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La Legge di Bilancio 2025 – approvata il 20 dicembre dalla Camera con fiducia e il 28 dicembre dal Senato con fiducia – introduce significative modifiche ai bonus edilizi, ridefinendo il panorama delle agevolazioni fiscali destinate alla riqualificazione degli immobili:
- rimodulazione di tutte le principali detrazioni fiscali per la casa Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus
- differenziazioni delle aliquote tra abitazione principale (prima casa) e le altre abitazioni;
- limitazioni per i redditi superiori a 75.000 euro;
- stop dal 15 ottobre 2024 al Superbonus;
- esclusione delle caldaie alimentate da combustibili fossili, ossia le caldaie a condensazione;
- conferma del Bonus Mobili;
- nuovo Bonus Elettrodomestici;
- conferma del Bonus Barriere Architettoniche;
- eliminazione del Bonus Verde.
Tutto questo nonostante diverse associazioni abbiano fatto appelli al Governo per non modificare i bonus edilizi e rispondere al meglio a Direttiva Case Green e studi di settore abbiano evidenziato l’importanza di supportare la transizione energetica.
Bonus ristrutturazione 2025, nuove aliquote e nuove scadenze
Il Bonus Ristrutturazione (conosciuto anche come Bonus Casa), che prevede una detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, viene prorogato con aliquote decrescenti nel tempo e soprattutto differenziate tra prima casa e abitazioni non principali.
Detrazioni per la prima casa
- aliquota al 50% nel 2025
- aliquota scenderà al 36% dal 2026 al 2027
- tetto massimo di spesa di 96.000 euro
Detrazioni per abitazioni non principali
- aliquota ridotta al 36% nel 2025
- aliquota scenderà al 3% dal 2026 al 2027
- tetto massimo di spesa di 96.000 euro
Regime dal 2028 al 2033
Trascorso il periodo transitorio con aliquote differenziate e tetti di spesa maggiorati, dal 2028 al 2033 si applicheranno le condizioni previste dalla normativa introdotta a maggio 2024. In questo arco temporale:
- l’aliquota di detrazione sarà del 30% per tutti i lavori, indipendentemente dal tipo di abitazione,
- il tetto massimo di spesa detraibile sarà ridotto a 48.000 euro.
Ecobonus 2025, nuove aliquote e nuove scadenze
Tra i bonus edilizi, anche l’Ecobonus subisce delle modifiche e prevede un’aliquota uniforme per tutti i lavori di efficientamento energetico, ma differenziata in base alla tipologia di immobile. Le aliquote saranno progressivamente ridotte nel 2026 e 2027.
Detrazioni per la prima casa
- aliquota al 50% nel 2025
- aliquota scenderà al 36% dal 2026 al 2027
- tetto massimo di spesa di 96.000 euro
Detrazioni per abitazioni non principali
- aliquota ridotta al 36% nel 2025
- aliquota scenderà al 30% dal 2026 al 2027
- tetto massimo di spesa di 48.000 euro
Stop ai bonus edilizi su caldaie a gas dal 2025
A partire dal 2025, l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione non potranno più essere utilizzati per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili, incluse le caldaie a condensazione. Gli apparecchi ibridi (le pompe di calore abbinate a caldaie), il solare ibrido (combinazione di caldaia e pannelli solari termici) e le combinazioni di questi sistemi.
La definizione delle tecnologie ammesse o escluse dagli incentivi è stata stabilita dalla Commissione europea con la Comunicazione 6206/2024.
Bonus Mobili 2025
Confermata la percentuale di detrazione del 50% e il tetto di spesa fino a 5.000 euro per il bonus mobili, la detrazione fiscale delle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici dopo una ristrutturazione per tutto il 2025.
Il bonus mobili si applica alle spese per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici (almeno di classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori).
Nuovo Bonus Elettrodomestici 2025
Il governo con la legge di Bilancio ha introdotto un nuovo bonus per l’acquisto di grandi elettrodomestici ecoefficienti, prodotti in Europa, abbinato alla sostituzione di apparecchi meno performanti.
Il bonus prevede un contributo pari al 30% del costo, con un tetto massimo di 100 euro per ciascun elettrodomestico. Questo limite sale a 200 euro per i beneficiari con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Il contributo è destinato all’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica, non inferiore alla nuova classe B, ed è richiedibile una sola volta per nucleo familiare.
Per accedere al bonus elettrodomestici 2025, sarà necessario che gli apparecchi acquistati siano prodotti in Europa e che quelli sostituiti vengano smaltiti correttamente tramite il riciclo.
Sismabonus lavori e sismabonus acquisti fino al 2027
Il Sismabonus, dedicato ai lavori di messa in sicurezza antisismica degli edifici e all’acquisto di immobili antisismici è stato prorogato fino al 2027 con nuovi limiti e condizioni. L’aliquota della detrazione sarà uniforme per tutti gli interventi antisismici, ma varierà in base al tipo di immobile su cui vengono eseguiti i lavori:
Detrazioni per la prima casa
- aliquota al 50% nel 2025
- aliquota scenderà al 36% dal 2026 al 2027
- tetto massimo di spesa di 96.000 euro
Detrazioni per abitazioni non principali
- aliquota ridotta al 36% nel 2025
- aliquota scenderà al 3% dal 2026 al 2027
- tetto massimo di spesa di 48.000 euro
Prorogata fino al 2027 anche la detrazione per l’acquisto di immobili antisismici situati in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3. Questo incentivo è riconosciuto per immobili situati in edifici demoliti e ricostruiti in chiave antisismica da un’impresa, che deve rivendere le unità immobiliari entro 30 mesi dalla conclusione dei lavori.
Nel 2025 l’aliquota della detrazione sul prezzo di vendita sarà pari al 50% per l’acquisto della prima casa e al 36% per l’acquisto di immobili non utilizzati come abitazione principale o a destinazione diversa. Nel 2026 e nel 2027, le aliquote saranno pari al 36% per le prime case e al 30% per seconde case e immobili a destinazione diversa.
Superbonus 2025 al capolinea
La Legge di Bilancio 2025 riduce drasticamente il Superbonus, che sarà quasi del tutto eliminato nel 2025.
L’art. 8, comma 3 del testo prevede che la detrazione del 65% per le spese sostenute nel 2025 sarà riconosciuta solo per interventi che, entro il 15 ottobre 2024, abbiano soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:
- per interventi non condominiali deve essere stata presentata la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA);
- per interventi condominiali deve essere stata adottata la delibera assembleare che approva l’esecuzione dei lavori e sia stata presentata la CILA;
- per interventi con demolizione e ricostruzione deve essere stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Come indicato nella Manovra 2025 c’è la possibilità di ripartire in 10 rate annuali il superbonus maturato sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Niente proroga per il bonus verde
Non sono passati, invece, gli emendamenti per prorogare di un anno il bonus verde, la detrazione del 36% per la sistemazione a verde degli spazi esterni alle abitazioni. Il Bonus Verde cessa, quindi, il 31 dicembre 2024.
Bonus barriere architettoniche
Nessuna modifica per il bonus barriere architettoniche, detrazione Irpef e Ires del 75% delle spese sostenute per lavori relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici fino al 31 dicembre 2025.
Modifica dei tetti di spesa in base al reddito per i bonus edilizi
Per i bonus edilizi, dal 2025 i tetti di spesa subiranno modifiche legate al reddito del beneficiario. Per i soggetti con un reddito superiore a 75.000 euro, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto di alcuni fattori: il numero di figli e la presenza di figli con disabilità.
I nuovi limiti non avranno effetto retroattivo e si applicheranno esclusivamente alle spese sostenute a partire dal 2025.
Questo però significa che per chi ha un reddito oltre i 75mila euro potrebbe essere necessario selezionare le spese da portare in detrazione, al fine di ottimizzare i benefici fiscali e minimizzare la perdita degli sconti previsti dal Fisco. Non tutte le spese di ristrutturazione, infatti, potranno essere detratte integralmente secondo le nuove regole.
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