tal proposito, si è tenuto anche uno showcooking a cura di Luigi Cassago: un viaggio culinario unico con prodotti provenienti dalle aree sarde della Blue Zone preparati con i legni delle case Bluehouse usati per affumicare e per l’estrazione di oli essenziali.
La filiera: i numeri dell’Osservatorio Edilizia in Legno 2024
A supporto del valore del mercato della bioedilizia si leggono i dati, usciti proprio in questi giorni, del primo “Osservatorio Edilizia in Legno 2024” realizzato dalla Federazione “Filiera Legno”. “Il valore di produzione del comparto delle costruzioni in legno in Italia – si legge in una nota diffusa – è arrivato a 2,3 miliardi di euro (+3,2% sul 2022). Cresce il Centro e nel Sud Italia mentre sono in testa Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto. Le aziende del settore con fatturato superiore ai 20 milioni di euro hanno registrato una crescita del 4,6% e la forza lavoro è aumentata del 7%”.
Nel 2023 il settore delle costruzioni in legno in Italia ha messo a segno una crescita del 3,2% in valore, così distribuita: +2,1% nel residenziale, +5,7% nel non residenziale e +1,9% nelle opere edili tradizionali. In aumento anche la forza lavoro, con un 7% in più complessivo. Come molti settori industriali italiani, anche quello dell’edilizia in legno è caratterizzato soprattutto da piccole e piccolissime imprese, ma sono quelle di maggiori dimensioni a registrare le migliori performance: se infatti prendiamo in considerazione le sole aziende con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, la crescita media (rispetto al 2022) è stata del 4.6%, grazie probabilmente al fatto che sono queste realtà ad aggiudicarsi con maggiore frequenza i bandi per opere pubbliche.
Guardando invece alla distribuzione geografica del settore, il Nord Italia si conferma motore della filiera, con il Trentino-Alto Adige che rappresenta il 21% della produzione, seguito da Lombardia (18%), Veneto (10%) e Piemonte (8%). Tuttavia, si osserva un progressivo consolidamento della filiera anche nel Centro e Sud Italia: in Alto Toscana, Umbria, Marche e Alto Lazio si concentra il 19% del valore della produzione, mentre in Sicilia gli operatori di mercato rappresentano il 6%. In Lombardia si concentra invece il maggior numero di realizzazioni nel settore delle costruzioni in legno, contribuendo a fare del Nord Italia il principale mercato di riferimento nel 2023, con il 54% del fatturato complessivo generato a livello nazionale. Il Centro Italia occupa per il settore il 38%, mentre Sud e Isole ha un peso in termini di rappresentanza di mercato dell’8%.
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