Comincia il Giubileo nell’isola: ecco le iniziative di tutte le diocesi

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Sassari In otto delle 10 cattedrali sarde oggi, come in tutto il mondo, si aprono le porte giubilari. Inizia l’anno santo, il 30esimo negli ultimi 725 anni di storia della Chiesa. Ieri apertura anticipata per le diocesi di Ales-Terralba e Lanusei affidate a monsignor Roberto Carboni e Antonello Mura, anche vescovi rispettivamente di Oristano e Nuoro. Inizia per il popolo cristiano uno speciale periodo di grazia, che si concluderà il 28 dicembre 2025, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall’indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio, dal pellegrinaggio verso 46 santuari giubilari, distribuiti in tutta l’isola, dove i fedeli potranno acquisire il perdono totale dei peccati e la remissione della pena temporale. Ma sarà soprattutto, per volontà di Papa Francesco, un anno particolare di opere di carità. Tutte le diocesi sarde hanno programmato una serie di opere-segno destinate a lasciare una forte impronta tra le categorie più povere ed emarginate dei territori diocesani.

Diocesi di Sassari

«Abbiamo scelto di rivolgere un segno giubilare – dice l’arcivescovo Gianfranco Saba – a favore dei bambini, ragazzi e giovani che vivono in famiglie poco abbienti o in condizioni di difficoltà economica. Un’altra attenzione sarà rivolta al mondo dei detenuti, attraverso l’Opera “Don Muntoni”, che sarà al centro di iniziative di sostegno, affinché il percorso rieducativo dei detenuti possa essere realmente efficace. Come Chiesa, ci impegniamo a promuovere opere di misericordia corporale e spirituale, perché la fede cristiana non separa lo spirituale dal materiale».

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Diocesi di Cagliari

Sono quattro le principali iniziative di carità sulle quali si concentrerà la Chiesa cagliaritana nel corso del 2025: adesione al progetto di Microcredito “Mi fido di Noi” a favore di persone e famiglie indebitate o in condizione di fragilità sociale. «L’elemento qualificante del progetto – dice l’arcivescovo Giuseppe Baturi – è l’accompagnamento della persona e famiglia bisognose che deve coinvolgere le diverse comunità, in modo tale che l’intervento di microcredito possa rivelarsi un valido sostegno economico e una forma di educazione a vivere una compagnia concreta nelle situazioni di disagio».

Seconda opera-segno: interventi di tipo educativo e risocializzante per i detenuti che possono accedere alle misure alternative alla detenzione. Inoltre un “Centro di accoglienza per donne senza dimora”, un centro diocesano di assistenza “Emporio solidale”. Infine sostegno ai Progetti Mamma del Centro di aiuto alla Vita: Per sostenere questi e altri segni di speranza, è stato costituito il Fondo Segni di Speranza-Giubileo 2025 al quale tutti possono contribuire e nel quale l’arcivescovo verserà le offerte ricevute in occasione delle cresime amministrate durante questo Anno Santo.

Diocesi di Oristano

La Caritas implementerà i servizi diocesani riguardanti Emporio della solidarietà, Farmacia solidale, progetto di contrasto alla povertà energetica che permetterà a molte famiglie dell’Arcidiocesi di migliorare la propria condizione con la sostituzione di vecchi elettrodomestici o la messa in sicurezza di impianti elettrici obsoleti. Attività e sostegno ai detenuti di Massama e Isili, sensibilizzazione sulla giustizia ripartiva. Adesione al progetto nazionale “Mi fido di noi” di Microcredito sociale. Diocesi Ales-Terralba Al momento sono state finanziate quindici borse di studio per un corso regionale di operatori socio sanitari; predisposto il progetto “Una strada per casa” per il sostegno abitativo alle persone svantaggiate. Azioni di supporto specialistico e doposcuola con un centro educativo diffuso per minori con disturbi di apprendimento.

Diocesi di Alghero-Bosa

Previsto l’ascolto e l’attenzione per le famiglie coinvolte in situazioni economiche precarie e vittime di alcune piaghe sociali (come l’usura). Attenzione ai nuclei familiari che vivono un’emergenza abitativa con sfratto immediato. Borse di studio a favore di studenti meritevoli in difficoltà economiche. Azioni di supporto scolastico per studenti e coinvolgimento educativo delle famiglie. Ampliamento del servizio caritativo a favore dei detenuti con nuove forme di reinserimento sociale e ricongiungimento familiare.

Diocesi di Nuoro e Lanusei

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«Voglio sottolineare – dice il vescovo Antonello Mura, presidente dell’episcopato sardo – l’attenzione che le due Diocesi, durante l’Anno Santo, rivolgeranno in particolare, tra le altre scelte, al mondo dei detenuti. A Nuoro con laboratori in carcere sul tema: “Giubilo anch’io”, a Tortoli e Lanusei con progetti concordati con l’autorità giudiziaria per il reinserimento umano e sociale dei detenuti a fine pena. In particolare per la casa circondariale di Lanusei saranno adottate misure alternative alla detenzione attraverso lavori di pubblica utilità».

Diocesi di Ozieri

«Stiamo sempre più stabilizzando – dice il vescovo, Corrado Melis – le opere già esistenti con inserimenti lavorativi per famiglie del territorio, per i profughi, per giovani con diverse abilità. Tra le nuove iniziative la creazione di una rete di servizi dedicati agli anziani».



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