SANITÀ/ LA FECONDAZIONE ASSISTITA SARÀ GRATIS IN PUGLIA. E ARRIVA UN’INFORNATA DI 2500 ASSUNZIONI DI MEDICI E INFERMIERI – Rete Gargano

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La giunta ha introdotto 407 nuove prestazioni a carico del servizio sanitario pubblico, tra le quali anche la procreazione medicalmente assistita (pma). Da subito le assunzioni di mille operatori, cui ne seguiranno altri 1500 nel 2025.

Infornata di 2.500 assunzioni e avvio delle procedure per ottenere la somministrazione gratuita (a carico delle casse pubbliche) di 407 nuove prestazioni sanitarie. Tra queste, un particolare rilievo assume la Pma, procreazione medicalmente assistita.

Il 2024 finisce con buone notizie per i pugliesi. Nell’ultima riunione della giunta regionale, il 23 dicembre, sono state approvate diverse delibere. Un paio spiccano sulle altre. La prima riguarda l’avvio delle procedure per incorporare, nelle prestazioni a carico del servizio sanitario, ben 407 nuove attività o dispositivi medici. A partire dal 30 dicembre (nei fatti significa dai primi giorni del 2025) si potranno richiedere prestazioni che prima era possibile ottenere solo a pagamento. Un esempio è la Pma, ma vale anche per la cura e il trattamento dell’endometriosi.

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È l’effetto della decisione assunta in conferenza Stato Regioni nelle settimane scorse e su cui gli uffici del dipartimento Salute della Puglia erano da tempo al lavoro. Le nuove prestazioni, dai prossimi giorni, varranno per tutte le Regioni.

Tuttavia c’è da dire che la Puglia vi era arrivata per prima, virtualmente, perché il 23 ottobre il Consiglio regionale aveva approvato una proposta di legge presentata dall’assessore Fabiano Amati. La normativa prevedeva di anticipare l’introduzione delle 407 nuove prestazioni (nuovi Lea, livelli essenziali di assistenza) perché dotate del necessario finanziamento a carico del Fondo sanitario nazionale.

A novembre ci ha pensato la conferenza Stato Regioni ad allineare le situazioni nei vari territori. Ha approvato il nuovo nomenclatore dei Lea (aggiornando il vecchio elenco, datato 1996). Sono state eliminate prestazioni ormai obsolete e introdotte di nuove, tecnologicamente avanzate: dalla Pma ad una serie di indagini diagnostiche su base genetica; dai comunicatori oculari (per persone con gravissime disabilità) agli apparecchi acustici a tecnologia digitale; da nuovi vaccini all’aggiornamento delle malattie rare.

Va aggiunto che la legge del Bilancio 2025, su iniziativa del consigliere Stefano Lacatena, ha introdotto una ulteriore possibilità in materia di procreazione: il congelamento degli ovociti per offrire alle donne la possibilità di concepire anche quando, per ragioni di età o di salute, il concepimento naturale potrebbe essere compromesso. La misura regionale, finanziata con il Bilancio autonomo e non il Fondo sanitario, è rivolta alle pugliesi tra i 27 e i 37 anni di età, con Isee inferiore a 30mila euro l’anno.

La seconda buona notizia è una corposa infornata di operatori sanitari. Si tratta di mille assunzioni da farsi subito, facendo scorrere le graduatorie: 350 medici, 300 infermieri, 150 oss, 200 di figure diverse. Vanno a copertura dei pensionamenti.

Altri 1.500 nuovi reclutamenti, incremento effettivo di personale, saranno possibili nel 2025. A partire da due maxi concorsi che saranno svolti (a favore di tutta la Puglia) da Asl Bari (per gli infermieri) e Policlinico di Foggia (oss).

«Questa è una risposta concreta e strutturale alle necessità della nostra sanità pubblica», dichiara il presidente Michele Emiliano. «Questo piano – aggiunge l’assessore alla sanità Raffaele Piemontese – è il risultato di mesi di lavoro e di analisi approfondite. Le assunzioni saranno orientate a rafforzare gli organici perché stiamo chiedendo al sistema sanitario regionale di impegnarsi di più per ridurre le liste di attesa. Ma il nostro intento è di realizzare una programmazione che possa fornire personale alle case di comunità, agli ospedali di comunità, alle centrali operative territoriali e all’assistenza domiciliare».

Le assunzioni sono possibili in conseguenza della ridefinizione del tetto di spesa per il personale. Che ogni anno aumenta in funzione dell’incremento del fondo sanitario. La soglia ordinaria prevista (spesa del 2004 meno l’1,4%) viene incrementata del 10% dell’aumento del fondo sanitario arrivato in Regione. Inoltre, si è tenuto conto dei fondi per l’assistenza domiciliare e quelli Covid per il potenziamento delle terapie intensive e sub intensive. In pratica: il tetto di spesa è passato da 2,019 miliardi a 2,169 miliardi. Sono 150 milioni in più che permettono le 1.500 assunzioni di effettivo nuovo personale.

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C’è ancora un’ultima buona notizia. Il ministero della Salute ha ammesso a finanziamento il completamento, con arredi e attrezzature, dell’ospedale di Monopoli-Fasano. A disposizione del progetto ci sono 84,5 milioni di euro (4 regionali, il resto statali). L’ospedale dovrebbe essere pronto per la fine dell’estate 2025.

corrieredelmezzogiorno



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